Siete appassionati dei videogiochi gestionali? Vi state chiedendo, dopo l’ennesima partita ad Anno 2070, se ce ne siano di nuovi da provare? Siete nel posto giusto. Ecco una lista dei migliori videogiochi gestionali ad oggi disponibili sul mercato
Prima di entrare nel merito della lista, è bene specificare che questa è, appunto, una lista e non una classifica. L’ordine in cui compariranno i titoli è assolutamente casuale, ed eventuali pareri sono assolutamente personali.
Ovviamente, stilare una lista di tutti i migliori videogiochi gestionali sul mercato sarebbe stato improponibile, perciò l’elemento discriminante che mi ha portato a scegliere questi 5 titoli è stata la data di uscita (ho cercato di inserire titoli non precedenti al 2015), oltre alle recensioni, voti e Metacritic. Sicuramente la scelta è stata anche influenzata dal mio gusto personale e dal mio storico videogiochi, ma spero che possa comunque essere d’aiuto a chi è sempre in caccia di nuovi giochi da scoprire e da provare, non sapendo più dove sbattere la testa.
Frostpunk – Migliori videogiochi gestionali
Partiamo subito con un gestionale un po’ diverso da tutti gli altri e adatto a chi vuole sperimentare il brivido della difficoltà in un setting post-apocalittico a tema steampunk.
Frostpunk, pubblicato da 11 bit studios, è un gioco il cui scopo è garantire la sopravvivenza della nostra società in un mondo molto difficile da controllare. Ambientato in quello che sembra essere il XIX secolo in un’Inghilterra distrutta da un’apocalisse glaciale, Frostpunk si apre su uno scenario di tensione e difficoltà elevati. E noi, abbiamo il compito di far risorgere la razza umana e farla sopravvivere nonostante le condizioni della Terra non siano più così congeniali.
Pubblicato ormai un anno fa, Frostpunk presenta circa 4 scenari ad oggi disponibili, uno più difficile dell’altro e altri due scenari in modalità Infinita. Per prima cosa, bisognerà analizzare quali sono le risorse primarie da tenere d’occhio fin da subito e sulla quale concentrarsi fin dai primi momenti. Eh sì, perché questo gestionale non sarà per niente facile.
Il fulcro dalla quale si svilupperà la nostra società è un generatore di calore a carbone. Vien da sé che il carbone è quindi la prima risorsa da tenere sempre controllata. Ma non è il solo: anche legna e acciaio sono fondamentali per la costruzione di nuovi edifici, i quali a loro volta contribuiscono allo sviluppo della società con nuove ricerche e tecnologie. Un esempio pratico è dato dalla creazione di Automaton, ovvero di robot automatizzati che svolgono qualsiasi mansione gli si dica di svolgere. Il loro contributo è cruciale, in quanto aiutano la società a progredire senza troppa fatica, specialmente durante le tempeste.
Il gioco, già piuttosto scarso di risorse, presenta un ulteriore livello di difficoltà dato dalle bassissime temperature che continuano a peggiorare, arrivando talvolta anche ai -100 gradi. In tutto ciò, la nostra attenzione dovrà anche andare al livello di Speranza e di Malcontento, che sono in fin dei conti i dati che ci garantiscono la vittoria o la sconfitta. E come si vince una partita in uno scenario di Frostpunk? Non si tratta semplicemente di gestire le risorse a disposizione, ma anche i cittadini: ad un certo punto della partita, quando le cose si complicano ulteriormente e la temperatura cala, i cittadini cominceranno a ribellarsi al nostro governo e a formare gruppi di dissidenti che vorranno tornare a Londra. A questo punto, dovremo cercare di mantenere il livello di Speranza alto e dimostrare ai dissidenti che, sebbene le condizioni non siano facili, è ancora possibile sopravvivere in questo mondo ghiacciato.
Con un punteggio di 84 su Metacritic.com e ottime recensioni, Frostpunk è stato più volte premiato anche per l’ottima grafica e colonna sonora. Disponibile su Steam al prezzo di 29.99 euro!
Civilization VI – Migliori videogiochi gestionali
Sebbene questo titolo non sia esattamente recente, in quanto lanciato nel 2016, non potevo non inserirlo nella lista. Ultimo capitolo della saga Sid Meier’s Civilization, sviluppato e pubblicato da Firaxis, Aspyr e 2K, si tratta di un must per gli amanti dei gestionali a tema storico, che vanta ben 88 punti su Metacritic.com.
Stiamo parlando di Civilization VI, ultimo capitolo del franchise di Sid Meier’s Civilization che presenta alcune differenze rispetto ai suoi capitoli precedenti.
Partirei dal nuovo concetto di città che gli sviluppatori hanno tentato di dare a questo gestionale 4x, in quanto fulcro delle prime fasi della partita. Le città in Civilization VI sono scomponibili in distretti specializzati e ciascuno di essi occupa una casella della mappa. Ogni distretto garantisce alla città dei bonus, ad esempio lo snodo commerciale garantisce più rotte commerciali, il distretto campus garantisce più punti Scienza e così via. La stessa cosa è garantita dalle città-stato: ce ne sono diverse dislocate su tutta la mappa e scoperte pian piano dai nostri esploratori durante tutto il corso della partita. Inviando Emissari in una città-stato e raggiungendo il massimo numero di Emissari che questa può ricevere, si ottengono altrettanti bonus: punti Cultura, punti Scienza, soldi ecc. Ma a cosa servono tutti questi punti?
In Civilization VI è possibile vincere una partita in diversi modi e sotto diversi aspetti: la vittoria culturale è il tipo di vittoria più difficile da perseguire, in quanto bisognerebbe creare una cultura più influente delle altre; poi esistono la vittoria scientifica, raggiungibile facendo sempre più ricerca e sviluppando la propria civiltà, passando alle vittorie più “classiche” come la vittoria per dominio e quella religiosa.
Con le nuove espansioni si aggiungono sempre più leader, ma il gioco di base è già di per sé molto variegato nella scelta di leader da poter utilizzare. Si passa da Traiano, leader dell’Impero romano, a Hojo Tokimune dell’impero giapponese. Ogni leader e ogni civiltà, ha dei bonus specifici e unici per quella civiltà. Ad esempio, l’impero romano ha a disposizione un’unità militare peculiare: la Legione; l’Impero cinese ha la possibilità di costruire la Muraglia Cinese attorno alle sue città e così via.
Insomma, sebbene il gioco possa essere un po’ lento all’inizio, tenete a mente che questo può giovare a vostro vantaggio permettendovi di ragionare con calma su quali aspetti migliorare delle vostre città e di godervi la colonna sonora che cambia in base all’andamento della partita. Anche la grafica cartoonesca, a mio avviso, merita di dare una chance a questo gestionale strategico disponibile su Nintendo Switch e su Steam al prezzo di 59.99 euro.
Cities: Skylines – Migliori videogiochi gestionali
Se invece siete i tipi che preferiscono gestire le proprie risorse su una scala più ridotta, il mio consiglio è di buttarsi su un più “semplice” (per modo di dire) city-builder. Anche qui, avrei potuto inserire svariati titoli, ma giusto per dare un’idea e differenziare la gamma di giochi proposti in questa lista, ecco a voi Cities: Skylines.
In effetti non si tratta di un gioco proprio recentissimo, considerando che è stato inizialmente rilasciato da Paradox Interactive e Colossal Order nel 2015 su Steam, poi nel 2017 è arrivato su PS4 e Xbox One, e solo da settembre 2018 è disponibile anche per Nintendo Switch.
In Cities: Skylines vestirete i panni del sindaco della vostra città. Città che dovrete far crescere e sviluppare sempre di più, con l’aiuto del menu tutorial che durante il corso della partita vi darà qualche indizio su come migliorare le strade, i quartieri e via dicendo. I fan del genere dei city-builder noteranno sicuramente la somiglianza con SimCity. Ad arricchire ancora di più l’esperienza di gioco di Cities: Skylines su Steam sono presenti diverse mod, alcune a pagamento e altre gratuite.
Un aspetto peculiare di questo city-builder è dato dal tentativo da parte degli sviluppatori di creare una sorta di social network che ci faccia interagire (a senso unico) con i cittadini. Tramite i messaggi su un Twitter “fake”, verremo a conoscenza di problematiche che non abbiamo subito notato nella nostra città tramite le lamentele degli abitanti o, nel caso, verremo lodati dai loro complimenti.
Non aspettatevi di gestire un’intera città senza alcun problema, però! Come nella vita reale, i negozi cominceranno a chiedere più manodopera specializzata, bisognerà tenere conto del problema dei rifiuti cercando di non riempire la nostra bella cittadina di discariche, ma neanche di installare fabbriche vicino ai centri abitati.
L’unica pecca di questo interessante gestionale è la non disponibilità della lingua italiana sulla versione di Steam, acquistabile per 27.99 euro. Il prezzo è un po’ più alto su console, di circa 40 euro, ma che vi garantisce la qualità dell’HD e della lingua italiana.
Stellaris – Migliori videogiochi gestionali
Per gli amanti dello spazio e del genere sci-fi, un altro gestionale 4x che vi propongo è Stellaris, sviluppato anch’esso da Paradox Interactive nel 2016 e disponibile su Steam, PS4, Xbox e in futuro probabilmente anche su Nintendo Switch.
Forse questo, a differenza dei precedenti, è più strategico che gestionale. Stellaris si basa sulla creazione di una nuova civiltà nello spazio, con tanto di scelta della razza, pianeta madre e stelle disponibili nella nostra galassia nativa. A tutta la componente sci-fi, si aggiungono gli elementi fondamentali di un qualsiasi strategico in tempo reale che si rispetti: diplomazia, commercio, politiche e socio-politiche. Insomma, un Civilization… più in grande.
Dal momento che la nostra civiltà si trova in un altro pianeta diverso dalla Terra e forse in un’altra galassia, uno degli aspetti da tenere in considerazione maggiormente è la ricerca scientifica. Lo spazio è pieno di insidie e misteri che possono anche pericolosi per la nostra sopravvivenza, perciò non dimenticatevi di portare avanti ricerche e tecnologie da far studiare e sperimentare ai vostri scienziati! Ad esempio, dopo aver scoperto un nuovo pianeta del nostro sistema solare è importante ponderare la decisione di esplorarlo ulteriormente.
Una delle particolarità di Stellaris, oltre alla grafica minimale ma d’effetto, è la narrazione: in questo strategico/gestionale 4x la storia ha una rilevanza fondamentale e giocandolo vi sembrerà di star guardando un film ambientato nello spazio, facendovi godere ancora di più dell’ambientazione e delle strategie da voi messe in atto.
Stellaris è un gioco molto complesso, bisogna dirlo: strategie, diplomazie e ricerche da scoprire con affanno non sono proprio alla base di un gioco rilassante, a cui giocare “5 minuti e poi torno a studiare”. Anzi, una partita può protrarsi per giorni e giorni. D’altronde si tratta di gestire un pianeta o un’intera galassia!
Anche in questo caso, la versione PC disponibile su Steam non supporta la lingua italiana, perciò se non siete a vostro agio con l’inglese potrete ritrovarvi con qualche difficoltà ulteriore. Stellaris è disponibile su PC e console al prezzo di 39.99 euro.
Tropico 6 – Migliori videogiochi gestionali
Dulcis in fundo, per concludere la lista, aggiungo Tropico 6. Sviluppato da Limbic Entertainment e pubblicato da Kalypso Media, ecco l’ultimo capitolo della saga dei Tropico, disponibile a partire dal 29 marzo.
Questa saga è rimasta nei cuori degli amanti dei gestionali in quanto particolare e unica nel suo genere. E Tropico 6 non sembra essere da meno dei suoi predecessori.
Per chi non conoscesse il genere, in questo gestionale ci troviamo nei panni di un dittatore caraibico, El Presidente, a dover gestire interi arcipelaghi del Centro America, con tutte le conseguenze del caso. Deportazioni, elezioni truccate... un gestionale in stile Narcos, diciamo. Infatti, lo stile dei Tropico è quello di essere più divertente, ironico e anche cinico rispetto a tutti gli altri strategici/gestionali sulla piazza.
Tropico 6 presenta un sistema di gestione delle politiche molto complesso e che ha un vero peso sul gameplay oltre che sull’andamento della partita. Purtroppo, essendo il lancio previsto tra pochi giorni, ancora non ne sappiamo nulla per poter commentare il gioco ulteriormente.
Vi ricordiamo che Tropico 6 sarà disponibile dal 29 marzo su Steam, e da quest’estate anche su console.
Buon divertimento!
Finalmente siamo giunti alla fine di questa lista dei migliori videogiochi gestionali da provare. Spero che l’abbiate trovata interessante e d’ispirazione, che abbiate scoperto dei titoli che non conoscevate o che quantomeno vi abbia intrattenuti.
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