Le trattative per Codemasters sono sfumate in favore di Electronic Arts, ma Take-Two cerca comunque di prendere la cosa sportivamente
Nonostante i suoi sforzi, Take-Two non ha potuto fare nulla per impedire che Codemasters cedesse all’offerta migliore. L’amministratore delegato della compagnia, Strauss Zelnick, ha commentato la cosa con una punta di rammarico, sebbene cercando di prendere con sportività l’acquisizione portata a termine con successo dagli “amici del west” di Electronic Arts. Nonostante la delusione, infatti, l’azienda della costa est (da cui “del west” nei confronti di EA) ha “molto a cui pensare”, mettendo la concorrenza di un’offerta di oltre un miliardo di dollari in secondo piano.
Take-Two e le future acquisizioni, al di là di Codemasters
Nonostante il rammarico, Zelnick si è dichiarato incapace di pensare ad altre acquisizioni che “siano finite male” per gli studi più piccoli che Take-Two ha acquisito come ha cercato di fare con Codemasters. Il publisher cerca “grandi team” e grandi proprietà intellettuali, ma Zelnick non cela l’aspetto lucrativo della crescita aziendale. La ricerca sarà “aggressiva”, mirata alla soddisfazione degli azionisti ed effettuata “con la calcolatrice in mano e le dovute tattiche nell’altra”. L’amministratore delegato ha trovato un lato positivo anche nella fusione tra Gearbox ed Embracer Group, definendosi grato per le future collaborazioni con Gearbox come Borderlands.
Il futuro dell’editore videoludico, nonostante l’occasione sfumata, è più che florido. Il bilancio ci fornisce infatti una gradita conferma: il publisher sta lavorando attualmente a novantatre giochi. Tutti questi titoli sono previsti per i prossimi cinque anni, mettendo dunque l’esito negativo dell’affare Codemasters decisamente in secondo piano.
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