Se non è il più masochista di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, il sacrario di Runakita ci va vicino, ma pure per lui c’è soluzione
Se quello di Mayu Mekisa era difficile da raggiungere e facile da completare, per il sacrario di Runakita il discorso è l’esatto opposto, sebbene non ci siano nemici di cui parlare, ma in ogni caso anche per questa gatta da pelare di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom c’è una soluzione. Vi aiuteremo a raggiungere il posto in questione e ad armeggiare con l’Ultramano. Credevate che l’enigma introduttivo con la funivia improvvisata di Uko Hou fosse impegnativo? Date retta a noi: non avete ancora visto niente. Armatevi di pazienza, però. Non ci saranno nemici, ma ci passerete comunque un’oretta buona. Forse.
Tutto collegato, letteralmente – La soluzione al sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Partiamo dalle cose facili, ovvero come raggiungere il sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, prima di vederne la soluzione. Vi ricordate la quest introduttiva di Castonne per sbloccarne il servizio di ampliamento dell’inventario? Ebbene, salendo ulteriormente dal punto in cui lo avevate trovato raggiungerete un laghetto montano, nel quale svetta una Torre Topografica. La buona notizia è che la torre è operativa; la cattiva è che per raggiungere l’isolotto dovrete armeggiare parecchio con l’Ultramano al di fuori per creare un ponte. (Ottimo riscaldamento, fidatevi.) La visuale aerea dopo aver sbloccato la torre vi permetterà di scorgere un sacrario vicino all’ingresso in un Baratro: è lì che dovrete andare.
Palle che girano – La soluzione al sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Se vi ricordate bene i sacrari di Breath of the Wild, dovreste anche rimembrare gli enigmi basati sul rotolamento delle sfere. Inizierete accanto al traguardo della palla e la vedrete in lontananza. Questa prima fase è facile: planate verso le scale, arrampicatevici (o, alla trentesima caduta nel vuoto della sfera, usate l’Ascensus ai lati) e raggiungerete l’infame arnese. Piazzatela sulle rotaie con il vostro potere di spostamento e raggiungerà automaticamente il suo primo traguardo. Purtroppo ce ne sono altri due, però. Non preoccupatevi, questa era la parte più semplice: è dopo che iniziano le vere beghe!
Stecche da biliardo – La soluzione al sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Noterete quattro stecche, due per lato, nel luogo della seconda fase. Usate l’Ultramano per fonderne due insieme (due alla volta, si intende) e posizionarle ai lati della sfera come vedete nell’immagine qui sotto. Questo dovrebbe sopperire alle nuove rotaie, che presentano una maggiore distanza tra loro. Anche la seconda fase è stata semplice. Il problema è la successiva! Quando (non “se”, quando) la palla precipiterà di sotto durante il trasporto finale, essa riapparirà nell’ultimo “checkpoint” raggiunto, ma lo stesso non si può dire delle stecche. Per riportarle lì, dovrete tornare in questa seconda area e creare con loro una sola grande asta, e appoggiarla sui binari. Se è perpendicolare a questi ultimi, la maxi-stecca arriverà a destinazione.
Pausa per il saccheggio – La soluzione al sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
C’è uno scrigno segreto anche stavolta! Raggiungerlo è abbastanza semplice: dovrete usare le varie lastre di pietra che troverete nella terza area per creare un ponte. Anche in questo caso ci sono dei binari, sui quali potrete posizionare, appunto, il ponte interessato. Noi abbiamo scoperto questa più semplice soluzione dopo essere andati a tentoni, ma siamo più affezionati all’alternativa creativa con cui ce ne siamo venuti fuori (qui sotto). Un modo come un altro per ricordarvi che le stecche vi serviranno decisamente anche nella fase conclusiva… e che potreste tornarle a prendere ancora, e ancora, e ancora.
E qui casca l’asino (con annesse sfere) – La soluzione al sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Arriviamo alla fase di dolore puro: la terza. Come abbiamo detto poco fa, ci sono parecchie lastre. Alcune sono da sole, altre sono permanentemente fuse insieme. Il gioco qui sta tentando di suggerire di creare un cesto di pietra per la funivia con l’Ultramano. Purtroppo, a differenza di quanto avvenuto quando avete ottenuto il potere la prima volta, non ci sono ganci già pronti: dovrete crearne uno con le stecche. Almeno, questa è l’idea di base sulla carta: creare una teleferica. I problemi sorgono con l’enorme peso che la sfera porta con sé, rendendo la struttura difficilissima da trascinare con del peso aggiuntivo.
Come una nave in bottiglia – La soluzione al sacrario di Runakita in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
L’alternativa, dolente o nolente, è una sola: armarvi di pazienza (ma veramente tanta) e, sperando che la fisica realistica del gioco ve la mandi buona, costruire la funivia direttamente sul punto di partenza. “Pazienza”, “partenza” e, dolente o nolente, pure “pendenza”: il terreno da cui parte il binario, infatti, è in diagonale. Noi siamo riusciti finalmente a portare a termine il fatidico viaggio solo evitando il gancio in sé, in favore di una maniglia più simmetrica (sotto). Abbiamo dovuto applicarla per ultima, nel caso, facendo così in modo che il carico non precipitasse. Naturalmente non è da escludere che a voi le cose possano andare meglio, ma considerando che partendo con il carico a terra occorre colpire la funivia per farla partire… beh, potete fare due più due.
Eventuali (ma non troppo) tentativi successivi
In caso di caduta, in qualunque delle tre fasi del sacrario, la sfera riapparirà nell’ultimo traguardo da lei raggiunto, mentre i componenti (le stecche nella seconda zona e le lastre nella terza) torneranno sempre e solo nelle zone in cui sono inizialmente reperibili. Siccome è più plausibile che i problemi inizino davvero alla terza fase, siate pronti a planare verso l’ingresso del sacrario, salire le prime scale, planare verso le scale gemelle e usare Ascensus per bypassarle. L’abilità di attraversamento dei soffitti si rivelerà fondamentale per tagliare mezzo minuto abbondante di arrampicata. Detto ciò… buona fortuna.
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