I motori si scaldano sulla pista, la bandiera a scacchi sventola ed i bolidi di un altro appuntamento con il retrogaming, Mario Kart: Double Dash!!, sono partiti per i folli tracciati
Ritorniamo dunque con una delle icone più conosciute del retrogaming ancora presenti sulle console, il caro idraulico baffuto, che, questa volta, non salta su ignari Koopa e Goomba, ma bensì su dei velocissimi e assurdi bolidi in Mario Kart: Double Dash!! E, prima che ve lo chiediate sì, il doppio punto esclamativo è voluto, ma ci arriveremo a breve.
Era l’autunno del 2003 quando il nuovo gioco di corse dell’abitante più famoso del Regno dei Funghi è sbarcato su quell’irresistibile cubo viola che era il Nintendo GameCube. Naturalmente poteva mancare un gioco di corse, oltre che uno di lotta con Super Smash Bros. Melee, con i celebri protagonisti dei titoli firmati dalla Grande N? Assolutamente no!
Erano passati circa 10 anni dall’esordio del titolo di corse, oggi recuperabile su SNES Mini con tanto di effetto mal di testa intatto, e dal titolo omonimo sul caro vecchio Nintendo 64. La scelta dei bolidi, dei percorsi e dei personaggi, però, rimaneva comunque abbastanza limitata al pari della versione portatile su Game Boy Advance.
Occorreva dunque un titolo che, come gli altri, raccogliesse l’eredità delle avventure classiche del nostro baffone preferito e lo mettesse contro gli amici ed i nemici sempre in una sfida all’ultimo oggetto. Un po’ come è successo per il Crash Bandicoot dell’allora “neonata” PlayStation con Crash Team Racing (da poco ritornato in pista con Nitro – Fueled per PS4, Nintendo Switch e Xbox One).
Stavolta il team giapponese, sempre sotto “l’ala protettrice” di due autorità come Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka tra i vari, ha voluto sperimentare ed osare quel tantino in più che ha reso il gioco leggermente diverso dai soliti titoli di corsa. In che modo? Beh, scopriamolo assieme!
In due si corre meglio
Come recitava una vecchia pubblicità del Maxibon, interpretata da un giovane Stefano Accorsi, “du gust is megl che uan”, ed anche il nostro capitolo del retrogaming di oggi, Mario Kart: Double Dash!!, non è da meno. Al pari degli altri titoli di corsa, anche qui bisogna tagliare il traguardo per primi e fare più punti possibile per vincere i trofei d’oro nei vari percorsi, e per ogni cilindrata sbloccando così altri tracciati, veicoli e personaggi, ma il bello sta nel fatto di utilizzare due personaggi.
Uno pilota mentre l’altro lancia i diversi oggetti (opportunamente divisi tra speciali e non) agli avversari e li distrae e/o li colpisce se gli passano accanto. I personaggi possono inoltre scambiarsi tra di loro per una combinazione migliore. Ognuno di essi userà infatti le sue mosse ed oggetti speciali, ad esempio Toad avrà il Fungo scatto dorato per accelerare costantemente e Baby Mario il temibile Categnaccio, per ostacolare gli avversari.
Naturalmente bisogna sempre badare che i piloti siano compatibili con il veicolo, ad esempio Donkey Kong (ovviamente userà una banana gigante) non riuscirà ad entrare nel veicolo di Koopa e Paratroopa, quindi fate sempre prima “un giro di prova” di tutti i personaggi per trovare la migliore combo di mosse speciali.
Personaggi e modalità di gioco – Retrogaming: Mario Kart: Double Dash!!
Corri, trova i potenziamenti, lanciali addosso agli altri, rendigli difficile il semplice starti dietro e schizza verso il traguardo ed il trofeo. Sì, in effetti è questo il meccanismo di base sia di questo titolo che di tutti gli altri simili già pubblicati nel corso degli anni. Ovviamente, oltre ai consigli sull’uso del doppio pilota citati qualche riga fa, bisogna sempre cercare di trovare la migliore combinazione del bolide possibile. In sostanza bisogna valutare attentamente il rapporto tra velocità di base, l’accelerazione ed il peso, questo fa capire se si può venire speronati con facilità o meno, qui espresso in stelle.
I potenziamenti che si possono utilizzare durante i folli tracciati (opportunamente divisi in Trofeo Fungo, Trofeo Fiore, Trofeo Stella e Trofeo Speciale) sono poi quelli che siamo abituati a vedere. Banane, Bob – ombe, Uova, Stelle, Fulmini, Gusci Verdi, Rossi e Blu, insomma, avete già capito di che cosa si sta parlando. Per quanto riguarda i personaggi presenti nella schermata di selezione, essi vi verranno presentati “a coppie” per una maggior comodità di lettura:
- Mario e Luigi
- Peach e Daisy
- Yoshi e Strutzi
- Baby Mario e Baby Luigi
- Koopa e Paratroopa
- Donkey Kong e Diddy Kong
- Bowser e Bowser Jr.
- Wario e Waluigi
Tra i personaggi sbloccabili, vincendo l’oro in determinati Trofei con una altrettanto specifica categoria di cilindrata, ci saranno:
- Toad e Toadette
- Pipino Piranha e Re Boo
Le modalità di gioco attraverso le quale si possono far correre i nostri personaggi del cuore sono la modalità Gran Premio, scalare le classifiche per vincere altri concorrenti, tracciati e veicoli, la modalità Sfida, un giocatore contro l’altro, la modalità Battaglia, tutti cercano di colpire i palloncini sopra al proprio bolide, e la modalità Prova a Tempo, imperdibile per chi vuole superare addirittura il proprio “fantasma”.
A tal proposito, va ricordato che il titolo era stato pensato per un massimo di quattro giocatori nella stessa stanza, ma, connettendosi in locale, era possibile far correre ben sedici sfidanti. Una cosa che, per un titolo da console dei primi anni Duemila, non era affatto da poco!
Citazioni alla linea d’arrivo – Retrogaming: Mario Kart: Double Dash!!
Come tradizione della Grande N potevano mancare le citazioni all’interno di un qualsivoglia suo titolo? Naturalmente no! Del resto, era una cosa già vista nel curioso Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars dove si potevano incontrare Link e Samus, appartenenti alle saghe di The Legend of Zelda e Metroid.
Come accennato nell’articolo riguardante “l’avventura estiva” del nostro caro idraulico, qui il percorso Spiaggia di Peach cita uno dei livelli di Super Mario Sunshine, Desertico Deserto ci riporta indietro fino ai tempi di Super Mario 64 ed il Castello di Bowser è il classico immancabile che non manca in quasi nessun episodio, sia portatile che fisso come ad esempio Super Mario 3D World + Bowser’s Fury.
Per quanto riguarda gli altri, beh, per scoprirli la cosa migliore da fare è sicuramente quella di ripercorrere a tutta velocità queste piste e cercare di battere i propri record personali. Anche fare una bella sfida tra amici non è un’idea malvagia! Ovviamente potrebbe anche capitare di “odiarsi” un po’, ma, ehi, è sempre un gioco bello tosto.
Scaldando i motori per la prossima corsa
Al pari di Super Mario 3D All-Stars per Switch, ovvero la trilogia delle migliori avventure a tre dimensioni del famoso simbolo di Nintendo, la speranza è che questo gioco venga inserito in una ipotetica trilogia di corse assieme ad altri due titoli a vostra discrezione. Stessa cosa dicasi per le avventure del prode Link, ma diamo tempo al tempo e torniamo ai nostri cari bolidi.
Bello, colorato, divertente, nostalgico, appassionante, ma soprattutto immancabile, questi sono solo alcuni dei numerosi aggettivi che mi vengono in mente se ripenso a questo titolo. Unico e curioso nel suo genere aspetta solo di essere giocato ancora e ancora. Magari si potrebbe pensare anche ad una riedizione per Nintendo Switch, che ve ne pare?
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