L’uscita più recente di questa classifica guadagna il nono posto: riassumiamo al volo la recensione di Mario + Rabbids Sparks of Hope
Dovete sapere che Caddicarus è solo una delle due principali ispirazioni dietro il nostro Calendario dell’Avvento: anche Nintendo la Rivista Ufficiale, dedicando a ciascun best seller della collana Player’s Choice di Nintendo GameCube una seconda recensione, ha fatto lo stesso, e solo con un incipit simile potevamo tornare a parlare di Mario + Rabbids Sparks of Hope. Il gioco è fresco di pubblicazione in Giappone, l’unico territorio dove mancava. Una scusa come un’altra per dedicare a questo piccolo grande “miracolo a Milano” un po’ di spazio extra. E il termine “spazio” non è qui per caso.
Mario + Rabbids Sparks of Hope, diciassettesima recensione del Calendario di Nintendo Switch
La presenza di mondi ibridi in Mario + Rabbids Kingdom Battle, Anno Domini 2017, col senno di poi ha messo in evidenza la volontà di sfruttare al meglio l’opportunità di lavorare con il baffone, più unica che rara. E il seguito mette a nudo ancora una volta il rispetto reverenziale che gli ex-NRU (Ugo “Surgo” Laviano in primis, in qualità di game designer) presi sotto l’ala di Davide Soliani provano ancora oggi per il Regno dei Funghi. L’ambizione, visibile nella trama su scala cosmica, si rispecchia nel gameplay con l’abbandono della griglia e l’inserimento di molte più variabili da combinare a piacimento.
Il level design, libero dalle costrizioni dei campi di battaglia nell’avventura, beneficia enormemente dello scisma tra overworld e zona di combattimento. Oltre ad una telecamera ruotabile a piacimento infatti subentrano quest secondarie, dialoghi più profondi, un utilizzo meno macchiettistico (e, per i detrattori dei Rabbids, più tollerabile) dei coniglietti e in generale una trama molto più epica. Non che l’umorismo venga meno; il gioco si prende sul serio quanto basta. E, ironicamente, quanto basta pure per prendere più sul serio il giocatore. Non siamo più nel reame da spin-off in attesa di Odyssey; si gioca alla pari delle stesse muse che, per anni, hanno illuminato con amore il cammino di redattori scopertisi novelli Sakurai all’italiana, consacrati con un trionfo ai Game Awards 2022 con la corona di Gioco Strategico dell’Anno.
Ora sta a voi dirci la vostra: voi preferite Kingdom Battle o il suo seguito? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
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