Prendiamo in esame uno degli ultimi originali Netflix: parliamo di Damsel, la nuova pellicola con Millie Bobby Brown, in questa recensione
TITOLO ORIGINALE: Damsel. GENERE: Fantastico, thriller, avventura, azione, orrore. NAZIONE: Stati Uniti d’America. REGIA: Juan Carlos Fresnadillo. CAST: Millie Bobby Brown, Ray Winstone, Angela Bassett, Brooke Carter, Nick Robinson, Robin Wright, Milo Twomey, Nicole Joseph, Patrice Naiambana, Matt Slack, Shohreh Aghdashloo. DURATA: 108 minuti. DISTRIBUTORE: Netflix.
Se dovessimo guardare alla carriera di Millie Bobby Brown, giovanissima promessa del mondo dello spettacolo, bisognerebbe certamente partire dalla premessa che sfondare con una serie come Stranger Things ti mette inevitabilmente su un livello di pretese fin troppo elevato. Una volta che interpreti un personaggio diventato così tanto iconico come Undici, scrollarsi di dosso quell’identità per crescere e diventare “grande” è veramente difficile. Ne sa bene qualcosa Macaulay Culkin, eterno Kevin McCallister, ad esempio. Ci siamo approcciati con una certa curiosità a Damsel, specialmente per un setting che, chi vi scrive, spesso apprezza particolarmente, ma mai ci saremmo aspettati un piatto così bello esteticamente, ma scialbo nei sapori: ve ne parliamo, in questa recensione dedicata.
Elodie, ma non è la cantante | Recensione Damsel
Elodie è una giovane principessa del regno di Inophe, piccolo territorio in eterna difficoltà economica a causa del grande freddo che lo attanaglia. In cerca di un accordo redditizio che possa far del bene al suo popolo, il padre di Elodie la dà in sposa al giovane Henry, del regno vicino, e la giovane, dopo averlo conosciuto ed essersene invaghita, pur essendo all’inizio riluttante, si convince di star davvero realizzando il suo sogno d’amore.
Tuttavia, il matrimonio si rivela una trappola orchestrata dalla Regina Isabelle, madre di Henry, e la giovane Elodie si ritrova, subito dopo le nozze, ad essere gettata in una caverna e di fronte ad un drago, che tutto vuole tranne che farle vivere una bella storia d’amore. Elodie deve dunque riuscire, con le sue sole forze, a farsi strada nella caverna del drago per cercare una via di salvezza e svelare così l’inganno celato dietro sfarzi e ricchezze.
E che c’è di male? | Recensione Damsel
E fin qui, voi direte, che cosa c’è di male? In realtà, di principio, assolutamente nulla: Damsel vorrebbe essere un film fantasy rivolto a… a chi? Le strade intraprese dalla sceneggiatura scritta da Dan Mazeau sono in realtà troppo dicotomiche per funzionare davvero e trovare un target specifico. Ci sono scene troppo violente per indicarlo a un pubblico di giovanissimi, ma al contempo i passaggi e l’evoluzione narrativa sono fin troppo infantili per potersi riferire agli appassionati di fantasy puro.
Eppure, in realtà, di base le idee c’erano ed erano anche interessante. Damsel cerca di affrontare il tema della vendetta in modo viscerale e quasi doloroso, sotto alcuni aspetti, e il drago ne è l’emblema portante. Così come viene messo in campo anche il distinguo fra bene assoluto e bene del singolo: che cosa deve fare un sovrano, pensare esclusivamente al proprio popolo, pregiudicando la salute dei propri figli? O mettersi davanti alla forte evidenza che, prima di essere un re, si è padri? Tutti concetti molto interessanti e a cui Damsel tenta di accennare, per poi cadere nel più becero dimenticatoio.
Mancanza | Recensione Damsel
Questo senso di incompiuto e di “mancanza” viene esasperato dal fatto che i comprimari sono semplici maschere, messe lì a fare qualche smorfia ogni tanto, e a preparare la scena alla protagonista, che dovrà reggere sulle spalle il peso del salvataggio di praticamente chiunque in quella pellicola, film compreso. Millie Bobby Brown è stata una Undici meravigliosamente credibile, così tanto che distaccarsi dal ruolo della supereroina che può e deve vincere contro tutti. Anche quando è da sola, disarmata, nuda, contro un drago centenario che sputa fuoco e che ce l’ha a morte col genere umano.
Millie Bobby Brown in Damsel è nuovamente Undici, un’altra declinazione del personaggio che tanto l’ha resa immortale e tanto la sta rinchiudendo dietro un’eterna prigione di copie. Non riesce a distaccarsene, ma non per sua colpa: finché i ruoli che andrà a ricoprire saranno questi, difficilmente potremo vederla splendere sotto altri riflettori. Ed è un vero peccato, perché al di là di tutto a nostro parere c’è del potenziale inespresso e che, forse, sta sprecando. Questi sono gli anni migliori per crescere a livello artistico, d’altronde.
Aspetti tecnici | Recensione Damsel
Tornando a Damsel, perdonateci la digressione su Millie Bobby Brown, passiamo velocemente al versante tecnico, anch’esso piuttosto contrastante. Dal punto di vista estetico, dobbiamo ammettere che alcuni scorci e altrettante ambientazioni, perlomeno dal punto di vista della fotografia, sono ben riusciti. L’alternanza di atmosfere fiabesche ed altre più oscure ben si adattano a quello che sarebbe dovuto essere il topos del film. Anche i costumi e la rivisitazione storica risultano ben realizzati, ma d’altro canto gli effetti speciali, in particolar modo quelli relativi al drago, ci sono sembrati poco convincenti e forse un po’ troppo datati. La colonna sonora, infine, non è nulla di eccezionale e piuttosto dimenticabile. Buono il doppiaggio italiano.
Conclusione
Siamo dunque giunti alle battute finali di questa recensione di Damsel. Il problema del film Netflix è che vuole fare tutto, troppo, e nulla riesce a stringere davvero alla fine. La sua unica forza è poter sfoggiare, in copertina, il volto di Millie Bobby Brown, che però, anche in questa occasione, non riesce a distaccarsi dall’eterno ruolo ricoperto in Stranger Things ed è ancora una volta un’eroina con i superpoteri e praticamente infallibile sotto ogni punto di vista. Noi, in una sua crescita, ci speriamo davvero. Anche stavolta, però: bocciata.
Damsel è attualmente disponibile nel catalogo di film di Netflix. Fateci sapere che cosa ne pensate voi qua sotto nei commenti e restate sintonizzati con noi di tuttotek.it per tutte le news sul mondo del cinema e delle serie TV!
Punti a favore
- Ambientazioni e fotografia ben realizzati
- Tanti buoni pretesti narrativi...
Punti a sfavore
- ... forse troppi, ma soprattutto mal realizzati
- Millie Bobby Brown interpreta nuovamente Undici di Stranger Things
- Poco coinvolgente, per nulla interessante
- Temi affrontati superficialmente
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