Dopo il successo di Jigokuraku – Hell’s Paradise, Yuji Kaku sbarca sulla rivista di punta di Shueisha con Ayashimon, un manga di crimine, yokai e botte da orbi
Un protagonista giovane, ingenuo, e dotato di una forza sovraumana, deve abbattere decine di nemici dalle fattezze degli yokai giapponesi. Non si potrebbe immaginare premessa più abusata per un manga pubblicato su Weekly Shonen Jump.
Specialmente negli ultimi anni, le serie che hanno tentato questa via sono ormai svariate, alcune con successo (Ayakashi Triangle, Jujutsu Kaisen), altre meno (Phantom Seer, Bone Collection).
Ma, questa volta, in calce ad Ayashimon compare la firma di Yuji Kaku, e allora cambia tutto.
Kaku è un nuovo astro nel mondo dei manga, ma il suo pedigree è già eccellente: la sua prima serializzazione lunga, Jigokuraku – Hell’s Paradise è stata apprezzatissima su Jump+, e presto arriverà la serie anime. Da un allievo di Tatsuki Fujimoto, a sua volta un genio in rapida ascesa, non ci si poteva aspettare di meno.
Un titolo da tenere d’occhio a prescindere, quindi, ma vediamo i dettagli.
Il primo capitolo di Ayashimon
La yakuza piange la morte del proprio boss. Come se non bastasse essere criminali, si scopre presto che i membri di quest’organizzazione sono tutti yokai dalle sembianze mostruose.
Altrove, Maruo è in cerca di lavoro e di un posto nella società, ma ogni suo sforzo è vanificato dalla sua forza fisica mostruosa. Distruggendo qualsiasi oggetto si ritrovi in mano, è per lui impossibile condurre una vita normale.
Maruo è un semplice umano, che si è allenato come ha visto fare ai miti del mondo dei manga, come Goku e Jotaro. Vorrebbe vivere una storia come quella dei suoi fumetti preferiti, ma, in un mondo apparentemente normale, gli è impossibile.
L’arrivo della giovane Urara sembra a sua volta un clichè: inseguita dai malavitosi e bisognosa d’aiuto, tutti i pezzi sembrano andare al loro posto, e Maruo ha trovato lo scopo della sua vita. Gli yokai, o ayashimon in questo contesto, non sono un problema per l’allenatissimo ragazzo.
Suggestioni e sottotesti
Il primo capitolo di Ayashimon, come già fatto notare all’inizio, ad un primo impatto non sembra avere nulla che spicchi, e anzi appare banale. Occorre conoscere la produzione e le ispirazioni di Kaku, per comprendere cosa stiamo realmente leggendo.
Maruo dichiara di ispirarsi agli eroi della generazione d’oro dello shonen, Goku, Ken il guerriero, Jotaro. Ma la sua condizione, eccessivamente forte ed annoiato, ricorda molto di più One-Punch Man, una figura critica e rivoluzionaria del suddetto eroe shonen classico. Facile sospettare che Kaku voglia ripercorrere i passi di ONE nello sviluppo della sua opera.
Consideriamo inoltre il lavoro svolto da Kaku come assistente di Fujimoto in Fire Punch. Anche in quel titolo, un personaggio insisteva nell’inquadrare il protagonista nella cornice dell’eroe shonen, ma la storia poi si rivelava assai più fredda, crudele e reale.
Ayashimon merita di essere monitorato: gli editori hanno investito tutto su questo titolo quale prossima possibile grande hit. Dategli una possibilità: come sempre, potete leggerlo gratuitamente su MangaPlus.
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