Morto a 78 anni il “gigante” Lee Kun-Hee, capo di Samsung Electronics. Nel 2014 aveva superato un attacco cardiaco
Con grande tristezza annunciamo la morte di Lee Kun-hee. Il presidente è morto con la sua famiglia e con il vicepresidente Jay Y. Lee al suo fianco. Il presidente Lee è stato un vero visionario, che ha fatto evolvere Samsung da azienda locale a leader mondiale dell’innovazione e dell’industria. La sua eredità sarà eterna.
Con queste parole un portavoce del gruppo Samsung annuncia la morte del proprio capo. Sotto la sua guida, l’azienda diventata poi la più grande produttrice di smartphone del mondo, un’icona, non solo in Corea del Sud.
Samsung: muore il presidente Lee Kun-Hee
Lee Kun-Hee è morto a 78 anni, è stato presidente del gruppo Samsung dal 1987 al 2008 e dal 2010 al 2020, nel 2014, nominato la 35a persona più potente del mondo e il più potente coreano dalla lista di Forbes.
Lee entrò a far parte del gruppo Samsung nel 1966 con la Tongyang Broadcasting Company, successivamente, lavorò per la società di costruzioni e commercio, sempre di Samsung. Assunse la presidenza il 24 dicembre 1987, due settimane dopo la morte di suo padre, Lee Byung-chul. Nel 1993 poi, attuò un cambiamento radicale alla filosofia del gruppo, con la celebre frase “Cambia tutto tranne tua moglie e i tuoi figli”, Lee dichiarò “guerra” ai colossi del momento quali Sony Corporation, ed assunse un approccio totalmente differente nella visione di mercato. Lo apprendiamo dalla dichiarazione oggi nota come ‘Dichiarazione di Francoforte’ del 1993, nel quale fece radunare tutti i suoi dirigenti e chiese un cambiamento diretto. Dopo iniziali titubanze nelle vendite, l’azienda diventò il più grande produttore di televisori nel 2006 battendo la Sony Corporation. Quel traguardo fu solo un’inizio.
Soprannominato “il re eremita” per determinazione, riservatezza e stile di vita, come anticipato in apertura era già sopravvissuto a un attacco cardiaco nel 2014. Con un patrimonio personale stimato in 21 miliardi di euro, oltre ad essere stato considerato l’attuatore della trasformazione di Samsung, a colosso mondiale leader nell’elettronica, era esperto anche di finanza, cantieristica navale ed edilizia.
Si può affermare che Lee Kun-Hee e la sua famiglia hanno giocato un ruolo importante soprattutto a livello economico per il paese, ricevendo anche il merito di aver contribuito al ritorno sulla scena internazionale della Corea del Sud dopo un lungo periodo di alti e bassi a seguito della dittatura militare.
Partito con la produzione dei famosi ‘noodles’, spaghetti tipici asiatici, Samsung ha invece assunto un nome importante che da sola, vale oggi un quinto del Pil e delle esportazioni della Corea del Sud. Un balzo così importante che da molti Lee è ritenuto il creatore del “miracolo economico della Corea del Sud. Ai tanti successi però, si affiancano anche diversi scandali che hanno visto protagonista Lee Kun. Scandali come quelli di natura finanziaria, e accuse di malapolitica per modelli economici che non prevedevano una salvaguardia per le tutele sindacali. Accuse pagate poi con due condanne per corruzione ed evasione fiscale.
Al suo posto subentrerà Lee Jae-yong, il figlio.
Lee Jae-yong è dunque l’attuale vicepresidente e leader di Samsung Electronics.
Gruppo Samsung:
Lee è stato un vero visionario e la sua eredità sarà eterna
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