Abbiamo provato la demo di Balan Wonderworld con molta curiosità, e con altrettanta confusione ci ritroviamo a scrivere quest’anteprima dedicata al prossimo titolo di Square Enix dai creatori di Sonic
Quando hai alle spalle nomi come Yuji Naka e Naoto Ohshima e un’azienda come Square Enix, è difficile passare effettivamente inosservati. Specialmente se ti presenti con uno stile e una direzione artistica accattivanti, un mondo onirico, colorato e… diverso. Insomma, se ti presenti come ha fatto Balan Wonderworld lo scorso luglio, è normale canalizzare buona parte dell’attenzione dei nostalgici, dei sognatori e di tutti coloro che ricordano ancora le magie e le prodezze che SEGA era riuscita a creare, negli ormai lontanissimi e sempre citati “anni ‘90”, con un Sonic che era il vero e proprio rivale di Super Mario.
Abbiamo provato Balan Wonderworld per circa un’oretta, tramite la demo pubblica disponibile su tutte le piattaforme (la nostra prova è avvenuta su PlayStation 4 Pro) prima di sederci davanti allo schermo del PC, tastiera in “mano”, a mettere in ordine una lista di pensieri piuttosto confusionari. Se da una parte siamo rimasti ammaliati da quella direzione artistica che già trapelava dai trailer e da quella sorta di atmosfera magica e inquietante allo stesso tempo, dall’altra abbiamo visto sorgere una lunga lista di dubbi che mai ci saremmo aspettati. Cerchiamo di mettere tutto in ordine nelle prossime righe, con la nostra Anteprima di Balan Wonderworld.
Confusione
Spiegare esattamente che cosa sia Balan Wonderworld ci risulta assai complicato. Balan, lo strambo essere col cappello a tuba che troneggia anche nella copertina del titolo, è a tutti gli effetti una sorta di direttore artistico, che gestisce le rappresentazioni teatrali di sogni diversi legati a personaggi diversi. Ciascuno di questi sogni avrà ovviamente un significato recondito, chiaramente leggibile nel suo messaggio, ma nascosto dietro quel velo onirico che tanto sembra piacere a questo tipo di produzioni. I nostri protagonisti sono Emma e Leo, due ragazzi problematici, da quel poco che abbiamo potuto capire dalla cutscene iniziale, che si ritroveranno ad affrontare questi mondi invasi da esseri oscuri.
All’inizio della demo, Balan Wonderworld ci permette di scegliere quale protagonista impersonare e in quale variazione cromatica fra le otto disponibili. Fatto ciò, dopo un breve ed enigmatico filmato introduttivo che non permette di capire granché della trama del titolo, ci ritroviamo nella fluttuante e sognante hub di gioco, l’Isola dei Tim. Da questo spazio potremo ovviamente, nella versione definitiva, affrontare tutti e dodici i mondi di cui è composto il gioco, oltre che svolgere una serie di attività secondarie, di cui alcune già mostrate nella versione di prova.
Sono grassissimi! – Anteprima Balan Wonderworld
Potremo infatti saziare la fame dei Tim, i teneri pulcini che ci seguono sia nell’Hub sia nei mondi e che ci aiutano contro i nemici e in situazioni particolari, tramite le gemme che troveremo sparse nei livelli. Oppure, potremo far schiudere le uova che raccoglieremo nei vari mondi e, in ultimo (almeno per quel che concede la demo), costruire una vera e propria Torre dei Tim, aumentandone il numero e saziandoli quanto più possibile. Il funzionamento e l’utilizzo di queste attività secondarie non è ancora ben noto, ma immaginiamo verrà approfondito completamente nella versione definitiva.
I mondi disponibili in questa demo sono tre, di cui solo il primo è completo. Ciascun mondo infatti è costituito da vari stage, in un numero sempre diverso, al termine dei quali si trova il boss del mondo. A livello puramente di gameplay, Balan Wonderworld è definibile come un platform action-adventure, composto però da elementi peculiari. All’interno di ciascun livello, il nostro protagonista dovrà sfruttare i poteri dei vari costumi di cui verrà in possesso per avanzare tra le piattaforme, raccogliere collezionabili e sconfiggere i Negati, i nemici del titolo. Nella versione di prova i costumi disponibili sono solo dodici, ma è già noto a chi ha seguito le varie notizie su Balan Wonderworld che nella versione definitiva saranno circa ottanta.
Da grandi costumi derivano grandi poteri… ah non era così? – Anteprima Balan Wonderworld
Ogni costume conferisce un potere unico e particolare al protagonista: se vi trasformerete in drago potrete sparare fiamme per colpire nemici e blocchi infrangibili, se invece decidete di diventare una pecorella potrete fluttuare in aria e sfruttare le correnti ascensionali. Sfruttare le varie caratteristiche dei costumi vi permetterà di raccogliere le gemme collezionabili utili a potenziare i vostri Tim, le statuette di Balan che servono per sbloccare nuovi livelli, nuovi costumi e molto altro. Saremo quindi chiamati ad arrivare alla fine di ciascuno stage con le tasche più piene possibili. Le soluzioni per farlo saranno diverse e tutte collegate alla possibilità di sfruttare sia i costumi che troverete negli stage, sia quelli che potete portare con voi (in numero massimo di tre) dagli altri livelli. Sembra tutto davvero interessante, ma c’è un ma.
Quel che ci ha lasciato maggiormente interdetti di questa demo di Balan Wonderworld è l’eccessiva semplicità nella realizzazione del gameplay. Proseguire nei vari livelli richiederà la pressione di al massimo due tasti (considerate che i tasti frontali hanno TUTTI la stessa funzione, anche nei menu), le battaglie con i nemici saranno davvero poco entusiasmanti e il tutto si riassume con una poca soddisfazione e tanta, tantissima noia.
Balan’s Battorus – Anteprima Balan Wonderworld
Sono presenti anche alcune sezioni, chiamate Battaglie di Balan, che ci permetteranno di impersonare il direttore artistico più strambo di sempre. Queste non saranno altro che brevi sezioni di quick time event in cui dovremo premere un singolo tasto (ma va) quando le sagome di Balan si sovrapporranno. Anche lo scontro col boss disponibile nella demo è stato completamente insoddisfacente in termini di sfida, sin dalla prima volta che lo si affronta. Non si avverte mai una sensazione di pericolo, di maggior bisogno di attenzione.
A livello tecnico, inoltre, abbiamo trovato una serie di mancanze e di sbavature che mai ci saremmo aspettati da un titolo del genere. Seppur sia vero che nasce come titolo cross-gen e multipiattaforma (sarà disponibile anche su Nintendo Switch), il fatto di star parlando di un titolo che uscirà anche su quella che ormai è la current-gen, con capoliste PlayStation 5 e Xbox Series X ci lascia un po’ interdetti. Il pop-up degli elementi a schermo, specialmente nel caricamento iniziale sul livello, è praticamente ridicolo.
Carica? No, non carica… Ah sì forse carica! – Anteprima Balan Wonderworld
Ci sono texture che si caricano tardi e alcune non si caricano mai. Abbiamo già ammesso che la nostra prova è avvenuta su una PlayStation 4 Pro, ma sappiamo che questi difetti sono presenti anche su PlayStation 5. E rimane comunque il fatto che, pur stando parlando di una console di vecchia generazione, far girare in questo modo un titolo come Balan Wonderworld su una PS4 Pro è quanto mai spiazzante. Per non parlare della gestione terribile della telecamera e del senso di motion sickness che genera la gestione dei vari stage.
Da un lato prettamente artistico e di level design, invece, possiamo ritenerci completamente soddisfatti. Le premesse erano già piuttosto elevate sin dai primi trailer, ma ogni mondo è praticamente uno stile a sé stante. Dalla fattoria rurale ad un regno di soli ingranaggi e metallo, ci aspettiamo davvero grandi cose sotto il punto di vista dell’originalità. Le palette di colori usate donano quel tocco di personalità a ciascun livello e anche i vari costumi sono ben distinguibili e unici, perlomeno per quel che abbiamo potuto constatare dalla demo. Un plauso anche alla soundtrack che, sebbene abbia alcune tracce un po’ tanto particolari, riesce a reggere bene quel ritmo e quell’essenza di stramberia che permea tutto Balan Wonderworld.
… Boh!
Per concludere questa anteprima di Balan Wonderworld… siamo perplessi. Da un lato meramente estetico e di personalità le nostre aspettative sono state ampiamente raggiunte. Il problema sembra davvero essere tutto il resto. Un gameplay troppo basilare e insoddisfacente si somma ad un comparto tecnico troppo traballante per un titolo che sicuramente non sarà ad altissimo budget, ma che ha comunque alle spalle un’azienda come Square Enix. Rimandiamo eventuali valutazioni ed ulteriori critiche o elogi a quando avremo sotto mano la versione definitiva. Per ora, Balan Wonderworld è un gigantesco: boh!
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