Remedy è intervenuta in un’intervista sulla recente remastered del classico Alan Wake. Nella discussione sono stati svelati diversi dettagli sul dietro le quinte
Remedy Entertaiment, casa di produzione di titoli quali Control e Quantum Break, ha recentemente rilasciato una interessante intervista alla testata VGC. Nell’intervista Remedy ha parlato dei diversi aspetti e decisioni prese nel portare nuovamente alla ribalta Alan Wake, una delle sue storiche IP tramite la Alan Wake Remastered. Operazione questa importante per la casa di sviluppo finlandese che testimonia la volontà di raggiungere un pubblico ancora maggiore. Ne discutono il communications director, Thomas Puha e il community manager, Vida Starčević.
Remedy svela i segreti dietro alla Alan Wake Remastered in un intervista a VGC
Nelle prime battute dell’intervista rilasciata da Remedy in merito alla Alan Wake Remastered, i due hanno svelato il motivo del perché siano passati così tanti anni prima di rivedere di nuovo il volto di Alan Wake. I motivi sono stati molteplici, il motivo più importante è che prima del 2019 i diritti di pubblicazione del gioco erano di proprietà di Microsoft. Nonostante Remedy detenesse al tempo l’IP, non aveva tuttavia la possibilità di utilizzare il nome di Alan Wake per nessun prodotto videoludico. Una volta riottenuti i diritti, non c’è voluto molto prima di mettersi al lavoro sulla remastered.
Ad occuparsi della realizzazione della remastered è stato lo studio inglese d3t. In particolare, d3t ha dovuto mettere mano al rendering e aggiungere il supporto alle DX12. In più sono state riveduti circa 100 000 asset di gioco, dai prop, al fogliame fino ai modelli dei personaggi. Praticamente tutto ha subito un miglioramento grafico per rimanere al passo con le attuali generazioni di hardware. Uno dei punti centrali dell’operazione, al di là dei miglioramenti tecnici, era quello di rimanere fedeli con il mood delle ambientazioni del titolo originale.
Un gradito ritorno
Si è scelto, oltre alla decisione di non implementare il ray tracing, di non cambiare motore grafico e restare su quello vecchio. Fare un copia e incolla dell’originale sul nuovo motore Northlight, avrebbe implicato un eccessivo utilizzo di tempo e risorse. Una delle cose di cui Remedy è orgogliosa è la conservazione del DNA anche in questa remastered. Il titolo non sfigura affatto se paragonato alle produzioni più recenti, proprio per il riconoscibile stile nello storytelling.
La pandemia, ha risposto Puha, non ha messo troppo in crisi il lavoro. Certamente, lavorare in un unico ambiente fisico è meglio soprattutto per quanto riguarda le prime fasi “creative” di sviluppo. Comunque è difficile parlarne, dipende da quale parte del progetto ci si occupa. Alla fatidica domanda sui futuri progetti del team, i due collaboratori non hanno lasciato intendere nulla, se non che non ci sono piani attualmente per riportare alla luce il dlc Alan Wake’s American Nightmare. Le dichiarazioni ufficiali rilasciate da Remedy in questa intervista riportano solo l’intenzione di portare Alan Wake ad un pubblico più ampio.
Per acquistare titoli in sconto, andate sul nostro link di Instant Gaming! Per ulteriori news, seguite le pagine di tuttoteK.
Lascia un commento