Scopriamo insieme, in questa dettagliata recensione, se vale la pena acquistare Ravenous Devils, nato dalle italianissime mani di Bad Vices Games, che ci porterà nei meandri più oscuri della Londra in epoca vittoriana
Enriqueta Martì, Albert Fish, Leonarda Cianciulli, Jeffrey Dahmer. Gli appassionati di criminologia, di gialli o delitti efferati, nell’informarsi più o meno accurato in merito, saranno sicuramente incappati nel “cannibalismo” o “predazione intraspecifica”. L’atto, ossia, di mangiare organismi appartenenti alla propria specie. Se si parla di esseri umani, il termine specifico è “antropofagia” e i nomi che abbiamo elencato in apertura sono solo quattro dei più famosi “cannibali” passati alla storia per il loro… discutibile vizio. L’antropofagia però non è sempre stata solo una deviazione mentale, ma in tempi di carestia e difficoltà economiche che al giorno d’oggi ci sembrano assurde (pur lamentandoci del caro benzina) era anche funzionale alla sopravvivenza di intere famiglie. Rimane comunque un vizio alquanto discutibile.
Sulla scia di prodotti come Overcooked (qui la nostra recensione della versione All You Can Eat!), dedicati quindi alla gestione di ristoranti o simili, si pone Ravenous Devils, progetto nato dalle mani degli italianissimi Bad Vice Games, con la collaborazione di Troglobytes Games, casa di produzione spagnola. Il titolo è recentemente arrivato su PC, Xbox One, Xbox Series X | S e Nintendo Switch, proponendo un connubio piuttosto interessante. Da un lato troviamo un’atmosfera cupa ed inquietante, che a tratti ci ha rimandato al capolavoro che fu Sweeney Todd, dall’altro invece un gestionale di cucina e sartoria che definire particolare è un eufemismo. Benvenuti alla nostra recensione di Ravenous Devils.
Sweet sweet London
Londra, epoca vittoriana, Hildred e Parcival sono una coppia di giovani sposi. Lei è una maga in cucina, capace di sopperire a tutte le difficoltà che la gestione di una tavola calda mette davanti. Lui è il dio della sartoria, capace di dar vita ad abiti sia maschili sia femminili di pregevole fattura e rinomati in tutta la città. Due lavoratori assidui, frenetici, attenti e terribilmente bravi in quel che fanno. La parola chiave in tutto questo è “terribile”. Sì, perché il fulcro del loro successo è collegato al quell’”alquanto discutibile vizio” di cui parlavamo in apertura.
La carne che va a comporre i deliziosi manicaretti che Hildred mette sul piatto dei suoi clienti non è infatti di origine animale, ma umana. Parcival attira i poveri malcapitati nella sua sartoria, li uccide con un colpo delle sue amate forbici, li denuda delle loro vesti (che poi riutilizza per la creazione dei suoi capolavori) e tramite un ingegnoso sistema di botole invia il cadavere ad Hildred, nella cantina, dove la donna saprà bene cosa farne. Salsicce? Bistecche? O semplice carne macinata? Le alternative sono gustose e variegate, tutto sta ai macchinari che avremo a disposizione nel corso della nostra macabra avventura e alle richieste dei clienti.
Tenera coppia | Recensione Ravenous Devils
Un dualismo semplice ed efficace, che garantisce ottimi affari alla coppia di sposini (che, paradossalmente, non devono in alcun modo preoccuparsi delle materie prime). Da queste premesse si dipana una storia inquietante, seppur fin troppo breve (abbiamo completamente finito Ravenous Devils in meno di 7 ore), quando ai due viene recapitata una lettera di un “fan” interessato ai loro sotterfugi. Le strade di Hildred e Parcival si incroceranno più volte con alcuni personaggi secondari che, a differenza dei protagonisti, non saranno affatto sviluppati e rimarranno semplici comparse sullo sfondo. Un vero peccato, considerando quanto sia stato effettivamente affascinante vivere la storia dei due, ma alla base vogliamo “incolpare” la già menzionata longevità troppo breve, per far rientrare tutto.
La locanda di Hildred e Parcival si sviluppa su quattro piani. I primi due dal basso, la cantina e la tavola calda, sono a compito di gestione di Hildred, mentre la sartoria e la “serra” cadranno sotto le sapienti mani di Parcival. Come dicevamo in apertura di questa recensione, Ravenous Devils è principalmente un gestionale in cui dovremo seguire entrambi gli sposi nei loro ambiti. Inizialmente le cose saranno piuttosto semplici: avremo a disposizione un solo tipo di carne e un solo condimento, il grano, per la creazione di fantastici tortini con cui dovremo rifornire il vassoio posto nel piano della tavola calda.
Tortini deliziosi | Recensione Ravenous Devils
Con l’avanzare delle giornate e l’accumulare dei risparmi, potremo rendere la cantina di Hildred un vero e proprio mattatoio, con altri due macchinari in grado di dare tagli diversi di carne, numerosi forni, vassoi e un graziosissimo gatto in grado di procurarci carne di topo, utilissima nelle fasi più avanzate per rifornire i vassoi. Alla tavola calda si andranno ad aggiungere anche i tavoli, a cui i clienti potranno sedersi e ordinare piatti specifici, una botte di gin e un giovane garzone che ci aiuterà con il rifornimento e lo smistamento degli ordini, permettendo ad Hildred di rimanere sempre nella sua cantina a sfaccendare e tritare carne umana.
Quello che ci ha stupiti in Ravenous Devils è la curva di difficoltà che, seppur mai ingiusta e sempre ben bilanciata, punta incessantemente verso l’alto rendendo le giornate all’interno della tavola calda sempre più caotiche e strette con i tempi. Fondamentali diventeranno, nelle fasi finali di gioco, i tempi morti che abbiamo fra una giornata e l’altra, che ci permetteranno di preparare la carne e rifornire i condimenti, nonché di mandare quel delizioso gatto a caccia.
Il maestro delle stoffe | Recensione Ravenous Devils
Per quel che riguarda Parcival, invece, l’uomo dovrà gestire autonomamente la sua sartoria, la serra nell’attico e la parte più stimolante sotto il punto di vista intellettivo, perlomeno da quel che la sua mente psicopatica percepisce: l’omicidio. I tempi in questo caso si dilatano maggiormente, per Parcival basterà tenere sempre un abito sui manichini e uccidere i malcapitati nonappena entreranno nella stanza, così da poter fornire materie prime ad Hildred e nuove stoffe alla macchina da cucito. L’aggiunta della serra complica di poco le cose, anche se il management dei cadaveri dovrà necessariamente diventare più oculato. In questo luogo sarà possibile creare fertilizzante (con la solita materia prima, ormai abbiamo capito) e utilizzarlo per far crescere tutti i condimenti di cui Hildred avrà bisogno, dai pomodori alle uova, dalle cipolle alle patate.
Nel complesso, il gameplay di Ravenous Devils è alquanto stimolante e, seppur possa sembrare inquietante dirlo, assuefacente. La sua semplicità di base trascina in un ritmo via via crescente e variegato, i power up sono tutti piuttosto utili e l’aggiunta degli ingredienti (e quindi delle ricette) aumenta di quel tanto la difficoltà da non far venire a noia ciascuna giornata dei nostri sposini. Un vero peccato che il tutto duri così poco, lo abbiamo già detto due volte, lo sappiamo.
Touching devils | Recensione Ravenous Devils
Passiamo a quello che, indiscutibilmente, è il lato più debole della produzione di Bad Vice Games, ossia quello tecnico. La nostra prova, per questa recensione di Ravenous Devils, è avvenuta su Nintendo Switch, la macchina decisamente meno performante fra quelle disponibili, ma che abbiamo scelto per un motivo di cui parleremo dopo. Il gioco si è comportato discretamente bene e non abbiamo avuto alcuna magagna tecnica significativa, a parte qualche raro strattone al frame rate nei passaggi veloci fra i piani. L’unica vera pecca è la bassa qualità delle texture e delle animazioni in generali, che vanno a cozzare con un’ambientazione veramente evocativa e ben ricreata, complice una colonna sonora, adatta sia ai temi trattati sia al tono teatrale che i ragazzi di Bad Vice Games hanno donato al titolo.
La ragione per cui abbiamo voluto provarlo su Nintendo Switch è una sola: i comandi touch. Ovviamente, si parte dal presupposto che per giocare al meglio Ravenous Devils la piattaforma d’elezione è sempre il PC, dove è possibile utilizzare mouse e tastiera che, chi è appassionato di gestionali lo sa, è una manna dal cielo in questi casi. Ammettiamo che anche col controller in mano (e parallelamente, con i Joy-Con) non abbiamo avuto grandi problemi di gestione generale, ma il tutto è scorso via ancor più velocemente utilizzando la console in portatile e i comandi touch. Ottimo connubio.
Occhio
Per concludere questa inquietante recensione, vogliamo consigliare un po’ a tutti l’acquisto di Ravenous Devils. Da un lato, gli appassionati del genere si ritroveranno davanti un’ambientazione marcatamente teatrale e volutamente inquietante, “condita” (ahah!) con un gameplay semplice e appassionante e si dispiaceranno profondamente della fin troppo breve durata dell’esperienza. Dall’altro, i novizi potranno impratichirsi con un gioco che, seppur presenti una curva di difficoltà (come è anche giusto che sia), accompagna man mano nelle varie fasi e non vi richiede un incremento immediato della difficoltà generale del gioco. Insomma, consigliato a tutti… basta che non vi fate venire strane idee.
Ravenous Devils è attualmente disponibile su PC, Xbox One, Xbox Series X | S e Nintendo Switch. Fateci sapere se avete provato il titolo qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Punti a favore
- Gameplay semplice ed assuefacente
- Curva di difficoltà ben bilanciata
- Ambientazione incredibilmente curata
Punti a sfavore
- Troppo, troppo breve
- Graficamente insufficiente
Lascia un commento