Coyote Mini è uno dei dispositivi della famiglia Coyote che funge da vero e proprio assistente alla guida. Ma ha senso pagare un abbonamento nonostante la presenza di numerosi servizi simili gratuiti?
Alzi la mano chi non ha mai usato un navigatore sul proprio smartphone o sul proprio veicolo. Nel caso qualcuno l’abbia alzata, vi esprimo i miei più sinceri complimenti per la determinazione e, in certi casi, il coraggio. In ogni caso, ormai più o meno tutti ci facciamo guidare dalle varie applicazioni di navigazione gratuite facilmente scaricabili sui nostri telefoni e che, aggiornamento dopo aggiornamento, acquisiscono sempre più funzioni.
Qualora non si usino le applicazioni per smartphone, ormai praticamente tutte le moderne autovetture montano il navigatore satellitare di serie. Oggi, quindi, vi parliamo di un dispositivo nato quando ancora i navigatori erano una novità e che continua a convincere un’ampia fetta di pubblico affezionato: il sistema Coyote e in particolare il Coyote Mini oggetto di questa recensione.
Cosa è Coyote?
Per chi non lo sapesse, Coyote è il marchio numero uno al mondo per quanto riguarda la realizzazione di sistemi di segnalazione per chi viaggia, con particolare attenzione per le stazioni di rilevamento della velocità fissi e mobili, per i lavori in corso, le auto bloccate e tanto altro ancora. La sua priorità, infatti, non è quella di fare da navigatore, nonostante la funzione sia disponibile, ma unicamente di segnalare eventuali “problemi” presenti per strada. Si tratta di un servizio di qualità premium che prevede un costo mensile e/o annuale. Allora la domanda sorge spontanea: ha senso spendere dei soldi per un sistema dedicato che può compiere gli stessi lavori di una qualsiasi applicazione per smartphone gratuita? Ecco a voi la nostra recensione.
Confezione di vendita e design | Recensione Coyote Mini
Generalmente quando parliamo di un dispositivo partiamo dalla confezione di vendita. Lo faremo anche in questo caso, ma stiamo parlando di un prodotto che punta tutto sulle funzionalità più che sull’estetica. In ogni caso la scatola di vendita del Coyote Mini è realizzata in cartone nero protetto da una sovraccoperta in cartoncino leggero su cui spicca la scritta Coyote Mini. All’interno della scatola troviamo il dispositivo, le istruzioni, un cavetto di ricarica USB-A/Micro-USB, un caricatore per auto e un sostegno di plastica per fissare il dispositivo sul cruscotto con tanto di nastro biadesivo.
Il Coyote Mini è realizzato in plastica ABS nera e la qualità costruttiva è molto buona. Il design è semplice e le dimensioni contenute: spicca il piccolo, ma risoluto display al di sotto del quale sono presenti i tre pulsanti funzione protetti da uno strato di gomma. Nella parte superiore è presente il pulsante accensione/spegnimento mentre nella parte inferiore vi sono le due fessure per fissare il sostegno. Infine i lati sono abbastanza puliti, fatta eccezione per il lato destro in cui è presente la porta micro-USB per la ricarica.
Funzionalità principali | Recensione Coyote Mini
Passiamo adesso all’aspetto fondamentale del dispositivo: le funzionalità. Oggigiorno si parla sempre più spesso di ADAS, ovvero di dispositivi di ausilio alla guida che è proprio dove si piazza Coyote. Quest’ultimo funziona sia sugli smartphone (Android e Apple) che su device dedicati come il Coyote Mini da noi testato. Questo è il più compatto dell’azienda e non prevede il modulo di navigazione né lo schermo touch, ma ci sono anche il modello S, con la telecamera integrata per registrare eventuali incidenti, o il NAV+ che, come suggerisce il nome, fa da navigatore. Il funzionamento del dispositivo è molto semplice, ma altrettanto dettagliato: il dispositivo, tramite l’uso del GPS, rileva la strada che si sta percorrendo, i relativi limiti di velocità ed eventualmente “ostacoli” presenti come autovelox, lavori in corso, restringimenti della carreggiata, auto bloccate, incidenti e addirittura se il conducente sta avendo degli attacchi di sonnolenza in base al calcolo della velocità del veicolo e del GPS (non è, per ovvi motivi, molto preciso, ma decisamente utile). Le segnalazioni arrivano tramite un suono e si riferiscono alle comunicazioni compiute dai restanti membri della community tramite i comandi fisici presenti nel dispositivo o tramite i comodi e precisi comandi vocali.
Se la mappatura degli autovelox e dei tutor è fornita, in linea di massima, dalla Polizia di Stato stessa, il resto delle segnalazioni è vive grazie proprio agli utenti Coyote: in Europa ce ne sono oltre 5 milioni che formano una community che tiene aggiornato il sistema. Aggiornamenti che vengono inviati al database centrale e poi comunicati agli altri device grazie alla SIM integrata che serve per scambiare i dati, ricevere gli aggiornamenti e evitare di usare il traffico dati del proprio smartphone. Grazie a questa scheda, tra l’altro, Coyote si può usare in tutta Europa.
Pregi e difetti | Recensione Coyote Mini
Prima di osservare i pregi e i difetti, cerchiamo di rispondere a un dubbio oggettivo: un altro dispositivo significa altri cavi, ricarica e rischio di dimenticarlo da qualche parte? Tendenzialmente sì, anche se c’è il vantaggio di non dover usare la batteria del proprio telefono per sfruttare la connessione o tenerlo libero per usare altre applicazioni o per telefonare. In ogni caso se non voleste un altro dispositivo e spendere altri soldi, potete usare anche l’applicazione per smartphone che compie pressoché le stesse funzioni. Si scarica gratis ma si deve attivare un abbonamento, di quelli rinnovabili senza vincoli. In questo modo, avendo un’auto con il sistema d’infotainment moderno, si può usare la funzionalità di mirroring con Mirror Link e Apple CarPlay.
Dopo qualche settimana di prova, il sistema Coyote ci ha convinti, ma non troppo purtroppo. Il servizio aumenta la sicurezza perché si viaggia più sicuri e consapevoli dei pericoli presenti per strada, però non è preciso come si spererebbe. Durante il nostro test ci è capitato di compiere un viaggio alquanto lungo da Ragusa a Messina percorrendo anche strade alquanto trafficate e con numerosi ostacoli. Il servizio non è stato preciso sia perché a volte non ha segnalato degli autovelox mobili (in particolare nella circonvallazione di Catania non ne ha segnalati ben 4) sia perché spesso il limite di velocità era errato.
Tutte le volte abbiamo segnalato noi sia la presenza di autovelox che di problemi nel limite di velocità, ma mettendo a paragone, ad esempio, il sistema di monitoraggio del navigatore di Google, quest’ultimo era già a conoscenza sia di autovelox che dei giusti limiti di velocità ed è un servizio assolutamente gratuito, mentre Coyote è a pagamento (9,99 euro al mese con 2 anni di impegno, 12,99 euro al mese senza impegno o 144 euro per un mese). Coyote, però, riesce a segnalare molti più problemi rispetto al servizio di Google perché oltre ai rilevatori di velocità come tutor e autovelox, vi sono la segnalazione di traffico, carreggiata occupata, fondo irregolare, visibilità limitata, lavori in corso e soprattutto eventuali attacchi di sonnolenza che è una chicca non da poco. Purtroppo, però, la mancata segnalazione degli autovelox e le imprecisioni sul limite di velocità ci ha un po’ delusi perché in realtà stiamo parlando di un servizio davvero ben realizzato, intuitivo, preciso quando riceve le segnalazioni e molto comodo.
Un servizio premium che consigliamo di provare
In ogni caso Coyote può essere provato gratuitamente per 30 giorni, quindi vi invitiamo a testarlo tramite app. Dopodiché se vi dovesse convincere potete passare all’acquisto di uno dei tanti dispositivi della famiglia Coyote e continuare con un abbonamento che di fatto pone il servizio su una categoria premium come potrebbero essere Netflix o Spotify. Non sta a noi dire, quindi, se le cifre sono consone o se il dispositivo è utile o meno, questo dipenderà unicamente da voi. Possiamo solo dire che se una volta Coyote rappresentava l’unico servizio affidabile riguardo alla segnalazione di problemi presenti per strada e in particolare il rilevamento di autovelox e tutor, oggi potrete beneficiare di tanti altri servizi che si avvicinano, magari non raggiungendo perfettamente Coyote, ma che non presentano costi di abbonamento. Una cosa, però, vogliamo dirla: Coyote Mini costa 149,99 euro ed è anche il più economico della famiglia, ma non è certamente una cifra irrisoria. A questo va aggiunto obbligatoriamente un abbonamento altrimenti non potete sfruttare le funzionalità. Considerando che quest’ultime possono essere attivate anche sullo smartphone e l’abbonamento costa anche meno (5,99 euro al mese o 9,99 euro al mese se si vuole il MirrorLink/CarPlay o 65,99 euro o 109,99 euro all’anno se si vuole il MirrorLink/CarPlay) capite bene che forse l’acquisto del dispositivo potrebbe risultare un po’ anacronistico.
Voi cosa ne pensate di questi risultati? Fateci sapere nei commenti e continuate a seguirci sulle pagine di tuttoteK dove potrete trovare le ultime novità e non solo.
Punti a favore
- Ottima qualità costruttiva
- Tante funzionalità per la propria sicurezza stradale
- Facile da usare
- Rilevamento della sonnolenza del conducente
Punti a sfavore
- Senza il supporto della community risulta poco preciso rispetto ad altri competitor
- Qualche dubbio sulla reale utilità del Coyote Mini
- Prezzo non irrisorio del device
- Abbonamento più caro dello stesso servizio per smartphone
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