Dopo dieci anni dal capitolo 1, Crunchyroll ci regala l’adattamento animato di una delle serie manwha più apprezzate: scopriamo insieme il primo episodio di Tower of God
Da anni, Tower of God rappresenta uno dei pilastri del fumetto pop coreano. Un racconto settimanale fantasy completamente a colori che, saga dopo saga, è riuscito a crearsi un pubblico internazionale vastissimo. Come manwha, è stato pubblicato da Webtoon, e questa settimana l’adattamento animato è stato finalmente inserito nel catalogo di Crunchyroll. I fan dell’opera e di SiU hanno preso con molto piacere questa notizia, anche se si sono create delle evidenti spaccature.
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Con questa frase ha inizio Tower of God, un’avventura fantasy con alle spalle un mastodontico worldbuilding e oltre 470 capitoli all’attivo. Il primo episodio di Tower of God adatta solo i primi sei capitoli, quindi possiamo immaginare la lunghezza del prodotto finale. Le avventure di Baam saranno una continua scoperta di un mondo narrativo ampio e pieno di personaggi diversi, in grado di farvi innamorare di tutte le sfumature dell’opera. Ma oggi, non siamo qui per parlare del fumetto, bensì dell’adattamento animato di Telecom Animation Film (TAF).
Conosciuto come “lo studio di Lupin“, l’ex TMS (nome originale del TAF) è un’azienda relativamente piccola, che di recente non ha lavorato più di tanto. Questo, da un certo punto di vista, non è per forza di cose un male, visto che sappiamo benissimo cosa accade con gli studi troppo operosi. I cattivi sub-appalti dello Studio Deen e i deliri del JC Staff sono prova evidente di quanto faccia male avere troppi show sulle spalle.
Ciò non di meno, Tower of God è un prodotto particolare. Iniziato nel 2010, il più grande difetto del fumetto stava nei disegni del creatore. SiU era molto immaturo, allora, e benché la disposizione delle vignette e le inquadrature fossero più che convincenti, i colori troppo piatti e il design distorto cozzavano molto con la qualità della storia. Lo studio TAF ha voluto, in questa situazione, fare una scelta molto particolare.
Una scelta rispettosa (?) – Tower of God: uno sguardo al primo episodio
Modificando quanto basta il design dei personaggi, il primo episodio di Tower of God cerca di seguire lo stile dell’originale. In una sorta di “tributo” a SiU, i character designer Masashi Kudoh e Miho Tanino hanno realizzato dei personaggi dalle linee tondeggianti. Semplici. Il tratto risulta essere estremamente grezzo, tanto da abbandonare il classico liner colorato per mimare l’amatorialità di SiU. Facendo ciò, hanno sottolineato le figure con delle linee simili a quelle di un pennino. Scostanti ma comunque appariscenti, devo dire che fanno la loro bella figura.
La palette dei colori è purtroppo estremamente piatta, come lo era nel design originale. Questo perché nel primo episodio di Tower of God, così come per i prossimi a venire, rispetteranno la qualità iniziale di SiU. Non è una verità assoluta, potrei anche sbagliarmi, ma notando la qualità dei background non è difficile crederci. Gli sfondi infatti sono vere e proprie tempeste di sfumature, le quali danno carattere a dei fondali altrimenti piuttosto comuni.
Questo dimostra che, la stilizzazione dei personaggi, potrebbe non essere altro che un richiamo stilistico. Anche per non far sentire male il povero SiU, che è davvero migliorato in questi dieci anni. In ogni caso, un pattern di ombre del genere si può trovare anche nel Devilman Crybaby di Yuasa, il quale però utilizza un metodo d’animazione più estremo e deformato.
In ogni caso, giudicare la serie dal primo episodio senza il giusto contesto, è fin troppo affrettato. Se poi rimarrà così anche dove non dovrebbe, allora tutte le critiche saranno giustificatissime. A livello visivo, questo primo episodio ha mostrato molte scene potenti, seppur sempre con uno stile grezzo. Qualsiasi sia il motivo, almeno per il momento, non rovina la visione.
Come dar vita a un mondo- Tower of God: uno sguardo al primo episodio
A livello di animazioni non abbiamo assistito a granché, purtroppo. Le scene d’azione sono fin troppo minimaliste, e la regia di Takashi Sano non si è sprecata in prodezze spericolate. Questo dona all’episodio una mancanza di uno stile forte, seppur il taglio dei cut risulti netto ma al tempo stesso armonioso. Le scene di flashback sono state integrate bene alla narrazione, anche se il ritmo naturale dell’episodio fa fatica a ingranare, almeno nella parte centrale.
Continuando con l’animazione, l’espressività in particolare manca di mordente, date le facce fin troppo statiche dei personaggi. Il design pulito e tondeggiante non lascia spazio a corrucciamenti o ad altre inflessioni. E a proposito di inflessioni, Honda Mariko (Yuri) offre una performance un po’ povera, con una voce talvolta indecisa che cozza con la principessa. Benché abbia recitato piuttosto bene in passato, nel ruolo di Yuri sembra essersi sforzata per strillare e avere un tono vocale feroce e seducente.
Il risultato è il suo perdere a metà frase la voce, facendo frasi dalla cadenza mozzata decisamente sgradevoli da sentire. Dal lato opposto, abbiamo Hayami Saori che regna incontrastata con la sua interpretazione di Rachel. Il tono e l’impostazione vocale sono perfetti per uno dei personaggi cardine del fumetto, e in futuro impareremo ad amarla grazie a quella voce (ma anche no). Ichikawa Taichi, l’interprete di Baam, riesce a riportare bene il personaggio sia per la sua determinazione che la “purezza” della recitazione.
Fa ben sperare Miyake Kenta (All Might in My Hero Academia) che, nel ruolo di Rak, ci farà sicuramente sognare. Nel dubbio ci finisce Androssi (non la chiamerò mai Endrosi) con Suegara Rie, che è praticamente un’esordiente, come lo è Taichi. Speriamo che si rivelino entrambi delle ottime scoperte.
Kevin Penkin, il compositore che vorrei – Tower of God: uno sguardo al primo episodio
Concludiamo il giro di boa della parte sonora con la sezione che più mi ha entusiasmato: la musica. Kevin Penkin è tornato, e con lui le sue melodie border-line orecchiabili da paura e capaci di esprimere atmosfera ed emozioni. Lo abbiamo già conosciuto in Made in Abyss e in Rising of the Shield Hero, ma anche senza referenze le sue canzoni nel primo episodio di Tower of God hanno già conquistato tutte le lodi del mondo. La opening degli Stray Kids è un pop bilingua, data l’esistenza della versione giapponese e coreana.
Il video della sigla mostra perfettamente il potenziale della serie in termini di espressività, ma riporta anche una cgi (l’uccello) non proprio convincente. L’opening potrebbe venire aggiornata, ma a livello di immagini e melodia è già promossa anche solo per il basso inserito a ritmo quando Baam pesta il suolo con energia.
Al prossimo episodio
In definitiva, questo primo episodio di Tower of God ha mostrato tante cose, ma non tutte piacevolissime. Il motivo per il quale questo articolo esiste è da ricondurre alla qualità della serie, che saprà sorprendervi e appassionarvi nei prossimi episodi. Il ritmo incerto del primo episodio impensierisce, ma se si guarda al prodotto nel complesso è facile rimanerne soddisfatti. Quindi, vi diamo appuntamento alla prossima settimana, per commentare anche l’episodio 2. Continuate a seguirci su tuttoteK!
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