In questa recensione andremo a conoscere l’Acer Predator Triton 300 SE un notebook pensato per il gaming, ma con uno stile elegante
Acer è da sempre impegnata a fornire a tutti i suoi utenti soluzioni per ogni evenienza grazie a una moltitudine di prodotti che si addice ad ogni tasca e ad ogni evenienza, dai notebook ai monitor passando per le dock station e moltissimi altri device. Insomma, non si può certo dire che la società con sede a Taipei trascuri i suoi utenti. In questa recensione andremo invece a vedere il notebook da gaming Acer Predator Triton 300 SE, annunciato lo scorso maggio insieme ai nuovi Predator Helios 300 e Acer Nitro 5. Scopriamolo insieme.
Scheda tecnica
- Sistema operativo: Windows 10 Home con possibilità di aggiornamento a Windows 11 Home
- Processore: Intel Core i7-11370H quad core
- Scheda video: Nvidia GeForce RTX 3060
- VRAM: 6 GB GDDR6
- Schermo: 14″ LCD IPS con tecnologia ComfyView
- Frequenza aggiornamento: 144 Hz
- Touchscreen: no
- Risoluzione: Full HD, 1080p
- RAM: 1 slot da 16 GB, DDR4 SDRAM
- Storage: SSD PCIe NVMe da 512 GB
- Optical Drive: no
- Microfono integrato: sì
- Lettore impronte digitali: sì
- Dispositivi input: TouchPad con tecnologia Multi-touch Gesture, tastiera con layout italiano a 87 tasti con retroilluminazione RGB (no tastierino numerico)
- Connettività: WLAN IEEE 802.11 a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth, 1 porta HDMI, 2 porte USB type-A 3.2 Gen 2,1 porta USB type-C 3.2 Gen 2, 1 ingresso jack 3.5
- Batteria: 60 Wh ioni di litio
- Dimensioni: 323 x 228 x 17,90 mm
- Peso: circa 1,80 Kg
Packaging e design – Recensione Acer Predator Triton 300 SE
Il Triton 300 SE arriverà in una confezione standard nella quale troveremo solo l’indispensabile. All’interno sarà presente infatti un’ulteriore confezione con al suo interno l’alimentatore dal peso non indifferente e un’ulteriore scatola con del polistirolo a protezione. All’interno di quest’ultima troveremo il notebook e uno scompartimento nel quale sarà allocato il manuale.
Il design del Triton 300 SE risulta essere molto curato ed elegante, rendendolo leggermente diverso dai soliti notebook da gaming. Il suo colore e le linee semplici ne conferiscono una forma molto ordinaria, ma non per questo meno accattivante. L’arrotondamento degli spigoli, oltre che a una funzione puramente estetica, è anche un fattore di sicurezza in più nella costruzione poiché ne garantisce una solidità maggiore.
Sulla parte superiore troviamo solamente il logo Predator e due spie luminose che indicano la ricarica e il funzionamento del PC, mentre quella inferiore è caratterizzata per la maggior parte dalle prese d’aria, utili per acquisire aria fresca e pulita durante l’utilizzo. Tuttavia queste non sono le uniche. Sono presenti infatti altri quattro bocchettoni predisposti per l’uscita dell’aria calda lungo i lati del notebook. Più precisamente ne troveremo due nella parte retrostante, mentre le altre due si troveranno una sul lato destro e l’altra sul lato sinistro.
Questa soluzione ha occupato buona parte della struttura, rendendo impossibile l’installazione di lettori ottici come ad esempio un lettore DVD. Sui lati, oltre alle due prese d’aria, sono presenti anche le porte che permetteranno la connessione del PC con altre periferiche o con un monitor secondario. La porta USB type-C invece è predisposta per la ricarica del notebook.
Una mezza tastiera e un TuochPad reattivo – Recensione Acer Predator Triton 300 SE
Un capitolo a parte in questa recensione sul Predator Triton 300 SE di Acer lo meritano sicuramente i dispositivi di input preinstallati sul notebook. Il TouchPad risulta essere ben reattivo e il dito scivola tranquillamente sulla superficie, rendendo facile la navigazione durante un utilizzo comune. Tuttavia, la scelta di voler inserire il lettore di impronte digitali al suo interno, ne rende un po’ più complicato l’utilizzo.
Nessuna nota negativa invece per quanto riguarda le gesture che permettono di scrollare su e giù e di zoomare avanti e indietro in tutta scioltezza. Buona è anche la tastiera, sebbene non disponga di un tastierino numerico e i tasti di spostamento siano posizionati diversamente a causa delle dimensioni ridotte del PC. Questo ne complica l’utilizzo per chi è abituato a utilizzare un layout completo, ma sicuramente si può trovare un buon compromesso.
Molto utile risulta infine l’ultima colonna di tasti sulla destra. Questa infatti, oltre al tasto di accensione, dispone anche di quattro tasti multimediali per la riproduzione di file MP3 o video e per regolare il volume generale. Fra questi vi è poi un tasto tipico dei computer Predator. Questo infatti permette di aprire direttamente il software PredatorSense ed è quindi giunto il momento di iniziare un nuovo capitolo in questa recensione del Predator Triton 300 SE di Acer.
Un software di vitale importanza – Recensione Acer Predator Triton 300 SE
Il PredatorSense è probabilmente il software più importante presente su questo notebook. Da qui infatti è possibile gestire tutte le impostazioni relative alla personalizzazione, come ad esempio la retroilluminazione della tastiera, ma non solo. Sarà infatti possibile accedere a funzionalità importanti come il monitoraggio dell’hardware che ci fornirà informazioni importanti sullo stato della temperatura e dell’utilizzo di CPU e GPU.
Da qui è possibile gestire la retroilluminazione della tastiera. Questa risulta essere ben strutturata grazie a tre zone di illuminazione diversificate che permetteranno di personalizzarla a seconda dei gusti dell’utente se non si desidera impostare i soliti effetti.
Nella sezione “Modalità” invece sarà possibile selezionare quella che più si addice al nostro stile. Tuttavia, per cambiare il preset di ventole e non solo, sarà indispensabile collegare il notebook alla presa di corrente e avere una carica maggiore del 40%. Insomma, per giocare veramente con grafica al massimo e con un sistema che non faccia alzare troppo le temperature, sarà indispensabile collegarlo ad una presa.
La modalità “Turbo” potrà essere attivata direttamente tramite l’apposito tasto posizionato vicino le casse soprastanti la tastiera. In questo modo non sarà necessario switchare fra le varie finestre. Una volta attivata però dimenticatevi della silenziosità che ha caratterizzato il PC fino a quel momento. Questa infatti attiverà le ventole al massimo per far raffreddare il più possibile tutto il sistema, ma si raggiungeranno comunque picchi di 90°-100° C per quanto riguarda la CPU e 75°-80° C per la GPU.
SSD veloce, ma poco capiente – Recensione Acer Predator Triton 300 SE
Il Triton 300 SE che abbiamo avuto in prova possedeva al suo interno un SSD PCIe NVMe da 512 GB. Stiamo parlando più precisamente di un Samsung PM981a di terza generazione. Sebbene le velocità attestate da Samsung rispecchino quelle rilevate durante i test – parliamo di 3500 MB/s per la lettura e di 2500 MB/s per la scrittura – ci chiediamo se la società non avesse potuto investire su un SSD PCIe 4.0.
Una scelta del genere infatti avrebbe garantito velocità, sia in lettura che in scrittura, doppie rispetto al modello presente. Inoltre, uno spazio di soli 512 GB non è sicuramente la miglior scelta che si possa fare. Con 3-4 giochi tripla A infatti lo storage si ritrova ad essere completamente pieno e quindi sarete costretti a compiere delle rinunce importanti. Senza contare che chi lo userà anche per studiare e/o lavorare avrà sicuramente anche altri programmi e file che intaseranno ulteriormente l’SSD.
Nonostante questi problemi, sui quali non si può e non si deve assolutamente sorvolare, l’SSD svolge bene il suo lavoro, con tempi di caricamento veramente brevi. Tuttavia, se puntate ad usufruire della tecnologia DirectStorage presente su Windows 11, allora dovrete acquistare un nuovo SSD con almeno 1 TB di capienza, oppure acquistare il modello con 1 TB. Non una scelta molto saggia questa della società che sicuramente potrebbe inficiare negativamente sulle vendite.
Vediamo alcuni dati tecnici a riguardo
Abbiamo testato questo Samsung PM981a a bordo del nostro Acer Predator Triton 300 SE con diversi benchmarks così da avere parametri puramente oggettivi di valutazione. Partendo proprio dal più noto CrystalDiskMark, abbiamo rilevato ottimi valori sia in lettura che scrittura, che lo posizionano sicuramente tra i migliori nella sua categoria, ricordiamo essere un modello PCIe NVMe 3.0, dotato di memorie di tipo 3D TLC (Triple Level Cell). Non proprio la scelta ideale per il gaming, ma comunque buono nel complessivo.
Spostandoci poi su Atto Disk Benchmark, cominciamo a vedere le prime esitazioni dell’SSD in questione. Se nel complessivo le prestazioni con 32 KB e 2 KB sono nella media, che rappresentano fondamentalmente le operazioni più complesse nel quotidiano, con file di particolari dimensioni, come ad esempio 12, 16 e 24 MB, vediamo delle piccole incongruenze; piccoli cali prestazionali che indicano l’incapacità del controller di gestire le prestazioni costantemente. Nell’utilizzo quotidiano questo potrebbe tradursi in rallentamenti evidenti in alcuni applicativi, giochi o software produttivi.
Con HD Tune Pro invece notiamo una leggera mancanza di coerenza prestazionale. Lo possiamo osservare nel grafico Random Access, test effettuato con 40GB, in quanto con file di 1 MB, abbiamo 2097 IOPS, e una latenza Access Time di 2.020 ms. Stesso comportamento e tendenza, viene fuori dal test effettuato su File Benchmark, dove abbiamo un andamento altalenante, con una scrittura non sempre costante. In conclusione, abbiamo prestazioni che nel complessivo assicurano un utilizzo fluido, ma che potrebbero risentirne con determinati applicativi e operazioni impegnative.
Funzionamento generale – Recensione Acer Predator Triton 300 SE
Un neo negativo come questo ovviamente non influisce poi molto sulle prestazioni che si mantengono comunque elevate grazie al processore Intel Core i7-11370H e ai 16 GB di RAM. Insomma, durante l’utilizzo quotidiano non si avrà nessun problema dovuto magari a una velocità di calcolo troppo bassa o a una memoria satura. Durante queste fasi, come ad esempio lo studio, la navigazione in Internet o la visione di un film, il computer risulterà veloce e praticamente silenzioso.
Difficilmente infatti riusciremo ad udire rumori dovuti alle ventole che possano compromettere la nostra esperienza. Anche i click sulla tastiera sono molto attenuati, rendendo il PC ottimo per la scrittura anche durante la notte. L’audio riprodotto dalle casse non può essere assolutamente paragonato a quello di un impianto audio, però, in fatto di qualità, non dispiace assolutamente. Tuttavia, man mano che si aumenta il volume abbiamo notato diverse distorsioni, anche abbastanza importanti, soprattutto quando sforava la soglia dell’85%.
Il display, cromaticamente parlando, risulta essere impeccabile. Si può godere di immagini vivide che permettono di visualizzare ogni singola sfumatura di colore senza perdere nessun dettaglio. Tuttavia, l’ottimizzazione non è delle migliori nonostante la risoluzione a 1080p. Le proporzioni sono tutte sbagliate e ci ritroveremo con uno schermo intasato da qualche icona. È vero, le dimensioni dello schermo influiscono negativamente e magari non dipende solo da Acer, ma è comunque un fattore da tenere in considerazione.
Questo inoltre causa delle sfocature alquanto fastidiose in alcuni menù a comparsa o nelle finestre di installazione dei programmi. In questi casi le scritte risulteranno sfocate e a lungo andare ciò potrebbe causare uno stress troppo elevato per gli occhi con conseguenti emicranie. La situazione non migliora neanche con livelli di zoom inferiori. Sebbene le icone vengano ridotte di dimensioni e il layout del desktop finalmente sia più snello, le sfocature rimangono nonostante tutto.
Dal punto di vista della longevità, se si utilizza il computer per lavori abbastanza leggeri, non vi sono problemi. È infatti in grado di garantire ore di autonomia che permetteranno di seguire una lezione da casa o navigare in tutta tranquillità senza doverlo collegare alla rete energetica di casa. Contrariamente, se vogliamo giocare e sfruttare il Triton 300 SE al 100% allora dovremo per forza stare incollati al nostro alimentatore o rischieremo di giocare con qualità minima e/o di ritrovarci senza energia in poco tempo.
Esempio di sfocatura nell’installer dei software
Ma come funziona dal punto di vista del gaming? – Recensione Acer Predator Triton 300 SE
Sebbene non abbia propriamente prestazioni come i top di gamma, il Triton 300 SE si difende egregiamente. Ovviamente, avendo un pannello con risoluzione 1080p non aspettatevi un 4K come magari potrebbe accadere su un computer assemblato. Tuttavia, la fluidità unita a una grafica veramente eccellente ci hanno permesso di giocare a vari titoli tripla A; il tutto senza inficiare troppo sulle prestazioni.
È stato infatti possibile provare Assassin’s Creed: Valallah e Red Dead Redemption 2, giusto per citare alcuni titoli, con settaggi al massimo e fps, sebbene non elevatissimi, abbastanza alti. I limiti di una Nvidia GeForce RTX 3060 con 6 GB di RAM però si sono fatti notare e su alcuni titoli è stato necessario attivare il DLSS per avere degli fps minimi superiori a 60. Inoltre, sebbene fosse attiva anche la modalità turbo, la nostra macchina ha risentito dello sforzo effettuato dalle componenti.
In alcuni casi, infatti, le temperature della scheda video hanno raggiunto picchi anche di 80° C, mentre la CPU ha addirittura sfiorato i 100° C. Questo probabilmente è stato dovuto al fatto che il PC fosse poggiato interamente sulla superficie della scrivania invece che su di un supporto; ciò però non deve essere una scusante, ma anzi, ci dovrebbe far riflettere abbastanza. Reggere certe temperature per troppo tempo infatti potrebbe essere controproducente e si rischierebbe addirittura di compromettere tutto il sistema.
Conclusioni
Siamo giunti alla fine di questa recensione sul Predator Triton 300 SE di Acer ed è quindi arrivato il momento di tirare un po’ le somme. L’eleganza delle linee fusa con il colore designato dalla società rendono sicuramente questo PC bello da vedere e sicuramente meno “volgare” di altri suoi simili. Per quanto riguarda il comparto degli input non abbiamo notato grossi problemi, se non la posizione del lettore di impronte all’interno del TouchPad che può creare qualche fastidio, soprattutto nei primi periodi.
Buona la gestione della personalizzazione della tastiera tramite il software PredatorSense. Questo tuttavia ci garantisce anche un quadro generale su tutto il sistema del nostro notebook, con uno sguardo preciso sul monitoraggio delle risorse, ma non solo. D’altro canto non poteva che essere diversamente per un PC che vuole offrire agli utenti il miglior supporto possibile. Sebbene dunque non vi siano problemi sotto questi punti di vista, questi iniziano a insorgere se andiamo ad analizzare il comparto interno.
Qui infatti troveremo un SSD PCIe 3.0 che, sebbene offra prestazioni alquanto buone, fa sentire i suoi limiti di costruzione. Inoltre, lo storage di soli 512 GB non permette un utilizzo ampio del Triton 300 SE. Non sarà infatti possibile utilizzarlo per lavorare e per giocare contemporaneamente, in quanto determinati programmi “prenderebbero” dello spazio ai videogiochi e viceversa. Come se non bastasse, anche dal punto di vista videoludico troviamo una certa “resistenza”.
La Nvidia GeForce RTX 3060 con 6 GB di RAM, sebbene garantisca discrete prestazioni con grafiche al massimo, ha comunque bisogno di un leggero boost. Non sempre sarà in grado di garantire i 60 fps minimi a 1080p con grafica al massimo su alcuni tripla A. Inoltre questi elevati livelli di grafica si possono raggiungere solo se il PC è collegato ad una presa. Contrariamente rischieremo di ritrovarci con una grafica settata al minimo e con temperature troppo elevate in quanto non si attiverebbero le modalità pensate appositamente per il gaming.
Il prezzo consigliato dovrebbe aggirarsi intorno ai 1500 € per questa versione (si può trovare anche a prezzi inferiori se sapete dove cercare), mentre quella con 1 TB di SSD si attesta sui 1700 €. Non propriamente dei notebook di fascia bassa insomma, ma questo è dovuto soprattutto all’aumento vertiginoso dei prezzi delle componenti, soprattutto per quanto riguarda le schede video. Per questa recensione sul Predator Triton 300 SE di Acer è ormai tutto. Per non perdervi future news e recensioni dall’universo hardware, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Design
- Software PredatorSense
- Buon display a 144 Hz...
- Durata batteria...
- Silenziosità
- Prestazioni buone nel quotidiano
Punti a sfavore
- Temperature un pelino altine durante il gioco
- SSD non ottimale
- ...con proporzioni schermo/desktop non ottimali
- ...se non si richiedono troppe risorse
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