Project Cars 2 è un’esperienza, una sfida e un traguardo. Nel primo capitolo si era vista la potenzialità di questo studio di sviluppo britannico, ma la reale sfida dei ragazzi di Slightly Mad Studios era quella di abbattere i muri che si frapponevano fra l’esperienza offerta da un simulatore e i limiti tecnici legati alla fisica
In Project Cars 2 non si dà peso alle piccolezze, il videogioco è costruito attorno alla voglia di primeggiare sugli altri. Niente fronzoli, nessuna distrazione, solamente un pilota che ha desiderio di vittoria, di adrenaline e fame di asfalto.
Non troverete nella vostra esperienza con questo titolo filmati in eccesso di vittorie o sconfitte, non troverete molteplici interazioni in grado di rallentare il ritmo di gioco. Troverete un videogioco che spinge sempre sull’acceleratore. Via una gara, sotto una qualifica e via, via, fino al raggiungimento dell’apice della carriera. Ma anche in quel preciso attimo non sarete soddisfatti, perché un’altra categoria, un’altra sfida e un’altra massiccia dose di adrenalina sarà li ad aspettarvi.
Project Cars 2: La vostra carriera sarà senza perdite di tempo
La modalità Carriera di Project Cars 2 sarà senza fronzoli. Non aspettatevi cutscene di intermezzo ad ogni vittoria, fiumi di spumante o il vostro pilota sul podio. Se vincerete una gara la vostra auto sarà raffigurata in un’immagine fuggente che ben presto non calcolerete più. Una mail da parte del team vi farà i complimenti per la vittoria oppure una sonora sgridata da parte dell’ingegnere vi farà capire che il vostro risultato non è stato gradito.
Non credete però che la mancanza di interazione sia un male. Voi siete piloti e siete li per gareggiare, vincere, migliorare e lavorare sulla vostra auto. Potrete interagire con il vostro team in modo da smussare ogni angolo della vostra auto, in modo da adattare la vostra vettura al vostro stile di guida. Molle più rigide per entrare in curva con più veemenza, un assetto più stabile per stare incollati all’asfalto. Sarete in grado di plasmare il vostro bolide in maniera tale che risponda perfettamente al vostro stile di guida. Detto questo avrete capito da soli che non serve un “grazie” sotto forma di inutili scenette ad ogni gara vinta. Il vostro ringraziamento sarà la vostra soddisfazione nell’aver distrutto gli avversari, bagarre dopo bagarre.
Quante cose posso fare in questa modalità carriera!
L’esperienza offerta da Project Cars 2 nella sua modalità offline da sola varrebbe l’acquisto del videogame. Infinite possibilità di diventare un pilota provetto per ogni categoria. Si potrà iniziare dai Go-Kart ,oppure con qualcosa di più impegnativo. Potrete diventare pilota di Formula Indie, di Rally o di Super Car: il limite sarà solamente la vostra voglia di affermazione in una determinata disciplina a quattro ruote.
Proseguendo con la vostra carriera, potrete affermarvi in una sola categoria, oppure fare uno switch da un settore all’altro delle corse automobilistiche. Potrete creare anche più piloti in modo da poter cambiare scuderia senza intaccare i progressi in una o l’altra sezione.
Gareggiando verrete notati dagli osservatori e così facendo potrete partecipare ad eventi unici dedicati al singolo costruttore, oppure a singoli tipologie di vetture. Tutto questo è del tutto opzionale, ma sarà un’ottimo intermezzo nei lunghi campionati da affrontare. Senza contare che gareggiando per una particolare scuderia o marca di auto potreste essere ingaggiati dalla stessa, e diventare quindi il portavoce di Mercedes Benz, Lamborghini o di una delle altre molteplici case produttrici presenti in Project Cars 2.
Project Cars 2, quando la simulazione è fatta ad arte
Quello che ci si aspetta da un videogame dedito alla simulazione è che ogni auto dia un feedback differente, che ogni curva sia “disegnata” per farci vivere il momento, e che nulla sia mai scontato.
Ho passato molte ore in compagnia di questo videogame, ho provato tantissime auto, molte piste, ma sopratutto gareggiato in ambiti e categorie differenti. Grazie a tutto questo posso assicurarvi che siamo davanti ad uno dei migliori giochi simulativi attualmente in commercio. Salire su auto di media cilindrata o designate ad uno scopo ben preciso daranno un incipit profondo e coeso con il gioco. Se pensate che guidare una Ford Fiesta da rally dia le stesse medesime sensazioni di una Lamborghini Huracàn siete lontani chilometri dalla realtà di questo videogame.
Ogni pista avrà un momento per dare gas e uno per imparare a farsi una mappa mentale, con dei punti visivi che vi faranno da segnale per alzare il piede dall’acceleratore. Potrete scegliere se utilizzare o meno gli aiuti a disposizione. ABS, controllo di stabilità, o della trazione, oppure potreste decidere di utilizzare le impostazioni reali che offriranno le stesse caratteristiche delle auto “vere”. Inoltre c’è la possibilità di inserire aiuti visivi, come la traiettoria (molto utile per imparare i punti di frenata e le traiettorie delle curve).
Questo Project Cars 2 necessita per forza di un volante?
Se dovessi descrivere questo paragrafo dedicato alle periferiche con una sola parola, quella sarebbe stratificazione. Senza ombra di dubbio Project Cars 2 da il meglio di se con un volante (mi sembra naturale). Ma ciò non toglie che il titolo in questione è tranquillamente giocabile anche “Pad alla mano”.
Io stesso nell’attesa dell’arrivo di un volante compatibile con PlayStation ho dovuto scendere a compromessi, prima con me stesso e poi con il gioco, per utilizzare il Pad PS4.
Utilizzando gli aiuti sopraelencati, abbassando l’aggressività dell’IA e la sua bravura in pista il videogame è tranquillamente godibile. Rimane ovvio che il massimo del divertimento e la massima immedesimazione si ottiene con un volante ed una pedaliera.
Una pecca del gioco (visto che l’abbiamo nominata) è l’intelligenza artificiale. Se deciderete di tralasciare la parte online per dedicarvi anima e corpo alle sfide in single player, preparatevi ad una intelligenza artificiale non troppo carismatica. Anche offrendo un ottimo livello di sfida (sempre adeguabile alla vostra bravura) l’intelligenza artificiale non manca di qualche piccola sbavatura.
Ad esempio se setterete al massimo la loro competenza i piloti si trasformeranno in macchine spietate, capaci di affrontare una chicane senza sbagliare di un millimetro, senza prendere un cordolo e senza dover abbassare troppo l’andamento.
In poche parole, la realtà va a farsi friggere facendo posto al “virtuale”. Altro difetto è che le auto guidate dal gioco sembreranno “cavalli con i paraocchi”, se saranno più veloci di voi vi tamponeranno senza pietà, e ovviamente il giudice di gara darà al colpa a voi. Ben presto, in ogni caso, capirete come fronteggiare il tutto e non vi ricorderete più di queste sbavature.
Project Cars 2 ha la sua da dire anche quando si parla di tecnica
In questa recensione di Project Cars 2 abbiamo elogiato il suo gameplay, la sua fitta parte di single e multiplayer, ma non abbiamo ancora parlato del suo lato tecnico.
Il titolo della software house inglese ha un frame rate molto più che buono anche su console. I modelli delle auto sono fedeli anche nelle inquadrature interne all’abitacolo e perfino i dettagli delle gomme sono ottimi. Ma la cosa che più mi ha lasciato esterrefatto sono i cambiamenti climatici e gli effetti di luce. Guidare in tratti di pista bagnati, che a qualche chilometro di distanza sono soleggiati rendono al giocatore un senso di immersione totale.
I cambiamenti climatici come la neve, la pioggia o la foschia sono sempre ben ponderati. Vedere il parabrezza della propria auto rendere meno visibile il tracciato è uno spettacolo che ogni appassionato (e non) del genere non dovrebbe perdersi.
La fisica delle auto è molto curata e se una pista che conoscete a memoria non vi crea più difficoltà sull’asciutto, battuta con l’asfalto bagnato sembrerà un tragitto sconosciuto. Lo stesso dicasi per i vari terreni, se guiderete la stessa auto sulla neve, sulla ghiaia o sull’asfalto il ritorno sarà sempre diverso e differente.
Accendete i motori Project Cars 2 è arrivato
In conclusione Project Cars 2 è un ottimo videogioco di simulazione. Che ha anche una grande scalabilità che lo rende accessibile anche ai neofiti del genere. Questo videogame è bello da vedere e ancor di più da giocare, certo non manca di sbavature e di qualche piccola imperfezione, ma sono per la maggior parte trascurabili e quasi un segno distintivo del gioco stesso.
Mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti o appassionati del genere, ma anche a chi vuole approcciarsi al genere e vedere che cosa succede.
Punti a favore
- Ottimo livello di simulazione
- Buona scalabilità
- Molto longevo
Punti a sfavore
- Intelligenza artificiale con qualche sbavatura
- Poca interazione nella modalità Carriera
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