Finalmente pubblicato il primo capitolo di Burn The Witch, la nuova miniserie dell’autore di Bleach, Tite Kubo. In contemporanea, l’ascia di Shueisha colpisce Bone CollectionÂ
Dopo la pausa di ferragosto, Weekly Shonen Jump ritorna con una nuova, potente carica, come sempre su MangaPlus per noi lettori esteri. La voglia di fare bene e meglio si percepisce dalla strategia editoriale, che vuole il ritorno di Tite Kubo tra le pagine della rivista – anche se solo per un breve periodo – e al contempo continua a troncare senza pietà quelle opere che non riscuotono sufficiente successo nel pubblico.
Cominciamo appunto da Burn the Witch, in apertura di questo numero. Come i più appassionati sapranno, il mondo di questo manga è già stato presentato in una one-shot, nel 2018. Kubo, pur rebootando come di consueto la sua vicenda, riporta tutti i personaggi principali presentati allora, tra cui le due protagoniste, Noel Niihashi e Nini Spangle. Torna anche l’umano della “Londra di sopra” Balgo Parks.Â
Anche premesse e scopi della trama rimangono praticamente invariati. Le streghe e stregoni della “Reverse London” devono proteggere la loro città e la speculare di sopra dai draghi, invisibili agli umani normali. L’arrivo di un Drago Oscuro mette in pericolo entrambi i mondi.
Kubo in questo primo capitolo fa ciò che sa fare meglio: presentare una società segreta organica e diversificata, con capitani carismatici, alcuni dei quali con pochi scrupoli quando si tratta degli umani privi di potere, come Balgo.
Inizia Burn the Witch, termina Bone Collection | Jump Highlights
Con l’arrivo dell’opera di Kubo e di altri manga nei prossimi numeri di Jump, Shueisha ha una ragione in più per fare spazio nella rivista. A farne le spese questa volta è Bone Collection, il manga d’esordio di Jun Kirarazaka, che termina dopo soli quindici numeri, a quanto pare è il massimo che la casa editrice è disposta a concedere per un’opera che non cavalca i sondaggi.
Un umorismo gradevole e qualche piccola idea originale non sono bastati a Bone Collection per spiccare nel catalogo di Jump. A sfavore del manga ha giocato anche l’abbondanza di storie di yokai in questo momento nella rivista, e, soprattutto, disegni molto modesti. I lettori, sia giapponesi che internazionali, sono stati spietati e hanno costretto Bone Collection a una chiusura prematura.
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