Steven Universe: Salva la luce è tra noi e vuole solo prendere il nostro cuore da fan e distruggerlo completamente, rendendoci impossibile resistergli: ecco perché un tie-in, una volta tanto, è il meglio che si possa desiderare
Tie-in. Dire questa parola ad alta voce è come urlare che Jar Jar Binks è il migliore personaggio di sempre durante una convention di Star Wars. È poco popolare e un motivo c’è. Il tie-in è rapidamente declassato a mera commercialata, pensata e creata per spreme i fan, magari poco informati ma di certo troppo deboli per resistere al richiamo del loro marchio preferito. Eppure il tie-in ogni tanto può sorprenderci. Penso, andando indietro di pochi anni, a Toy Story 3 per PS3 e Xbox 360. O, banalmente, a tutti i giochi Bandai Namco basati sugli anime più famosi degli ultimi tempi.
Volete sapere la mia più profonda debolezza?
Steven Universe. Nel momento in cui ho scoperto l’esistenza del suo tie-in per PS4 e Xbox One, non ho potuto fare a meno di desiderarlo. Arrivato lo scorso dicembre, con un po’ di ritardo rispetto alla versione americana, Steven Universe: Salva la luce è pronto a distruggere il cuore dei veri fan della serie animata ideata da Rebecca Sugar.
Steven Universe: Salva la luce – una nuova avventura
Salva la luce si pone come diretto seguito di Attacca la luce, titolo per mobile, ed è sviluppato dal team Grumpyface in collaborazione con Rebecca Sugar. Steven, nella sua precedente avventura, ha salvato la Terra da un’arma antica, il Prisma, e ne è diventato amico (cosa potremmo aspettarci da Steven?). Un giorno come gli altri, però, una Gemma del Pianeta Natale arriva a Beach City e rapisce il Prisma, che un tempo era di sua proprietà.
Cosa vuole farne? Cosa accadrà alla Terra se la nuova nemica lo utilizzerà come arma? Inizia quindi una nuova avventura per Steven e le sue amiche, le Crystal Gems! Esploreremo un mix di iconici luoghi della serie animata, insieme a nuove location create per il gioco. Non voglio rivelarvi nulla, voglio che possiate vivere l’opera al cento per cento anche leggendo questo articolo.
Parliamo quindi del gameplay. Salva la luce è un classico rpg a turni, con un ATB dove c’è una sola barra di caricamento condivisa per tutti e quattro i personaggi della tua squadra: ad ogni caricamento otterremo cinque punti e ogni attacco ne consuma una specifica quantità. In battaglia potremo portare tre alleati (tra Connie, Greg, Garnet, Perla, Ametista e Peridot) da affiancare a Steven. Ogni personaggio ha le proprie abilità, ovviamente basate sulla propria caratterizzazione. Sconfiggendo i nemici, si otterranno punti esperienza, si salirà di livello e si potranno aumentare le statistiche dei pg, oltre ad acquisire nuove mosse d’attacco o di supporto.
Ci si ritroverà quindi ad esplorare l’ambiente, con piccole sezioni platform all’acqua di rose, ricerca di tesori nascosti e l’immancabile boss fight alla fine della regione. Il gioco è sempre abbastanza semplice (sono quasi al 100% e non ho mai visto il game over), ma resta sfizioso grazie alla varietà dei personaggi che ti spingono ad approcciare i combattimenti con tattiche differenti. Il completismo richiederà una trentina di ore.
Steven Universe: Salva la luce – per un fan
Se questa fosse una recensione, sfrutterei le successive righe per approfondire il discorso sulla qualità effettiva dell’opera. Diverte? Fino alla fine? Quanto c’è di originale? Come dovremmo giudicare il livello di difficoltà? Il numero di nemici e di boss? Il sistema di crescita? E invece la costante necessità di backtracking per scovare tutti i tesori grazie ai poteri unici dei vari personaggi? In breve, qual è il livello qualitativo dell’opera?
Potrei farlo comunque, sia chiaro. Magari in formato ridotto, ma mi pare leggermente disonesto. Se voleste un giudizio classico andreste a cercare una vera recensione.
Noi siamo qui, invece, per dire qualcosa di poco popolare. Saremo i tie-in della situazione.
Pronti? Lo sto per fare… cosa diavolo ce ne frega di tutti ‘sti discorsi? Sul serio! Oh, Steven Universe! Stiamo giocando nella f****** Beach City. Possiamo fondere le Gemme! Possiamo mangiare un Cookie Cat! C’è Leone! E la storia è pure canon, signori! (Dovete aver visto almeno tutte le puntate disponibili in italiano per poter evitare ogni spoiler) È tutta farina del sacco di Rebecca Sugar. Perché diavolo dovremmo perdere tempo a preoccuparci se ci sono un paio di bug (la versione USA ne era piagata, quella EU è arrivata dopo le patch, fortunatamente) o se un personaggio è meno utile di un altro. Possiamo incontrare Cipollo, Vidalia, Buck e il sindaco Dewey. Possiamo entrare al Ciambellone! Al Ciambellone! Quando l’ho scoperto per caso (non ci sono altri interni d’edificio, quindi non avevo nemmeno provato ad avvicinarmi alla porta) ero a bocca aperta e un “noooooooooooooo” fluiva dalle mia labbra.
Steven Universe: Salva la luce – il tie-in onesto
Cercando di ricomporci un poco, affermiamo che il gioco è di qualità, in termini generali. Non è che il mio essere fan mi ha spinto a ignorare difetti colossali. Il gioco diverte il giusto e ci dona tutto ciò che è Steven Universe nella serie animata (con il supporto dei doppiatori originali, con somma gioia di chi ha seguito le avventure di Steven in inglese).
Il punto però non è che il gioco sia di qualità. Non è nemmeno che sia arrivato da un piccolo team che fino ad oggi si era dedicato solo a semplici giochi mobile basati sulle principali serie di Cartoon Network.
Il punto è che, una volta tanto, il tie-in è stato onesto e ha voluto essere esattamente ciò che dovrebbe: un piccolo dono al fan.
Sono molto contento, quindi, di aver acquistato Steven Universe: Salva la luce a prezzo pieno (37€): ho potuto sfruttare il mio potere da consumatore per dare un messaggio al mercato. Perché Steven Universe: Salva la luce è il tie-in che il fan merita E quello di cui ha bisogno adesso.
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