Scopriamo insieme, in questa recensione dedicata, se e quanto sia riuscita l’operazione “Another Code Recollection” di Nintendo, volta a riportare in vita un franchise da tanti amato ai tempi di Nintendo DS
La libreria di titoli per Nintendo DS e Nintendo Wii che rischia di andare perduta è indicibilmente vasta e comprende anche videogiochi dal valore artistico molto elevato. E una delle strategie messe in atto dalla grande N è proprio quella di riprendere questi vecchi fasti, ammodernarli per la nuova ibrida protagonista del mercato attuale, e rilasciarli in un mondo completamente diverso da quello che abbiamo vissuto 10 o 15 anni fa. Questo discorso è valso, ad esempio, per The World Ends With You (qui la nostra recensione!) e, più recentemente, per Another Code, riproposto nella versione Recollection e di cui vi parliamo in questa recensione dedicata. Sarà un bel viaggio… ai confini della memoria.
Trace Memory | Recensione Another Code Recollection
Another Code Recollection comprende i due capitoli originali sviluppati da Cing, la software house giapponese che ha visto il triste tramonto nel 2010 e che, oltre al franchise di cui vi parliamo in questa recensione, ha sviluppato anche quel capolavoro che fu Hotel Dusk: Room 215. Another Code Two Memories, il primo capitolo, arrivò su Nintendo DS nel 2005, mentre Another Code R – Viaggio al Confine della Memoria uscì su Nintendo Wii quattro anni dopo. Con questa (Re)Collection, Nintendo punta a riportarli sul mercato attuale opportunamente rimaneggiati. Un’operazione ancor più necessaria considerando che entrambi i capitoli sfruttavano le caratteristiche intrinseche dei due hardware di riferimento, ai tempi dell’uscita.
La narrativa di entrambi i capitoli ha come protagonista Ashley Mizuki Robbins, una giovane adolescente di appena 13 anni, ma che dalla vita ha già ricevuto più disgrazie che gioie. Rimasta orfana della madre ad appena 3 anni, Ashely è stata poi cresciuta dalla zia paterna, Jessica, visto che anche il padre è, qualche tempo dopo, scomparso misteriosamente senza lasciare alcuna traccia. Questo fino a pochi giorni prima del suo tredicesimo compleanno, quando riceve una strana lettera firmata da suo padre con annesso uno strano dispositivo, il DAS, che sembra reagire esclusivamente all’interazione con Ashley. E se nell’originale aveva la forma di un DS, ovviamente in questo caso ci ritroveremo fra le mani una sorta di Switch.
Serenity | Recensione Another Code Recollection
Nella lettera, il padre di Ashley, Richard, la invita a raggiungerlo sull’Isola Blood Edward, un piccolissimo pezzo di terra posto poco distante dalle coste di Washington e che è tristemente noto per la dolorosa sorte della famiglia che l’ha abitata 60 anni prima, gli Edward. Proprio da quest’isola parte l’intreccio narrativo di Another Code Two Memories, che va a mischiare elementi sci-fi, caratterizzati da macchinari avveniristici e poco concepibili anche 19 anni dopo l’uscita del gioco, ad altri di sovrannaturale. Un canovaccio che, sebbene conti colpi di scena piuttosto intuibili e poco sorprendenti, si fa comunque seguire nelle 6-7 ore totali che servono a completare Two Memories. E Ashley è adorabilmente adolescente, quindi si può fare.
Lo stesso non riusciamo a dire di Another Code R – Viaggio al Confine della Memoria, che pur mantenendo il tono narrativo simile al prequel, nonché presentando sempre Ashley come protagonista, non riesce a mantenerne il ritmo. Non vi diremo nulla della sceneggiatura di Viaggio al Confine della Memoria, perché essendo un sequel ci muoveremmo nel campo degli spoiler. Vi basti sapere che la narrazione è troppo diluita, troppo lenta e decisamente troppo prolissa. Ed infatti, rispetto alle 6-7 ore di Two Memories, per completare il suo sequel impiegherete almeno il doppio, se non il triplo del tempo.
Poi sì, la narrativa è comunque coinvolgente, ma non è decisamente ai livelli del titolo originale. Ammettiamo comunque che se dobbiamo valutare la Collection in sé, è indubbio che per quel che riguarda il contenuto vale il prezzo del biglietto, sebbene qualitativamente non regga dall’inizio alla fine, e vi consente di rivivere le originali avventure di Ashley senza alcuna modifica.
Buried Truths | Recensione Another Code Recollection
Veniamo dunque al gameplay, che è ciò che è stato maggiormente rimaneggiato da Nintendo. Come era ovvio sin dalla presentazione, purtroppo Recollection abbandona completamente le peculiarità dei due capitoli originali, che si basavano sulle caratteristiche hardware (il touch screen con penna allegata e i sensori di movimento) di allora. Queste differenze sono state completamente abbattute, rendendo il sistema di gioco comune ad entrambi i capitoli e affine alle caratteristiche di Nintendo Switch… circa.
Questo perché, seppur sia vero che alcuni enigmi nell’originale Another Code potessero essere, ad esempio, risolti aprendo e chiudendo la console, è altrettanto vero che anche Nintendo Switch ha un touchscreen, che non è stato minimamente implementato nella fruizione di Recollection. Così come i sensori di movimento caratteristici di Wii sono presenti, seppur in maniera diversa, con i Joycon e il giroscopio interno a Nintendo Switch. Peculiarità che viene sfruttata in rarissime occasioni per enigmi basilari.
Miracle of the Blue Moon | Recensione Another Code Recollection
Di base, comunque, Another Code Recollection è un’avventura testuale punta e clicca con qualche enigma ambientale di facile risoluzione e che non riesce mai veramente ad impensierire i giocatori più navigati. Per i novizi, invece, intervengono anche le opzioni di accessibilità che mettono a disposizione due facilitatori. Il primo è un navigatore, che si pone attorno ad Ashley sotto forma di freccia, e che indica la posizione del prossimo obiettivo. Il secondo è un insieme di indizi, richiamabili tramite apposito tasto, che vi aiuteranno a risolvere eventuali enigmi in cui rimanete incastrati. Entrambi i facilitatori sono disattivabili nel menu delle opzioni, quindi i giocatori più esperti non se ne devono preoccupare, ma sono una buona aggiunta per chi, magari, non è mai stato abituato ai punta e clicca.
Tecnicamente parlando, Another Code Recollection si presenta decisamente bene per essere un titolo Nintendo Switch. Lo stile estetico, tipicamente anime, è molto gradevole e presenta sia ambientazioni sia personaggi particolarmente dettagliati. In particolare, i modelli poligonali che compongono i personaggi sono molto ben realizzati, anche in termini di animazioni facciali, che rendono perfettamente gli stati d’animo specialmente di Ashley e dei comprimari, con cui si riesce a instaurare una vera e propria relazione empatica.
Rispetto agli originali, ovviamente, è stato migliorato tutto il comparto tecnico, dalle già citate animazioni alla conta poligonale, passando per gli effetti visivi e quelli delle luci. Il mondo di gioco è dipinto come un vero e proprio paesaggio, con toni di pastello e una palette cromatica luminosa e affascinante quanto basta. L’adattamento italiano dei testi è ottimo, ma non è presente il doppiaggio, che è interamente inglese e davvero ad un ottimo livello recitativo. Buona anche la soundtrack, che accompagna dolcemente ogni momento, dai più oscuri ai più tragici.
Researching Memories
Insomma, tiriamo le somme di questa recensione di Another Code Recollection. Lo consigliamo vivamente a tutti coloro che non hanno mai giocato gli originali e agli appassionati di avventure testuali, nonostante la difficoltà generale degli enigmi ambientali sia puntata verso il basso. La narrativa coinvolgente del primo capitolo mostra un po’ il fianco con il secondo, ma non scade mai davvero nella banalità e si mantiene sempre su un buon livello. Insomma, Another Code Recollection è un ottimo modo per rivivere due grandi classici di casa Nintendo, che sarebbero altresì andati persi con l’incidere del tempo. E ora, per favore, riportateci anche Hotel Dusk.
Another Code Recollection è attualmente disponibile su Nintendo Switch. Fateci sapere che cosa ne pensate voi qua sotto nei commenti e restate sintonizzati con noi di tuttotek.it per tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Punti a favore
- Narrativa interessante...
- Gameplay rimodernizzato...
- Tecnicamente valido ed esteticamente curato
Punti a sfavore
- ... ma troppo diluita nel secondo capitolo
- ... ma che perde inspiegabilmente alcune feature
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