Scopriamo insieme, in questa anteprima dedicata, quali sono le nostre prime impressioni su Final Fantasy VII Rebirth, scaturite dalla demo rilasciata recentemente da Square Enix su PlayStation Store
Aver potuto finalmente mettere mano a Final Fantasy VII Rebirth, grazie alla demo rilasciata da Square Enix su PlayStation Store al termine dello State of Play dedicato al gioco (qui tutte le informazioni!), ha scatenato in chi vi scrive una serie di sensazioni molto discordanti tra loro. I motivi vi saranno ben chiari al termine della lettura di questo articolo, ma c’è una premessa fondamentale da fare, prima di passare al contenuto vero e proprio. Final Fantasy VII Rebirth è, a tutti gli effetti, il titolo che più, chi vi scrive, aspetta in questo già fin troppo pieno 2024.
Grandi responsabilità…
Questo nonostante la scottatura presa con il finale del suo prequel, Final Fantasy VII Remake, da cui ci si aspettava in tutto e per tutto un Remake. Visto che ciò non è stato, e visto che, a prescindere dalla mossa di marketing non proprio corretta, Remake è a tutti gli effetti un ottimo gioco, accantoniamo il livore e ci prepariamo a gettarci in un’esperienza che sarà, probabilmente, ancora più impattante della precedente. Per ora, però, scopriamo le nostre prime impressioni in questa anteprima dedicata a Final Fantasy VII Rebirth.
Cloud & Sephiroth | Anteprima Final Fantasy VII Rebirth
La demo rilasciata sul PlayStation Store permette di partire dal prologo del gioco completo, che narra la missione di Nibelheim, tristemente noto a tutti gli appassionati del titolo originale del 1997 come “la missione con Cloud e Sephiroth”. Chi sa, sa, chi non sa potrà vivere una delle parti più emozionanti e fondanti di tutta l’esperienza narrativa di Final Fantasy VII. Chi avrà i dati di salvataggio della demo sulla PlayStation 5, potrà poi riscattare nel gioco completo l’accessorio Portafortuna Moguri e il Set da Sopravvivenza, una selezione di oggetti utili per le prime fasi di gioco (pozioni, etere e così via).
Attualmente, l’unico episodio giocabile nella demo è, come detto, la missione di Nibelheim, ma a partire dal 21 febbraio, quando la versione di prova gratuita sarà aggiornata, si potrà accedere a del nuovo contenuto: l’area di Junon. Di questa sezione torneremo sicuramente a parlarvi a tempo debito, quindi concentriamoci su quanto abbiamo potuto provare finora. E dunque: Cloud e Sephiroth da grandi amici si dirigono a Nibelheim, per andare a verificare il funzionamento del reattore posto poco distante dal villaggio.
Un racconto sontuoso, ma ambiguo | Anteprima Final Fantasy VII Rebirth
Cloud racconta infatti a Barrett, Red XIII e Aerith quanto successo ai tempi nel villaggio di Tifa, di come e perché Sephiroth si sia trasformato nel nemico dell’umanità e di cosa sia veramente successo. Non vogliamo anticiparvi nulla, nonostante sia solo un prologo, perché se non conoscete gli avvenimenti perché non avete giocato l’originale o Crisis Core: Final Fantasy VII (qui la nostra recensione della remastered!) vogliamo che li viviate appieno.
Possiamo però dirvi che la sontuosità con cui è stata narrata questa sezione di gioco, una delle più centrali del Final Fantasy VII originale, ci ha spinti a credere che forse Rebirth saprà davvero stravolgerci il cuore. Cloud, Sephiroth, Tifa e un soldato senza nome stanno scalando, pietra dopo pietra, il Monte Nibel, avventurandosi in grotte, anfratti e interagendo con l’ambiente per qualche semplice enigma volto allo sblocco dell’ascensore di turno. Non è tanto ciò che si fa lungo la strada a rendere questo piccolo viaggio così emotivamente impattante, ma le interazioni fra Cloud e Sephiroth, con quest’ultimo che scherza e sbeffeggia il “cucciolo” di Soldier, spronandolo a fare sempre meglio.
I giochi di luce nelle grotte e le scogliere a strapiombo sull’oceano amplificano quella sensazione di magia mista a nostalgia: perché noi quei panorami li abbiamo già vissuti, ma in un’altra epoca e con altri strumenti. Ora sono davanti a noi e non dobbiamo immaginarli: ogni singolo dettaglio, nell’ambiente e nei personaggi, ogni sguardo scambiato fra i due protagonisti e ogni ambiguità presentataci è un tuffo al cuore.
Combat System rimaneggiato | Anteprima Final Fantasy VII Rebirth
Il sistema di combattimento è ripreso a piene mani, ovviamente, da Final Fantasy VII Remake (qui la nostra recensione completa!) con una commistione incredibilmente divertente fra il “vecchio” sistema di combattimento a turni e il “nuovo” prettamente più action. Torna quindi la barra ATB posta sotto i punti vita del personaggio in uso, che si riempirà attaccando il nemico col tasto Quadrato, e tramite cui potremo usare Abilità, Magie ed Oggetti di varia natura.
Abbiamo potuto provare a combattere con Sephiroth, che si è dimostrato per ciò che realmente è: una vera e propria macchina da guerra e lanciare Estrospezione in faccia a un nemico è qualcosa di meraviglioso. La novità più interessante è, però, l’introduzione delle Azioni Sinergiche, colpi speciali e molto potenti, in parte simili alle Abilità Limite, che possono essere eseguite da coppie di personaggi e che sottolineano il loro legame, qualsiasi esso sia. Dobbiamo ben capire come verranno implementate in termini di ritmo di gioco, considerando che le abbiamo potute provare soltanto in un party da due personaggi (Cloud e Sephiroth). Staremo a vedere.
“Amo, che suzz?” | Anteprima Final Fantasy VII Rebirth
La nota più storta di questa nostra pur esaltata anteprima di Final Fantasy VII Rebirth risiede nel comparto tecnico. Partiamo da un presupposto: in modalità Grafica, se accantoniamo l’uso eccessivo del motion blur, va tutto bene. I modelli sono molto rifiniti e dettagliati, così come le ambientazioni, nonostante abbiamo notato alcuni punti con delle texture più in bassa risoluzione. Un downgrade generale, rispetto al primo, mastodontico, capitolo ce lo potevamo aspettare. D’altronde, Remake era un gigantesco e meraviglioso corridoio con qualche area più ampia, ma pur sempre un corridoio. Rebirth promette di essere molto più vasto, in termini proprio di dimensioni della mappa di gioco, quindi un calo in termini tecnici ce lo potevamo aspettare.
Quando abbiamo però provato a passare alla modalità Prestazioni siamo rimasti di stucco, perché la differenza in termini tecnici ed estetici era davvero insopportabile. Abbiamo dunque preferito, contro ogni nostra convinzione iniziale, giocare tutta la demo di Final Fantasy VII Rebirth in Modalità Grafica, per godere della cura e del dettaglio del Monte Nibel e di quei modelli che tanto avremmo voluto però veder muoversi a 60 FPS. Speriamo sia una build vecchiotta che verrà sistemata per il lancio, vedremo.
Nulla da eccepire sul versante sonoro, praticamente impeccabile (e non ci aspettavamo nulla di meno) sia per la soundtrack (lacrimoni) sia per i suoni ambientali. Presente l’adattamento in italiano, ma non il doppiaggio, con la solita discrepanza fra sottotitoli e parlato inglese che tanto sfastidia molti.
Attendiamo (con hype)
Insomma, tiriamo le somme in questa anteprima di Final Fantasy VII Rebirth. Le nostre aspettative al termine della prova della demo, al netto di un inaspettato downgrade grafico in Modalità Prestazioni, sono comunque sopra ogni scala di misurazione. Rivivere la missione di Nibelheim ancora una volta, ma con questa perizia tecnologica, è stato un tuffo al cuore. Da valutare bene, in sede di recensione finale, le nuove accortezze e aggiunte al gameplay, e soprattutto non vediamo l’ora di poter esplorare una mappa più aperta per poter finalmente apprezzare ciò che la Creative Business Unit I ha voluto donare ai giocatori con Rebirth: la sensazione di libertà.
Final Fantasy VII Rebirth arriverà il prossimo 29 febbraio in esclusiva temporale su PlayStation 5. Fateci sapere che cosa ne pensate voi e se avete provato la demo qua sotto nei commenti, noi di tuttotek.it continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Lascia un commento