Esattamente, cosa vorreste sapere di Rise of the Ronin? Abbiamo riassunto le possibili risposte in quindici dettagli essenziali da ricordare
Tra le tante uscite di rilievo previste quest’anno, anche senza contare il palinsesto di terze parti messo in mostra dalla Grande N, c’è anche Rise of the Ronin e abbiamo pensato che fosse un buon momento come un altro per riassumere cosa occorre sapere in merito. Da Ninja Gaiden a Dead or Alive, passando per Nioh, Team Ninja ha sviluppato dei giochi di prim’ordine nella sua lunga storia e il prossimo ad arrivare in esclusiva per le piattaforme Sony è un passo in tutt’altra direzione. Con un day one fissato il 22 marzo, vedremo i dettagli da tenere a mente tra i tanti rivelati durante lo State of Play.
Ambientazione | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Prima del “cosa”, parliamo del “dove”: dovreste già sapere, almeno per i nippofili tra voi che hanno fatto due più due leggendo il titolo, quale sia l’ambientazione di Rise of the Ronin. Molti lo hanno confrontato con Ghost of Tsushima sin dal suo reveal, e a ben donde. Il gioco è ambientato nel Giappone di fine ottocento, al termine del periodo edo. (Vi ricorda nulla?) Si tratta del lasso di tempo in cui la nazione insulare si è aperta al cambiamento comportato dalle influenze occidentali. Esteticamente, ci attende qualcosa più realistico di quanto visto nei vari Nioh. Anche se, detto tra noi, si tratta pur sempre di Team Ninja…
Storia | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Come dice il titolo, nel gioco prenderete le redini di un ronin (samurai solitario, senza padrone, ndr) al centro di un conflitto su scala nazionale. Prima parlavamo del periodo Edo, al cui termine il Giappone non se la passava benissimo. La guerra Boshin, un conflitto civile tenutosi tra 1868 e 1869, sarà il fulcro narrativo intorno al quale verterà l’intera trama del gioco. Il protagonista, in tal senso, sarà il conflitto tra lo shogunato Tokugawa e le fazioni dei ribelli, queste ultime inviperite per le crescenti influenze occidentali in Giappone. Insomma, un bel libro di storia da giocare, in un certo senso.
Fazioni | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Nel tardo periodo Edo presente nel gioco, il mondo è popolato da tre fazioni in cui i giocatori si imbatteranno nel corso della storia. Per iniziare, c’è la fazione Sabaku (nessuna correlazione con lo streamer italiano Michele Poggi, ndr), fedele allo shogunato e in lotta per mantenere il controllo del Giappone. Poi c’è la fazione Tobaku, che sotto il comando di Ryoma Sakamoto e Kogoro Katsura si oppone allo shogunato. Ultimi ma non ultimi, i gruppi filo-occidentali detti Obei fungono da terzo polo e, come tali, mirano ad aprire il Giappone agli scambi con il mondo esterno e, più nello specifico, con l’occidente.
Protagonista | Cosa sapere di Rise of the Ronin
La personalità del protagonista del gioco sarà molto più definita rispetto al resto dell’oeuvre di Team Ninja. In un’intervista redatta da Game Informer, il team di sviluppo ha rivelato che l’eponimo ronin lavora su commissione, a causa di una complessa backstory che ne ha plasmato una personalità ben definita. I dettagli in merito, però, al momento scarseggiano: sono tutte cose che scopriremo effettivamente al day one, nonostante il comparto narrativo prometta di fare faville già da ora. Passiamo al mondo di gioco, a sua volta protagonista indiscusso dell’intera esperienza.
L’open world | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Il gioco sarà il primo titolo interamente open world da parte di Team Ninja, marcando la differenza maggiore rispetto ai precedenti giochi creati dallo studio. A differenza di Ninja Gaiden e Nioh, dunque, il GDR d’azione prevede un’esplorazione libera a 360 gradi dell’ambientazione nipponica ottocentesca. Gli sviluppatori al momento giocano a carte coperte in merito alla grandezza della mappa, ma non per questo siamo del tutto privi di dettagli. Nel video qui sotto, ad esempio, potete già farvi un’idea di cosa vi attende nel titolo. E, già che ci siete, magari anche scorgere alcune delle…
Location | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Le implicazioni dell’open world saranno effettivamente chiare solo al day one, ma Team Ninja ha confermato che la mappa includerà tre città principali. Nello specifico, alludiamo a Kyoto, a Yokohama ed Edo, che oggi conosciamo come Tokyo. Durante il recente State of Play, abbiamo visto bene la città di Yokohama, dove l’architettura mostra una fusione tra influenze occidentali e cultura prettamente orientale. Nel frattempo, anche le aree rurali avranno modo di risplendere, il che (stando all’anteprima della già citata Game Informer) includerà minacce, banditi e “molte quest secondarie”.
Esplorazione ed attraversamento | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Stando a quanto abbiamo visto finora del gioco, pare che le meccaniche di attraversamento saranno la feature peculiare del titolo. I giocatori potranno montare in sella per esplorare l’open world, godendo però anche di un rampino con cui salire rapidamente in cima ai tetti per poi passare da uno all’altro. Avicula, dal canto suo, è il dispositivo che ruba la scena: grazie ad esso potrete librarvi in aria con armi meccaniche. Durante lo State of Play, abbiamo avuto modo di ammirare un’esplorazione fluida e naturale del mondo di gioco, con la promessa di vederla evolvere una volta che avremo il gioco tra le mani.
Combattimento | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Da un titolo di Team Ninja non ci si può aspettare altro che un buon combat system. E siccome la mela non cade mai lontana dall’albero, la tradizione è qui per restare anche nel caso di Rise of the Ronin. La chiave per emergere vittoriosi in battaglia è l’analisi dei punti di forza e dei punti deboli del nemico che stiamo affrontando, il che ci porterà a scegliere lo stile di lotta più appropriato per approcciarsi agli scontri. In altre parole, dunque, si tratta più o meno dello stesso discorso di Ghost of Tsushima. Nel frattempo, bloccare gli attacchi altrui ed effettuare i parry appropriati sarà equamente cruciale.
Armi | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Sempre facendo affidamento sul pedigree dietro la prossima esclusiva di casa Sony, possiamo aspettarci similarmente molta varietà. E questo vale sia per i nemici, sia per le armi che useremo sia noi che loro. In aggiunta alle armi tradizionali nipponiche, dunque, trovano posto anche quelle da fuoco. Spada, katana, baionetta e quant’altro: trova posto un po’ di tutto, dunque. Nel corso degli scontri, i giocatori possono dimostrare versatilità e pragmatismo ricorrendo al rampino per attirare i nemici a sé e, così facendo, magari pure inanellare una bella combo, che non fa mai male. (A noi, si intende.)
Fire pipe: il tubo del piromante | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Durante il recente State of Play, tra le opzioni offensive a disposizione del giocatore si è distinto in particolar modo il Fire Pipe: un letterale “tubo del fuoco” che si traduce in un lanciafiamme ante litteram. La variante rudimentale dell’arma, forse suo antesignano o prototipo, è riconducibile all’inventore Igashichi ed è descritta come “un’arma forte a lungo raggio” con la quale fare un bel barbecue con i nostri nemici. Inoltre, può essere usato anche per dare alle fiamme i barili infiammabili e molto, molto altro. Igashichi, infine, intende inventare anche altre diavolerie per il protagonista.
Stealth | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Quando gli sviluppatori rispondono letteralmente al “nomen omen” di Team Ninja, è più che naturale aspettarsi una componente stealth. E sebbene il team di sviluppo abbia giocato a carte coperte anche su questo punto, è evidente dallo State of Play che degli elementi di gameplay furtivo ci siano. Abbassarsi nell’erba alta per cogliere alla sprovvista i nemici con il rampino, per poi infliggere una sequela di colpi in rapida successione, è solo la punta dell’iceberg. In perfetto stile Arkham, infatti, è stato confermato proprio dagli stessi ragazzi di Team Ninja che sarà possibile fare agguati dall’alto con Avicula.
Karma e sistema di punti esperienza | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Con “GDR d’azione” come genere di appartenenza, è lecito aspettarsi dei punti esperienza. Dal punto di vista RPG, le meccaniche di progresso sono ancora avvolte dal mistero, ma Team Ninja ha confermato che i classici punticini torneranno. A differenza di quanto visto nella serie Nioh, però, la dinamica soulslike che prevede la perdita dell’esperienza una volta sconfitti verrà meno. In tandem con questo, esiste una risorsa che perderemo morendo: il Karma. Per quanto concerne il suo utilizzo nella crescita del personaggio giocabile, però, disgraziatamente alla stesura dell’articolo ne sappiamo quanto voi.
Le scelte del giocatore | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Le meccaniche di scelta, con relative conseguenze per ciascuna, rappresentano un’altra prima volta per Team Ninja. Le decisioni dei giocatori entreranno in gioco come possibili scelte nel corso dei vari dialoghi con gli altri personaggi. Inoltre, a noi verranno date le redini decisionali in merito al destino dei nostri bersagli nell’arco delle quest che prevedono la loro eliminazione. È possibile che ciò abbia delle ripercussioni nel corso dell’avventura, ma in tal senso vi rimandiamo a quanto abbiamo da spartire a riguardo tra un paio di paragrafetti. Per il momento, soffermiamoci sulle…
Missioni di legame | Cosa sapere di Rise of the Ronin
Le cosiddette Bond mission (ovvero incarichi di legame) giocheranno un ruolo chiave nel corso dell’esperienza, rappresentando un’ulteriore area in cui i vincoli legati alle nostre scelte entreranno in scena. Gli svariati personaggi avranno le loro Bond mission, nelle quali man mano che progrediamo il nostro legame con loro crescerà. Così facendo, oltre a scoprire la loro backstory, otterremo anche delle intriganti ricompense nel gameplay. Oltre alle nuove bizzarrie da parte dell’inventore Igashichi (qui sopra), dunque, potremo aspettarci un po’ di tutto, fino a culminare nell’ultimo punto del nostro speciale.
Finali multipli
Appropriatamente, il nostro piccolo vademecum circa ciò che occorre sapere per arrivare preparati al day one di Rise of the Ronin si conclude proprio con i finali multipli. Team Ninja ha specificato che le Bond mission avranno ripercussioni minime sulla storia, ma ciò non impedisce alla trama di divergere drasticamente una volta che i titoli di coda si fanno più vicini. Non solo: completare certi incarichi arriverà addirittura a sbloccarne di nuovi. L’uscita del gioco, lo ricordiamo, è prevista il 22 marzo solo su PS5. Un mese, quello a venire, che promette già da ora di essere particolarmente… tagliente.
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