Recensione Acer Swift 3x. Una macchina di soli 17,9 mm, che riesce ad accontentare un pubblico che non è molto esigente, scopriamo il perché!
Acer Swift 3x è un prodotto pensato dal brand taiwanese per adattarsi a tutte le esigenze, dal professionista allo studente, o almeno così viene pubblicizzato, scopriremo poi se è vero o meno. Un utilizzo a 360 gradi quello che cerca in parte di garantire Swift 3x. Il tutto fornito con uno chassis da soli 17,9 mm per appena 1,39 kg. Ciò che però stona in tutto ciò è la grafica dedicata Intel Iris Xe da 4 GB dedicati, ma ci arriveremo dopo.
Prima di parlare di come va, di quali sono le sue specifiche, è corretto inquadrare la natura del prodotto. Acer presenta questo laptop come un prodotto adatto ad esigenze quali montaggio video o editing foto, la verità è che su questa fascia di prezzo, parliamo di circa 1.300 euro per il modello da noi testato, si trova sicuramente di meglio.
Anche per via del piccolo display, solo Full HD, non credo sia un prodotto adatto a questi utilizzi. Se inquadriamo però questo Swift 3x come un laptop per l’utilizzo quotidiano, office, o tipico universitario e più in generale di fruizione di contenuti multimediali, ecco che assume un tono diverso, anche se, per questi utilizzi, 1.300 euro sono davvero tantissimi.
Questo Swift è certamente in grado di supportare anche lavori pesanti, ma non lo fa con estrema leggerezza. Abbiamo tra le mani il modello Swift 3X SF314-510G, e senza perderci in ulteriori chiacchiere, andiamo nel vivo della recensione.
Costruzione e design | Recensione Acer Swift 3x
Nulla da dire sul design, sobrio ma non troppo, il resto sono esclusivamente fattori di gusti personali. L’intera struttura è realizzata in plastica. Sui materiali nulla da dire, ben realizzato e curato, anche la sua finitura ed il suo trattamento lo rendono molto piacevole, anche se non stiamo parlando di alluminio nonostante il suo elevato prezzo. Ciò che non convince sono due elementi; il primo risiede nei due piccolissimi piedini in gomma posti sul bordo inferiore del display, gli elementi che permettono allo stesso di elevare il laptop quando è poggiato su di una scrivania (per favorire il flusso d’aria), sembrano davvero poco stabili e dopo circa 10 gironi di utilizzo si erano già leggermente rovinati, non so quanta durata potrebbero avere nel tempo.
Il secondo risiede nella costruzione stessa, che non è particolarmente robusta. Il display da chiuso resta molto flessibile, e soprattutto basta una piccola torsione o pressione che emette suoni non proprio piacevoli. Specie le cerniere del monitor.
Troviamo poi un touchpad di medie dimensioni, non grandissimo ma certamente il massimo che si poteva fare con uno spazio così ridotto in cui lavorare. In ogni caso troviamo sempre sulla linea del touchpad un lettore gradito di impronte digitali. Il display ha cornici sottili ed ha un formato da 16:09, per 14”, un taglio che rende questa macchina leggerissima ed estremamente portatile. Nel bordo superiore della scocca del display troviamo una piccolissima webcam con risoluzione da soli 720p per 30 FPS.
In termini di connessioni, abbiamo sul lato sinistro l’ingresso per l’alimentazione da 65 Watt, strano non aver trovato un ingresso di alimentazione Type C. Una porta Thunderbolt 4 (USB 3.2 Gen 2 Type-C), una porta HDMI, ed una porta USB tipe A USB 3.2 Gen 1. Sul lato destro, anche se non ho ben capito le motivazioni internistiche di tale scelta in termini di design, troviamo un led di indicazione per il livello di batteria, ma il connettore è da tutt’altra parte, ed un altro relativo allo stato di accensione. Continuando sullo stesso lato abbiamo l’ingresso jack delle cuffie, un’altra porta USB Type A 3.2 Gen 1, due led di indicazione. Infine un ingresso Kensington lock.
Il design per la dissipazione si mostra quando il laptop è aperto, a destra troviamo infatti la lunga griglia del dissipatore in bella vista. Parte del design come prima accennavo, è rappresentato dal sistema di apertura permette di utilizzare la scocca del display proprio per sollevare lo stesso e creare spazio tra il piano di appoggio e le griglie di areazione. Il dissipatore è realizzato da una ventola dotata da cinquantanove pale da 0,3 mm, e una coppia di Heat Pipe in rame D6. La batteria è di 58 Wh, vedremo fra poco come si comporta.
Focus su tastiera e touchpad | Recensione Acer Swift 3x
Iniziando a parlare della tastiera, devo dire che restituisce un ottimo feedback, piacevole e comoda da utilizzare. I tasti sono molto piccoli, ma sono anche ben distanziati per cui risulta comoda nella scrittura, grazie anche alla corsa bassissima. Forse per rendere il design più pulito sarebbe stato meglio inserire il lettore di impronte nei tasti di accensione, oppure per rendere il design più lineare ad un lato del laptop accanto alla tastiera.
La tastiera è retroilluminata, il che è un bene, ma è regolabile sono su due livelli, on e off. E regolarmente ogni 30 secondi si spegne in automatico, per riaccenderla dovrebbe battere sulla tastiera, può risultare macchinoso e scomodo durante una seduta lavorativa.
Il touchpad mostra ancora ad oggi un grande divario, da ciò che offre il mondo Apple a ciò che offre il mondo Windows. Offre il minimo sindacale. Non è precisissimo lungo i bordi, ha un leggero “gioco” prima di arrivare al click effettivo, e alcune volte non è preciso nel trascinamento, ma è compatibile con tutte il gestire di precisione di Windows.
Dati tecnici e test di utilizzo | Recensione Acer Swift 3x
Iniziamo parlando del display, abbiamo un pannello IPS FHD da 14″, con un rapporto screen-to-body pari all’85,73%. Inoltre la luminosità è di soli 250 nit, con una copertura sRGB del 100 %, ma i colori non sono molto vividi, sembrano quasi spenti. Lo schermo è opaco il che è una buona cosa, difatti sotto la luce diretta del sole si riesce comunque a lavorare anche se non è tra i più luminosi sul mercato. Peccato per la risoluzione, solo un pannello da 1080p è davvero limitante per effettuare lavori di grafica, sulla stessa fascia troviamo prodotti dotati di un pannello 2K o addirittura 4K.
Passando all’audio, ci troviamo difronte ad un suono non proprio cristallino. L’audio è privo di bassi, e gli alti sono estremamente sbilanciati, l’equalizzazione tende ad enfatizzare gli alti, ma il suono dipenderà molto dalla superfice su cui è poggiato, in quanto le casse sono poste ai due bordi laterali inferiori. Passando invece alla qualità della webcam, non c’è sostanzialmente molto da dire a riguardo, vi allego qualche foto test.
Acer produce due modelli per la serie Swift 3x, noi abbiamo la più potente. Dotata di un processore Intel i7-1165G7. CPU di fine 2020 appartenente alla famiglia Tiger Lake, prodotto a 10 nm, con 4 Core e 8 Thread. Ha un consumo massimo di 28W e minimo di 12W, con una frequenza massima di 4,70 GHz e minima di 2.80 GHz. Possiede 12 MB di Smart Cache. Lato GPU, non avremo certo le prestazioni che possiamo aspettarci da una scheda dedicata Nvivia o AMD, ma comunque il connubio integrata e dedicata del team blu produce prestazioni accettabili, non aspettiamoci miracoli però. Abbiamo in questo caso una GPU Intel Iris Xe Max con 4G LPDDR4X.
Il PC in nostro possesso monta inoltre 16 GB di RAM, di tipo LPDDR4X. Che come vedremo sono velocissime. Abbiamo inoltre 512 GB di SSD, che sfrutta il protocollo PCIe 3.0, davvero velocissimo, nulla da dire, durante la recensione di questo Acer Swift 3x la memoria si ha sempre regalato soddisfazioni. A completare la dotazione standard Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.0.
Al netto dei benchmarks, l’impressione nell’utilizzo quotidiano è che questo PC non sia dotato di una vera e propria GPU dedicata. Le prestazioni e l’esperienza d’uso che ho avuto con Premiere e Photoshop non hanno poi mostrato significative differenze con simili configurazioni senza GPU dedicata. I tempi d rendering difatti sono estremamente lunghi con file 2K e 4K, e il montaggio con file Full HD non è dei più fluidi. Qualche esitazione è sempre presente durante queste attività. Come fenomeni di Lag nell’elaborazione di foto ad alta risoluzione su Photoshop.
Abbiamo effettuato differenti rilevazioni durante alcune specifiche operazioni, per analizzare l’andamento del laptop sotto stress con determinati applicativi.
In rosso potete osservare il tracciato riferito al laptop alimentato a corrente, in verde, il laptop alimentato a batteria.
Ho effettuato questa rilevazione per dimostrarvi quanto la CPU riesca comunque a garantire, nonostante le elevate temperature, performance abbastanza costanti. I picchi operativi che vedete nel grafico sono relativi a Cinebench R20, per la precisione ho effettuato 4 test, a distanza di qualche istante. La frequenza operativa tende a stabilizzarsi quasi subito dopo un normalissimo spike dovuto al vdrop. La frequenza poi, una volta stabilizzata sui 3.5 GHz, resta tale. Risultati molto simili li ho riscontrati con Prime95, anche a distanza di 20 minuti di utilizzo.
Se però cerchiamo di effettuare il test richiamando l’utilizzo della GPU, ecco che le cose cambiano. In questo caso in rosso potete osservare il tracciato riferito al laptop alimentato a batteria, in verde, il laptop alimentato a corrente.
Questo test è stato effettuato durante una seduta di rendering su Premiere Pro 2020, di un file Full HD da 30 minuti. La traccia era ricca di transizioni, effetti video, tracce audio, diverse tracce video sovrapposte, e color correction. Il laptop, alimentato a batteria ha permesso il montaggio, ma con molte difficoltà, i lag erano così importanti da rallentare l’intero sistema operativo. Soprattutto entrando in gioco la GPU, la CPU abbassa notevolmente le frequenze operative, fino a 2 GHz, dai 3.5 GHz stabili quando l’Intel Iris Xe Max non entra in gioco. Alimentato a corrente abbiamo provato ad effettuare l’esportazione del video, e come potete osservare nel grafico, si è interrotto bruscamente. Il Thermal Throttling era molto importante, e quando la GPU ha toccato il suo massimo utilizzo, la CPU non ha retto.
Quello che i test vogliono dirci in poche parole, è che il sistema non è sempre stabile. Se chiediamo il massimo da questo processore e, soprattutto da questa GPU inevitabilmente cadiamo in fenomeni di Thermal Throttling, la frequenza di operazione della CPU si abbassa drasticamente, e il sistema rende difficoltoso lavorare per le lunghe attese. La ventola non riesce a tenere a bada il tutto. La CPU da sola, probabilmente sarebbe state migliore della GPU integrata. Ho provato ad effettuare test dedicati al comparto grafico ma interviene subito la gestione di Acer a castrare le prestazioni della stessa. In sostanza, ciò che i grafici dicono, è che la CPU fin quanto lavora da sola con la propria integrata, nonostante le temperature elevate, riesce comunque a gestire un lavoro in modo quasi “stabile”, con grandi alti, ma senza problemi esagerati, quando però la GPU entra in gioco, il PC inizia a cedere.
Collegato a corrente le prestazioni sono più spinte. Ma quando la GPU interviene in modo significativo nel lavoro, tra l’80 e il 100% ecco che parte il Thermal Throttling, con temperature che oscillano tra i 92 95 gradi. Senza alimentazione non si raggiungeranno mai tali gradi anche perché è abbastanza ridotta la potenza dal sistema molto conservativo di Acer.
Test durata batteria
Conclusioni e prezzo
Abbiamo rilevato delle note negative, certamente, ma nell’utilizzo quotidiano questo Swift 3x non si comporta affatto male. Per utilizzi tipici, office, il laptop è velocissimo, e la batteria è davvero ottima. Essendo però che Acer sponsorizza questo laptop per un tipico workflow da creativi, era doveroso testarlo in tal senso. Ed in questo scenario sono subentrati aspetti negativi.
Parlando di temperature, non possiamo aspettarci e pretendere di meglio, il laptop in Idle sta intorno ai 45 50 gradi, ma utilizzandolo intensamente sfiora anche gli 87 gradi, diventando abbastanza caldo sul fondo. Ma nell’utilizzo quotidiano tipico da ufficio mai ha raggiunto temperature elevate, tenendosi sempre intorno ai 60 massimo. In ultima nota parliamo del prezzo, che è davvero troppo elevato per questo modello. 1.300 euro per quello da noi testato. Si trova di meglio su questa fascia, o con poco più, specie se l’utilizzo che ne dovrete fare è di tipo office, in questo caso spende così tanto non vale la pena. Se dovete acquistarlo solo per i suoi lati positivi, valutate bene il budget a disposizione, altresì, per lavoro prettamente di editing, sopraggiungono molte problematiche. Questo era tutto per questa recensione dell’Acer Swift 3x. Se volete continuare a conoscere le ultime novità dal mondo hardware continuate a seguirci. Un saluto da tuttoteK.
Punti a favore
- Design
- Silenziosità
- Ottima batteria
Punti a sfavore
- Thermal Throttling
- GPU dedicata
- Risoluzione
- Prezzo
- Audio
- Non adatto ad editing
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