Parlando di Elden Ring in un’intervista, il director Miyazaki rilascia diverse dichiarazioni riguardo il suo lavoro sul titolo, e di come egli lo potrebbe ritenere il suo gioco ideale, nonostante non intenda giocarlo
Ancora un paio di mesi ci separano dall’arrivo di Elden Ring, e l’attesa di questo nuovo titolo di FromSoftware diventa sempre più percepibile nell’aria. Mentre durante le vacanze, in preparazione del lancio di Elden Ring, gli utenti avranno avuto modo di avvicinarsi alle opere di Miyazaki attraverso i vari giochi souls da lui creati, il director ha potuto esprimere le sue considerazioni sul lavoro che egli ha svolto con questa nuova opera, che avrà luogo in un ambiente molto più ampio rispetto a quelle da lui create in precedenza. Ciò che emerge all’interno di un’intervista su EDGE dà inoltre una visione molto interessante della modalità con cui il director osserva le sue creazioni completate.
Miyazaki non giocherà a Elden Ring
Tra le caratteristiche di Elden Ring, risaltano soprattutto quelle relative al suo vasto mondo ideato da Miyazaki e George RR Martin, pieno di dettagli da scoprire, zone da esplorare e misteri da rivelare. Questi sono i punti principali che andranno ad attrarre i giocatori al titolo, portandoli ad immergersi nell’ambientazione e nel senso di meraviglia che pervade l’intera atmosfera del gioco. Tuttavia, essi sono degli elementi che Miyazaki conosce bene, poiché egli stesso ne è autore, ed è per questa ragione che il director motiva come lui probabilmente non giocherà Elden Ring. Sostiene che l’esperienza non sarebbe la stessa che vivrebbe un giocatore normale, che si è appena approcciato al titolo; non gli sembrerebbe di star giocando.
Miyazaki aggiunge anche come questa sia una specie di regola personale che egli si pone nei confronti dei giochi che egli stesso produce. Tuttavia, accenna anche che nel caso egli giocasse a Elden Ring, finirebbe con il ritenerlo vicino al definirlo uno dei suoi giochi ideali, per via dell’ambientazione e della libertà che essa apporta. Non intende dire che questo sarebbe il gioco open world che egli desidera, ma che l’open world arricchisce semplicemente l’esperienza ideale che egli ricerca.
Miyazaki dà alcuni esempi per esprimere meglio il concetto a cui egli sta facendo riferimento: se si trovasse ad esplorare un mondo del genere, vorrebbe una mappa; o, nel caso vedesse qualcosa all’orizzonte, vorrebbe avere la possibilità di raggiungerla e esplorarla; inoltre, vorrebbe combattere contro un drago in un’arena. Si tratta di aspetti semplici che possono essere realizzabili in Elden ring, e per questa ragione esso si pone molto vicino alla sua visione di gioco ideale.
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