Fujifilm ha superato se stessa con la nuova X-H2s, in questa recensione scopriamo tutti i segreti di questo nuovo corpo macchina che evolve quello che era stato il concetto della X-H1 e lo porta ai massimi livelli
Dopo averla prova a Milano qualche mese fa abbiamo avuto modo di testarla con calma in diverse occasioni e scenari per questa recensione, la Fujifilm X-H2s. Di sicuro vi confermiamo tutte le prime impressioni che avevamo avuto quel giorno. A nostra disposizione per questa prova Fujifilm XF 16mm f/1.4 R WR, Fujifilm XF 33mm f/1.4 R LM WR, Fujifilm XF 35mm f/1.4 R, Fujifilm XF 90mm f/2 R LM WR.
Caratteristiche tecniche | Recensione Fujifilm X-H2s
La Fujifilm X-H2S è una fotocamera mirrorless con sensore APS-C (1.5x) da 26.1 megapixels prodotta dal 2022. La gamma di sensibilità, inclusa estensione, è 80 – 51200 ISO e può scattare a raffica di 40 FPS x 175 RAW, 184 JPEG. Le specifiche nel dettaglio sono le seguenti:
- Sensore Formato: APS-C, 23.5 x 15.6 mm
- Risoluzione: 26.1 Mpx
- Sensibilità ISO: 160-12800 (80-51200 inclusa estensione)
- Formati file: Raw, JPG
- Tempi di scatto: 30″- 1/32000 (15min di tempo max in S/M)
- Compensazione Esposizione: +/- 5 stop, passi di 1/ stop
- Modalità esposizione: M, S, A, P
- Tipi di esposimetro: Multi-Area, Semi-Spot, Spot
- Mount: Fujifilm X
- Stabilizzazione: Si, 5 assi, compensazione dichiarata 7 stop
- Autofocus (n. aree AF): Intelligent Hybrid AF
- Live View: Si
- Anti-polvere: Si
- Modalità video: 6k @ 30fps
- WiFi: Si, più bluetooh
- GPS: No
- USB: Si, Type-C 3.2, in aggiunta HDMI type A
- Touchscreen: Si
- Display: 3″, articolato 1.62 milioni di punti
- Mirino: Elettronico, copertura 100%, 5.76 milioni di punti, 0.80x
- Flash incorporato: no
- Memoria: SSD, SDHC, SDXC (UHS-II) e CFExpress Type B su slot 2 (Doppio slot)
- Otturatore: Meccanico ed Elettronico
- Batteria: Li-Ion. Fujifilm NP-W235
Corpo macchina | Recensione Fujifilm X-H2s
In mano la X-H2s si presenta come una vera ammiraglia. Si nota subito la grande cura in ogni dettaglio e l’attenzione posta nel posizionamento di pulsanti e ghiere. Non manca il display sulla spalla, oramai una rarità nel mondo mirrorless, e la possibilità di istallare il Vertical Grip. L’unico difetto? La posizione del selettore del punto di messa a fuoco che, per il nostro modo di scattare, si è rivelato in una posizione non usuale. Niente di grave, basterà prenderci la mano. Tutto il resto è semplicemente perfetto, esattamente dove vorresti che fosse e, ciliegina sulla torta, estremamente personalizzabile. Queste accortezze rendono l’esperienza di utilizzo di Fujifilm X-H2s ottima.
La macchina, sportiva di razza come abbiamo visto in pista alla presentazione, è estremamente reattiva oltre che ergonomica. Molto intelligenti anche gli slot per le schede, uno dei quali in grado di ospitare le nuove CFExpress Type B, e quelli per le porte: si aprono e restano aperti senza fare pressioni su eventuali accessori. Ben gestita la dissipazione del calore che, in situazioni più calde, può anche avvantaggiarsi della ventola aggiuntiva che non pregiudica la tropicalizzazione del corpo. Il display, molto definito, è di tipo articolato: comodo in ogni situazione ed in grado di fornisci la possibilità di effettuare qualunque tipo di inquadratura senza sforzo.
Ottimo anche il mirino, molto risoluto e reattivo, non fa rimpiangere i mirini reflex delle ammiraglie. Con il Vertical Grip il corpo è perfettamente bilanciato con qualunque ottica possiate mai pensare di utilizzare: una rarità nel mondo mirrorless, che non conosce rivali. Alla luce di tutto ciò, possiamo affermare senza dubbio alcuno che questa X-H2s ha il corpo migliore per un utilizzo prolungato del panorama mirrorless attuale.
Stabilizzatore, sistema di messa a fuoco, raffica e otturatore | Recensione Fujifilm X-H2s
Sulla X-H2s è presente il processore X-Processor 5, che garantisce prestazioni maggiori con algoritmi più complessi implementati per un autofocus più avanzato, tanti fps in foto, stabilizzazione migliore e risoluzioni video elevate che sfruttano al massimo la risoluzione del sensore. Conoscevamo già molto bene le qualità nella fotografia sportiva e la grande capacità della macchina di mettere a fuoco qualunque cosa. Abbiamo spulciato nei menu e notato come la quantità di impostazioni disponibili tiene conto di vari scenari di utilizzo della messa a fuoco e, di conseguenza, consente al corpo di lavorare sempre nelle migliori condizioni possibili con i soggetti più disparati. La raffica di 40fps è qualcosa che lascia sempre di stucco.
Anche in contesti (apparentemente) meno dinamici può rivelarsi un’arma molto utile. Ad esempio nella fotografia di paesaggio con elementi in movimento, come ad esempio un torrente, il mare, un fiume etc, avere a disposizione una raffica così rapida consente di poter aspettare il momento giusto e poi essere certi di cogliere l’istante migliore con calma in camera chiara. Ovviamente un corpo del genere va domato; è troppo facile esagerare, ma disporre di queste possibilità è realmente un’arma in più.
Tutto ciò si sposa con un eccellente stabilizzatore che riesce a far passare ogni ansia relativa al micromosso per cui si può anche scattare con tempi relativamente lenti, a mano libera, cercando di inseguire un soggetto in movimento senza avere paura di avere foto da buttare. Le nostre prime impressioni sono per questo motivo totalmente confermate: le prestazioni del corpo sono da ammiraglia. Ottima anche la durata delle batterie con il battery grip e quindi con 3 batterie installate, con le quali risulta praticamente impossibile riuscire a scaricare la macchina nel corso di una normale sessione fotografica per quanto lunga, impegnativa ed in condizioni avverse. Questo rende X-H2s un’ottima compagna anche per i professionisti che possono praticamente dimenticare di portarsi dietro più batterie di ricambio.
Funzionalità video | Recensione Fujifilm X-H2s
Come avevamo anticipato nell’anteprima, abbiamo a disposizione diversi formati video:
- 6.2K(3:2)] 6240 x 4160 29.97p/25p/24p/23.98p 720Mbps/360Mbps/200Mbps/100Mbps/50Mbps
- [DCI4K(17:9)] 4096 x 2160 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 720Mbps/360Mbps/200Mbps/100Mbps/50Mbps
- [4K(16:9)] 3840 x 2160 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 720Mbps/360Mbps/200Mbps/100Mbps/50Mbps
- [Full HD(17:9)] 2048 x 1080 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 720Mbps/360Mbps/200Mbps/100Mbps/50Mbps
- [Full HD(16:9)] 1920 x 1080 59.94p/50p/29.97p/25p/24p/23.98p 720Mbps/360Mbps/200Mbps/100Mbps/50Mbps
- [DCI4K(17:9) High speed rec.] 4096 x 2160 120p/100p 720Mbps(recording)/360Mbps(recording)/200Mbps(recording)
- [4K(16:9) High speed rec.] 3840 x 2160 120p/100p 720Mbps(recording)/360Mbps(recording)/200Mbps(recording)
- [Full HD(17:9) High speed rec.] 2048 x 1080 240p/200p/120p/100p 720Mbps(recording)/360Mbps(recording)/200Mbps(recording)
- [Full HD(16:9) High speed rec.] 1920 x 1080 240p/200p/120p/100p 720Mbps(recording)/360Mbps(recording)/200Mbps(recording)
Abbiamo a disposizione, come contenitori, Apple ProRes 422 HQ, Apple ProRes 422, Apple ProRes 422 LT, HEVC/H.265, MPEG-4 AVC/H.264 internamente a 10 bit in 4:2:2, e di possibilità di registrare a 12bit in 4:2:2 tramite registratore esterno. Ovviamente presenti tutte le simulazioni pellicola, F-Log ed F-Log2. Grazie alla ventola è possibile registrare in modo continuativo fino a 120 minuti, il solo limite sarà la memoria a vostra disposizione. Utilizzando il formato 6.2k, al bitrate massimo, con una scheda da 64Gb avrete a disposizione “solo” 11 minuti di riprese.
Abbiamo a disposizione il meglio della tecnologia Fujfiilm lato video e la possibilità di non avere nessun limite proprio grazie alla intelligentissima ventola aggiuntiva. Tutto il dettaglio di questo segmento abbiamo deciso di mostrarlo in un articolo a parte dove andremo a confrontare la X-H2s con la X-T5. Troverete qui il dettaglio appena l’articolo sarà pronto.
Analisi IQ e Prova sul campo | Recensione Fujifilm X-H2s
In questa incarnazione, il sensore X-Trans, offre 26.1 Mpx e punta a migliorare rispetto alla passata generazione diventando stacked e BSI. Di cosa si tratta? Con la tecnologia BSI, acronimo di Back-Illuminated-Sensor, si va ad invertire la composizione “classica” del sensore, con il circuito che si trova sotto al fotorecettore andando quindi ad evitare di riflettere parte della luce come invece succede nei sensori tradizionali. L’immediato vantaggio è che a parità di tutte le altre condizioni il sensore riesce globalmente a ridurre in maniera significativa le perdite di segnale luminoso.
L’altra particolarità di questo sensore è la sua composizione. In particolare, a differenza del passato, ora lo strato di circuiteria e quello che cattura la luce sono sovrapposti (e quindi su strati diversi, da cui il termine “stacked“) a tutto vantaggio della velocità di lettura del sensore e, di conseguenza, dell’aumento del framerate degli scatti fotografici e della velocità di calcolo dell’esposizione e della messa a fuoco la cui precisione migliora sopratutto in video. Tutto ciò porta questo sensore ad un nuovo livello rispetto al passato, andando a stravincere sulla concorrenza sotto ogni punto di vista nell’ambito del formato Aps-C. Al fine di consentirvi di valutare al meglio la resa sul campo del sensore lasciamo a disposizione, a questo link, i raw degli scatti che pubblicheremo in questa recensione.
Dopo aver studiato per qualche giorno la macchina e aver preso confidenza con tutte le funzionalità della stessa abbiamo organizzato le nostre uscite di test al fine di coprire quei generi che non avevamo avuto modo di testare durante la presentazioni, focalizzandoci dove a nostro avviso potevano potenzialmente trovarsi le condizioni peggiori per questo corpo. Ci siamo quindi concentrati sulla fotografia di paesaggio e sul reportage andando ad esplorare quali vantaggi porta un corpo così reattivo a due generi che nell’immaginario collettivo sono per lo più statici. Prima di scendere nei dettagli dei singoli generi, vogliamo soffermaci su come abbiamo post prodotto gli scatti.
Sviluppo con Capture One
Per lo sviluppo dei RAW abbiamo utilizzato l’ultima versione di Capture One disponibile al momento della stesura della presente recensione, la 23. Non abbiamo effettuato una post produzione eccessivamente pesante, ci siamo limitati ad un utilizzo molto basilare delle potenzialità di Capture One per fornire dei risultati facilmente replicabili da chiunque. Con uno sviluppo più accurato dei RAW sarà possibile ottenere dei risultati migliori. Proprio per tale ragione vi lasciamo a disposizione i RAW delle foto in modo che ognuno di voi possa farsi un’idea della lavorabilità degli stessi. In merito alla piattaforma di sviluppo, abbiamo utilizzato il seguente hardware:
- CPU: AMD 2950X
- RAM: 64gb DDR4
- Scheda madre: MSI X399 MEG Creator
- Scheda video: GTX 1080
- Monitor: Asus Pro Art PA248Q (2 monitor)
- Calibratore monitor: X-rite i1 Display Pro
Segnaliamo che Capture One 23 lavora in modo perfetto in RAW Fujifilm. I RAF risultano essere sempre lavorabili, e grazie al nuovo sensore sarà difficile trovarsi difronte dei raw da cestinare. Sottolineamo come, anche questa volta, le simulazioni pellicola facciano davvero la differenza: un ottimo lavoro di gestione del colore che nessun competitor è in grado di eguagliare.
Fotografia di paesaggio
La fotografia di paesaggio è uno dei generi più impegnativi per il sensore ed uno dei più vasti in quanto a possibilità creative. Con il nostro set di ottiche fisse abbiamo effettuato scatti in diverse condizioni di luce e cercato di capire come trarre vantaggio dalle doti dinamiche di questo corpo in un genere di norma abbastanza statico. A tal proposito abbiamo organizzato una giornata di test al mare al fine di valutare eventuali impatti negativi/positivi della raffica con otturatore elettronico a 40 fps la dove di solito si utilizza lo scatto singolo. Il primo set, sulla costa del Lazio, ci ha visti alla ricerca dell’onda perfetta che si infrange sugli scogli.
Come si può notare, l’AF non si è fatto ingannare dal movimento delle onde ed ha mantenuto il nostro punto di interesse senza scomporsi. Grazie alla “potente” raffica in una situazione così imprevedibile è possibile scegliere l’istante più favorevole per poi dedicarsi alla post produzione. Continuando su questa falsariga abbiamo approfittato del cimitero monumentale, posto nei pressi della costa, abbiamo scattato ad alcune fontane a getto d’acqua al fine di valutare il risultato. Essendo il numero di foto più consistente vi rimandiamo a questo link per la serie completa.
In generale quello che abbiamo potuto apprezzare in queste occasioni è che il file ha un ottima lavorabilità e, soprattutto, che un corpo così dinamico offre nuove possibilità creative in alcuni particolari soggetti e situazioni all’interno della fotografia di paesaggio. Acqua in movimento, onde o movimenti dovuti ad un forte vento su di una particolare inquadratura e composizione possono essere ripresi in maniera molto fluida consentendo poi al fotografo di scegliere in camera bianca lo scatto dove il movimento enfatizza al massimo il concetto che si vuole esprimere.
Il rovescio della medaglia è sicuramente il grande numero di file generati per ottenere il singolo “scatto perfetto”, ma sta a voi valutare se possa valerne la pena o meno. Di sicuro è una possibilità in più che può essere determinante in alcune situazioni. Passando ad un utilizzo più classico, il sensore si è rivelato essere all’altezza di ogni condizione di luce garantendo sempre file molto lavorabili ma sopratutto ben calibrati dal punto di vista del colore. Seguono alcuni sample:
A concludere la nostra prova di paesaggio urbano, un “merge”, di cui vi lasciamo qui i raw per comporre le foto voi stessi, che ben dimostrano le grandi capacità del sensore e dell’esposimetro come costanza di colori e risultati. E poi, detto fra noi, utilizzare un 33mm per realizzare una prospettiva ultrawide, non ha prezzo:
Fotografia Reportage
Al fine di valutare il comportamento della fotocamera anche in un ambito quotidiano, abbiamo deciso di utilizzare la X-H2s anche come fotocamera di viaggio. A tal proposito ci siamo concentrati su alcuni soggetti che hanno colto la nostra attenzione:
Il risultato, proprio grazie alla grande adattabilità del corpo e le comodità della disposizione dei comandi ci ha fatto dimenticare delle dimensioni generose che la stessa ha con il vertical grip in virtù del fatto che i pesi sono stati sempre perfettamente bilanciati anche nella ricerca degli angoli di ripresa più disparati. Inutile dire che in questo tipo di utilizzo non abbiamo dovuto preoccuparci in alcun modo degli ISO, nel range comune di utilizzo della fotocamera (da ISO base fino a 12800) il rumore è contenuto e mai invasivo. Questo porta a vivere in maniera molto libera l’esperienza di scatto ed a focalizzarsi semplicemente sui soggetti.
In merito alla prova su soggetti in rapido movimento vi rimandiamo alle nostre prime impressioni dove abbiamo fotografato una Ferrari in pista senza riscontrare criticità nonostante ancora non conoscessimo a dovere la macchina.
Semplicemente l’ammiraglia
Trovare dei difetti a Fujifilm X-H2s è davvero difficile, il solo punto che ci ha fatto storcere il naso è il posizionamento del selettore del punto di messa a fuoco. Questo la dice lunga su come la perfezione di questo corpo ci ha spinti a cercare l’ago nel pagliaio. Risolti tutti i difetti di gioventù che avevamo riscontrato alla presentazione, il software è oramai maturo. La X-H2s è semplicemente l’ammiraglia assoluta nel segmento APS-C. Prestazioni al top in ogni ambito, risoluzione del sensore giusta non eccessiva, ottime capacità video. Un corpo davvero completo in grado di essere il meglio che il mercato può offrire in ogni ambito.
Per cui, dopo questa recensione, possiamo affermare che Fujifilm X-H2s è sicuramente il miglior acquisto che un fotografo, professionista e non, possa effettuare qualora abbia necessità di un corpo in grado di fare tutto e bene senza rinunce particolari. Prodotto consigliato che al prezzo attuale non ha assolutamente rivali.
- Sensore Stacked APS-C X-Trans CMOS 5 (BSI) da 26 MP e processore X-Processor 5 HIGH SPEED
Punti a favore
- Qualità costruttiva
- Ergonomia
- Velocità e precisione AF
- Video 6.2k
- Autonomia
- Display su spalla
Punti a sfavore
- Posizione tasto selezione punto di messa a fuoco
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