Project Cars 3 si mostra con un gameplay tutto nuovo. Quasi completamente addio alla simulazione, il nuovo titolo di Codemaster si trasforma in un gioco di corse molto più arcade
In questa recensione di Project Cars 3 scopriremo un’evoluzione di un gioco che punta alle masse dimenticando le sue radici. La scelta pur rimanendo molto divertente farà storcere il naso ai fan della saga. Addio al consumo di carburante, e di conseguenza alle varie strategie legate ai Pit Stop, addio all’usura delle gomme e alle temperature delle stesse.
In poche parole, un gioco tutto nuovo si affaccia all’orizzonte. Un titolo divertente e adatto a tutti ma a che prezzo? Scopritelo nella nostra recensione di Project Cars 3!
Una nuova modalità carriera mette in risalto il nuovo titolo di Codemaster
In questa nuovo capitolo ci si troverà ad affrontare molteplici sfide con auto e categorie differenti. L’evoluzione della propria carriera è legata a doppio filo alle auto. Come è ovvio intuire si partirà con auto di livello base per poi salire di categoria e averne sempre di nuove e più performanti.
Per poter progredire nelle varie categorie sarà semplicemente necessario acquisire dei punti esperienza. Per poter ottenere tali punti sarà necessario gareggiare in più mini campionati in genere composti da gare composte da due o tre giri. Inoltre ci sarà data la possibilità di partecipare a eventi speciali per poter racimolare altri punti e del denaro.
Le auto se bene divise in potenza per categoria sono estremamente (e molto semplicemente) modificabili. In questo modo anche un auto “stradale” potrebbe ben presto diventare un bolide che non teme confronti con auto ben più blasonate. Così facendo anche con una semplice Honda Civic Type R è possibile completare la carriera gareggiando dalla prima all’ultima categoria. In questo modo si va a perdere un po’ la voglia di provare altre auto. Il tuning così facendo si dimostra il vero e proprio fulcro della campagna.
Inutile cambiare auto? – Recensione Project Cars 3
Nonostante ci siano diversi elementi in grado di far divertire il giocatore, la monotonia e la sensazione che in ogni auto ci sia la sola differenza della carrozzeria fa presto scemare il desiderio di cambiare costantemente il veicolo per migliorare le proprie prestazioni in pista.
Oltre alla carriera si uniscono gli eventi giornalieri, settimanali e mensili e le sfide personalizzate. Per quest’ultima modalità si ritrova un’ulteriore semplificazione rispetto alle versioni precedenti del titolo.
Ovviamente troviamo anche un comparto multiplayer che offre la possibilità di gareggiare su pista contro altri giocatori oppure ci permette di scalare le classifiche mondiali cercando di migliorare i tempi su pista. Come in Gran Turismo ci sono due tipi di valutazione assegnati al pilota. Il primo legato alla sportività in pista e il secondo legato allo stile di guida.
Il titolo nel complesso offre davvero un’infinità di ore e di modalità.
Un nuovo gameplay segna una nuova era per la serie – Recensione Project Cars 3
In questo nuovo capitolo il gioco ci dà il benvenuto mettendoci subito al volante. Una gara iniziale ricca di novità e che mette subito le cose in chiaro! Project Cars 3 dice addio a una guida pensata e misurata dando spazio a curve in derapata e staccate al limite. Se nei capitoli precedenti era necessario impostare un modello di guida attento e misurato in questa nuova versione non sarà un problema dimenticarsi di una curva al terzo giro di pista.
Anche durante il final lap si potrà recuperare qualche posizione (e probabilmente vincere la gara) dando gas anche dove sarebbe stato proibitivo farlo.
Il nuovo sistema di guida offre la possibilità anche ai neofiti del genere di godersi ogni giro di pista. Così facendo si potrà tranquillamente (ora più che mai) godere del titolo anche sfruttando un pad. Dal canto nostro abbiamo provato il titolo anche con un volante che nonostante tutto ci ha restituito delle sensazioni piacevoli.
Il titolo in questione quindi trasforma il suo lato strettamente votato alla simulazione in un gioco arcade facilmente assimilabile e adatto a un pubblico più vasto. Il divertimento è assicurato anche se si è scesi (forse) a troppi compromessi.
Divertente senza dubbio rimane anche il meteo dinamico che aggiunge “un po’ di pepe” alle gare. Anche in questo caso, però, si sarebbe potuto fare di meglio. Il tempo cambia davvero in maniera troppo repentina, quasi innaturale. Per quanto riguarda l’Intelligenza artificiale sembra invece di aver fatto un bel salto indietro. Avversari troppo aggressivi spesso vi verranno addosso senza un necessario bisogno e probabilmente rovinando l’esperienza di guida.
La qualità tecnica lascia non poco a desiderare – Recensione Project Cars 3
Se i modelli delle auto sono davvero ben fatti non si può dire lo stesso degli abitacoli. Anche cambiando auto non si ha mai la sensazione di averlo fatto davvero se si sfrutta la visuale interna all’abitacolo. Lo stesso purtroppo lo si vede anche negli effetti di luce o negli effetti dettati dal meteo.
Un confronto diretto con Project Cars 2 farebbe uscire con le ossa rotte quest’ultimo capitolo. Almeno se si parla di puro lato tecnico.
La nostra prova effettuata su PC ci ha lasciato davvero con l’amaro in bocca. Dal lato tecnico, nonostante l’alto frame rate, per gli occhi non rimane quasi nient’altro di positivo.
In Conclusione
In conclusione Project Cars 3 non è in grado di mantenere i fasti dei capitoli precedenti in termini tecnici, risulta molto più arcade e nonostante il gran numero di modalità non convince fino in fondo. Rimane comunque un titolo divertente e stratificato.
La scelta di passar a una versione meno simulativa può piacere o meno ma le grandi mancanze in termini tecnici sono davvero inopinabili.
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Punti a favore
- Tantissime modalità
- Un gioco più accessibile
- Diverso ma divertente
Punti a sfavore
- Una saga troppo snaturata
- Un comparto tecnico mediocre
- Intelligenza artificiale da dimenticare
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