Roguebook è un roguelike basato sulle carte sviluppato da Abrakam Entertainment in collaborazione con Richard Garfield, il creatore di Magic, e in questa recensione ve ne parleremo nel dettaglio
Roguebook è un roguelike basato sulle carte sviluppato da Abrakam Entertainment e pubblicato da Nacon. Ormai è possibile trovare davvero tantissimi videogiochi appartenenti a questa categoria, ma questo titolo riesce a distinguersi grazie a una particolarità . Roguebook infatti è stato sviluppato con l’aiuto di Richard Garfield, l’uomo che ha creato il gioco di carte collezionabili più famoso al mondo: Magic.
Vista la presenza di un personaggio importante come Garfield di sicuro tanti di voi nutriranno molte aspettative nei confronti di Roguebook e grazie alla nostra recensione potrete scoprire se il titolo riesce effettivamente a mantenerle.
Posizionarsi è la chiave
Di base il gameplay di Roguebook è molto simile a quello di tanti altri giochi di questo genere. Il combattimento si svolge a turni e ogni volta che toccherà a voi potrete giocare carte fino a quanto non avrete terminato l’energia (mana) a disposizione. Durante il vostro turno potrete decidere cosa fare calma e avrete anche la possibilità di osservare in anticipo le mosse dei nemici.
Nel complesso potrete avere in mano davvero tante carte contemporaneamente, ma alla fine di ogni turno sarete costretti a scartarle tutte (salvo eccezioni) e a pescarne nuovamente 6. Questo vi porterà a consumare rapidamente il vostro mazzo, ma per fortuna in quel caso vi basterà rimescolare al suo interno le carte scartate.
Fin qui il gioco sembra essere un roguelike di carte come un altro, ma questo perché non conoscete ancora la sua meccanica legata alle posizioni. Ogni volta che avvierete una partita di Roguebook potrete infatti creare un party composto da 2 eroi (di cui parleremo successivamente) e il loro posizionamento sul campo da battaglia influenzerà molto i vostri scontri. In combattimento infatti solamente il primo personaggio del vostro party subirà danno, proteggendo così il secondo. Inoltre esistono tante carte e artefatti (oggetti che potenziano i vostri eroi per tutta la partita) che posseggono effetti aggiuntivi in base alla posizione in cui si trova l’eroe che le utilizza.
Durante gli scontri non potrete spostare liberamente i vostri personaggi e per farlo dovrete contare sugli effetti delle carte. Molte carte infatti posseggono un simbolo giallo a forma di freccia che sta ad indicare la loro abilità di far spostare gli eroi. La meccanica è davvero molto interessante ma purtroppo il simbolo è visibile solamente se il personaggio è effettivamente in grado di spostarsi. Ad esempio se un eroe è già in prima linea e avete in mano una carta in grado di farlo avanzare, l’effetto di movimento non sarà segnalato. Questa mancanza di chiarezza rappresenta un serio problema durante le prime partite dato che, a meno che non abbiate memorizzato subito gli effetti delle carte, spesso finirete col fare errori di posizionamento facilmente evitabili.
Guerrieri cartacei – Recensione Roguebook
Il Roguebook è un particolare libro maledetto che racchiude al suo interno un gran numero di mondi e storie diverse. Questo misterioso artefatto cela al suo interno pericoli di ogni tipo e, come se non bastasse, è anche in grado di intrappolare le persone provenienti dal mondo reale. Nel corso del gioco infatti i giocatori potranno controllare un party composto da due dei quattro personaggi che sono rimasti intrappolati nel libro: Sharra, Sorocco, Seifer e Aurora.
Questi eroi sono molto diversi tra loro e si basano su tipologie di carte e meccaniche uniche. Sorocco ad esempio è specializzato nel difendere gli alleati dagli attacchi e nell’utilizzare potenti carte molto costose e potenti, mentre Seifer preferisce combattere evocando dei potenti demoni e potenziando le proprie carte grazie alla meccanica della rabbia.
Dato che in ogni partita dovrete controllare 2 eroi diversi, il vostro mazzo sarà composto da carte appartenenti ad entrambi. Questo vi permetterà di costruire un deck basato su combo molto interessanti che tirano fuori il meglio da ogni personaggio.
Un mondo da colorare – Recensione Roguebook
Per completare una partita di Roguebook dovrete battere i boss che si nascondono in fondo ad ognuno dei tre livelli generati casualmente che dovrete affrontare. Questi potentissimi nemici saranno affrontabili sin da subito, ma per riuscire a batterli dovrete esplorare a dovere l’area in cerca di potenziamenti. In ogni livello infatti è possibile trovare nuove carte, artefatti, gemme, energia extra, oro e anche pergamene in grado di scatenare eventi molto diversi fra loro. Inoltre sono presenti anche un gran numero di battaglie opzionali che se completate vi ricompenseranno con oggetti molto utili.
Tutti questi tesori però non saranno accessibili sin da subito, dato che in Roguebook potrete esplorare solamente le caselle colorate del libro. All’inizio di ogni livello la zona esplorabile sarà estremamente piccola, ma per fortuna avrete con voi un set di pennelli utilizzabili per dipingere l’area intorno al vostro personaggio. Questi oggetti però sono limitati e di conseguenza in ogni livello dovrete ragionare per trovare il punto migliore dove utilizzarli.
Questo sistema di esplorazione è davvero molto divertente, dato che costringe i giocatori a pesare bene le proprie azioni in ogni momento. A volte è conveniente eliminare tutti i nemici per ottenere il maggior numero possibile di risorse, mentre in altri casi potrebbe essere più saggio affrontare subito il boss per evitare di subire danni inutili. In questo modo l’esplorazione risulta sempre molto coinvolgente e non rischia di annoiare i giocatori dopo un gran numero di partite.
Pagina dopo pagina – Recensione Roguebook
Come qualsiasi roguelike che si rispetti, anche Roguebook presenta diversi contenuti sbloccabili alla fine di ogni partita. Avanzando nei livelli potrete infatti guadagnare esperienza per sbloccare nuovi oggetti e nuove carte per gli eroi. Inoltre successivamente potrete anche utilizzare le pagine del libro trovate durante l’esplorazione per sbloccare diversi vantaggi. Ad esempio è possibile aumentare il numero di tesori e artefatti presenti in un livello, oppure semplicemente migliorare le statistiche di alcuni personaggi.
Completando una partita riuscirete di sicuro a racimolare un buon numero di pagine, ma per ottenerne davvero tante dovrete ricorrere agli epiloghi. Gli epiloghi non sono altro che dei modificatori sbloccabili dopo la vostra prima vittoria che vi permetteranno di rendere le successive run più difficili e remunerative. Inizialmente potrete sceglierne solo uno alla volta, ma una volta che ne avrete completati abbastanza potrete attivarne diversi in contemporanea.
L’idea degli epiloghi è molto carina, ma purtroppo queste sfide aggiuntive non sono abbastanza varie da invogliare i giocatori ad affrontarle. Nella maggior parte dei casi infatti si tratta semplicemente della rimozione o aggiunta di elementi dai livelli. Inoltre anche i bonus sbloccabili con le pagine non sono molto interessanti e alcuni giocatori potrebbero non essere invogliati ad ottenere quelli più avanzati e costosi.
Stile e colori – Recensione Roguebook
Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire su Roguebook. Il gioco è molto leggero e di conseguenza riesce a mantenere delle buone prestazione anche sui PC meno performanti. Nel corso della nostra prova inoltre ci siamo imbattuti solamente in qualche bug occasionale che non ha influito sulla nostra esperienza.
Per quanto riguarda il lato artistico invece il titolo ci ha lasciato davvero molto soddisfatti. Sfondi, ambientazioni e personaggi sono davvero ben curati, e si basano su uno splendido stile artistico che ricorda molto quello utilizzato per le illustrazioni dei libri di fiabe. Ciò che ci ha colpito maggiormente però sono stati gli splendidi artwork presenti su tutte le carte che troverete nel gioco.
Roguebook però purtroppo soffre a causa di un problema che colpisce nello specifico noi italiani: la traduzione. La traduzione italiana del gioco infatti è a dir poco scadente e addirittura in alcuni casi non vi permetterà di comprendere appieno agli effetti di alcune carte.
Conclusione
Adesso è arrivato finalmente il punto della nostra recensione in cui facciamo il punto su Roguebook. Il nuovo roguelike di Richard Garfield possiede tanti elementi molto interessanti, come ad esempio la meccanica del posizionamento e l’esplorazione tattica, ma purtroppo non riesce a spiccare in mezzo ad altri giochi simili.
Le combo di carte sono abbastanza varie, ma una volta che avrete capito quali sono le migliori finirete per utilizzare solamente quelle. Inoltre, dato che i nuovi oggetti sbloccabili alla fine di ogni partita non sono molto interessanti, potreste finire velocemente con il perdere interesse verso il gioco. Di sicuro se siete degli amanti dei giochi di carte vi divertirete molto a completare i livelli del Roguebook, ma di certo non vi ritroverete tra le mani un nuovo capolavoro del genere.
Roguebook è disponibile ora per PC e successivamente arriverà anche su PS4, PS5, Nintendo Switch, Xbox One e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco ad un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Instant Gaming.
Punti a favore
- Meccanica del posizionamento molto carina...
- Le carte presentano un buon numero di sinergie
- Esplorazione tattica e appagante
- Artisticamente molto valido
Punti a sfavore
- ...ma poco chiara nelle prime ore
- Epiloghi poco interessanti
- Traduzione italiana pessima
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