Il Re torna a casa: era anche ora che il Calendario dell’Avvento dedicasse una recensione a Super Mario Odyssey… al quinto posto?!
Sì, probabilmente non avrete colto la citazione a Nintendo la Rivista Ufficiale (definendo la “casa del Re” Super Mario Sunshine, nel caso): probabilmente sarete più sorpresi nel vedere la recensione dedicata a Super Mario Odyssey aprire la top five. In realtà, se volete un’avventura con l’idraulico, è questo il degno erede dell’avventura su Nintendo 64 che stavate cercando. Non Sunshine, e in un certo verso nemmeno Galaxy. Al tempo stesso, sarebbe stato carino vedere una vera e propria svolta open world, ma come abbiamo già detto è stato Bowser’s Fury a definirne le planimetrie. Anche con i suoi maxi-livelli/mondi, tuttavia, Odyssey resta uno degli imprescindibili di Nintendo Switch.
Super Mario Odyssey, ventunesima recensione del Calendario di Nintendo Switch
La premessa narrativa di Super Mario Odyssey strizza l’occhio ai fan più maliziosi: possibile che Bowser rapisca sempre la Principessa Peach senza un secondo fine? Tralasciando il fatto che (come implica anche il lungometraggio previsto il prossimo aprile) un simile sequestro di persona abbia un traguardo strategico, stavolta si punta al matrimonio. Inseguire il re dei Koopa fino all’altare è il pretesto che ci guiderà per i vari regni, ciascuno dei quali ospita uno dei Broodals (wedding planner a cavallo tra conigli e Bowserotti a livello di design) a guardia della corrispettiva specialità nuziale del posto.
Cappy, lo spettro che ha preso il posto del berretto classico di Mario, non solo ci consente di attaccare e di muoverci. In un vero e proprio “momento Kirby” per la serie, il nuovo arrivato permette anche di trasferire la nostra coscienza all’interno di nemici e, talvolta, pure oggetti inanimati come tombini o automobili. Il risultato attribuisce ulteriore varietà al più grande trionfo di idee di gameplay che la serie abbia mai visto negli ultimi anni. Naturalmente le chicche nostalgiche non mancano mai in un prodotto Nintendo, ma (tralasciando le sezioni a 8 bit sui muri, un postgame ispirato a Super Mario 64 e il cantiere di Donkey Kong evolutosi in una metropoli) questo è un gioco di Mario che guarda più al futuro che al passato.
Ora sta a voi dirci la vostra: voi dove avreste piazzato il gioco nella classifica? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
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