Ecco la soluzione per entrare a (e uscire da) Mayu Mekisa, sacrario aereo e salterino di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
La parte più difficile, per il sacrario di Mayu Mekisa, non è nemmeno trovare una soluzione al suo enigma, quanto raggiungerlo visto che si tratta di una delle location più in alto nell’intera mappa di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Del resto, l’arcipelago aereo in cui è ubicato il luogo di cui parleremo oggi non è chiamato “Atolli dell’ascesa celeste” per nulla! Persino per gli standard vertiginosi (in senso letterale) del gioco, qui ci troviamo a quote decisamente deliranti. Ed è per questo che vi daremo una mano anche qui: non si tratta certo di una passeggiata come lo è stata per raggiungere Uko Hou, del resto…
Le fasi di platforming che non ti aspetti – La soluzione al sacrario di Mayu Mekisa in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
La prima quest che Pruna vi suggerisce in tutto The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom vi porterà dritti dritti al sacrario di Mayu Mekisa, ma se già ci siete arrivati potete saltare (gioco di parole non voluto) questa sezione e dirigervi direttamente alla soluzione. Per tutti gli altri, dirigetevi alle terre di Hebra, a nordovest di Hyrule. Il villaggio dei Rito, che richiede quantomeno gli Schinieri antifreddo (fuori dal sacrario di Gutan Bah sull’Isola Celeste delle Origini) per essere raggiunto, è il punto di partenza. La quest Tulin del borgo dei Rito vi condurrà sempre più in alto grazie ai turbini di Tulin, fino a condurvi alla flotta di navi volanti. Tra un rimbalzo e l’altro arriverete anche al sacrario, ultimo checkpoint prima del Tempio del Vento, ma vi servirà anche una ricetta antifreddo. Cucinate qualche Caldoperone!
Proprio come Robin Hood – La soluzione al sacrario di Mayu Mekisa in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Una volta dentro, non è indispensabile avere qualche freccia in più, ma sicuramente aiuta. Per accedere alla camera della sfida è infatti necessario colpire un interruttore che si trova dietro alcune sbarre. In assenza di frecce (ma non di arco, per carità!), può andare anche un’arma per il corpo a corpo, meglio se a lunga gittata. Potete usare in tal senso le armi come ad esempio le alabarde o le lance, con le quali Link può effettuare affondi anziché sferrare fendenti. E nel caso davvero siate sprovvisti di arco, andate subito a procurarvene uno: è indispensabile per chiudere i conti con questa sfida. Ad ogni modo, se siete entrati avete automaticamente sbloccato il sacrario come punto di teletrasporto.
Salti poderosi – La soluzione al sacrario di Mayu Mekisa in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Passiamo finalmente ai “salti poderosi” a cui allude l’epiteto italiano del sacrario. Superate le sbarre e, dopo l’unico nemico del minidungeon, vi ritroverete a saltare sulle stesse navi che vi siete lasciati alle spalle poco fa. Monitorate sempre il tutto muovendo la telecamera con lo stick analogico destro: ne avrete bisogno per capire dove atterrare. Allo stesso modo, ormai dovreste essere abituati ad aprire e chiudere la paravela con X. Alzatevi di quota man mano che vi avvicinate alla cella conclusiva, ma prestate particolare attenzione alla nave in movimento. C’è infatti un motivo se continua a spostarsi avanti e indietro.
Scrigno segreto – La soluzione al sacrario di Mayu Mekisa in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Tutti i sacrari presentano uno scrigno segreto e quello di Mayu Mekisa non fa certo eccezione. Come sempre, questi forzieri sono completamente opzionali, ma se avete solo l’arco senza avere le frecce è una tappa obbligata. Per raggiungere la balconata dove si trova lo scrigno (potete capirne la posizione dall’immagine qui sotto, se abbiamo fatto il nostro dovere con l’inquadratura) occorre intercettare la nave volante quando è nelle vicinanze quasi immediate della parete interessata. Se avete seguito tutti i passi fedelmente, verrete ricompensati con dieci frecce che vi torneranno inevitabilmente utili.
Neo, fatti da parte, sono io l’Eletto!
Chiudiamo i conti con questo posto, che ne dite? Alla terza craniata noterete che, disgraziatamente, l’ultimo trampolino conduce direttamente a un cancello sul soffitto. Dato il rimbalzo automatico, non è possibile bypassare l’ultimo puzzle con l’Ascensus. L’unica alternativa è sfruttare la nave precedente e, una volta in volo, mirare alle sbarre sulla parete con ZR. Link entrerà in una fase di slow motion (al costo di un po’ di Vigore), dandovi tutto il tempo materiale per mirare verso l’interruttore dietro le sbarre. Facendo ciò aprirete quelle sottostanti, sgombrando la strada verso l’uscita e l’agognata Sfera della benedizione!
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