EEcco la nostra recensione del finale di Ozark, la serie con protagonista Jason Bateman: la conclusione sarà stata all’altezza? Scopriamolo
TITOLO: Ozark. GENERE: thriller, drammatico. NAZIONE: USA. REGIA: Amanda Marsalis, Melissa Hickey, Laura Linney, Jason Bateman. CAST: Jason Bateman, Laura Linney, Julia Garner, Skylar Gartner, Sofia Hublitz, Felix Solis, Jessica Frances Dukes, Katrina Lenk. DURATA: 7 episodi, 51-80 minuti. PRODUZIONE: MRC Television. DISTRIBUZIONE ITALIANA: Netflix. USCITA: 29 aprile 2022.
Lo scorso 29 aprile Netflix ha diffuso la seconda parte della quarta ed ultima stagione di Ozark. La serie ha debuttato nel 2017 sul famoso sito di streaming e, grazie a una sceneggiatura eccezionale e la fantastica prova del cast, si è confermata come uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni. Gli ultimi episodi avranno reso giustizia a una serie che ha ricevuto oltre 100 candidature a diversi premi? Scopriamolo insieme nella recensione del finale di Ozark, partendo dal trailer.
Dove eravamo rimasti? | Recensione finale Ozark
La quarta stagione (qui un recap dei primi 7 episodi) ha visto l’introduzione di alcuni personaggi decisivi per la trama di Ozark. Il primo tra questi è Javi Elizondro (Alfoso Herrera), l’ambizioso nipote di Omar Navarro (Felix Solis), che decide di seguire l’operato dei Byrde da molto vicino. Abbiamo poi l’investigatore privato Mel Sattem (Adam Rothenberg), ex poliziotto interessato alla scomparsa di Ben e al mistero che avvolge la famiglia protagonista. Infine abbiamo Clare Shaw (Katrina Lenk), interessata ad acquistare l’eroina del cartello a scopi farmaceutici. Marty e Wendy (Jason Bateman e Laura Linney) vedono il traguardo e la fine del loro incubo ma devono fare ancora i conti con i loro nemici di sempre. Darlene Snell (Lisa Emery) sta ancora producendo e distribuendo eroina ed è aiutata da Ruth (Julia Garner), che ha comprato il motel locale, il Lazy-O. Questa situazione non piace a Javi, che decide di eliminare Darlene e il suo novello sposo Wyatt (Charlie Tahan), cugino di Ruth. Questo fatto fa infuriare quest’ultima che, senza pensarci due volte, parte all’inseguimento dell’assassino. La morte di Javi significherebbe grossi guai per i Byrde, che necessitano l’accordo tra lui e Clare Shaw per assicurarsi la libertà.
Viaggio verso l’oblio | Recensione finale Ozark
Ozark è una delle migliori serie degli ultimi anni, per non dire di sempre. Il percorso che i suoi protagonisti compiono dall’inizio alla fine è intricato, sconvolgente e lascia moltissime volte col fiato sospeso. Ma soprattutto è coerente. L’arrivo negli Ozark da parte dei Byrde ha rappresentato per molti solo sventura. Gli Snell, una delle famiglie più rilevanti della contea, sono stati spazzati via insieme al loro business; i Langmore, nonostante non avessero già niente, hanno perso anche le persone che facevano parte della famiglia, lasciando praticamente sola Ruth. I Byrde, nel frattempo, si sono diffusi come un virus, ampliando i loro orizzonti di conquista, ripetendosi sempre “questa è l’ultima volta”, “ancora 6 mesi e saremo liberi”, “solo quest’altro morto e saremo liberi”. Solo che non era mai l’ultima volta, non erano mai solo 6 mesi e non era mai solo un altro morto.
(SPOILER!)
Nel finale di stagione Marty è costretto a vestire per qualche giorno i panni di Omar Navarro in Messico e qui si compie il suo arco narrativo. È costretto a fare ad altri ciò che lui stesso ha dovuto subire nella terza stagione, torturando i suoi sottoposti e finire per ucciderli. La violenza ora scorre in lui, così come l’odio e l’ambizione scorrono in Wendy. Il loro percorso, così come quello di Ruth Langmore, seppur con diverse deviazioni, è rimasto coerente e in discesa verso la disgrazia.
“You don’t get to win” | Recensione finale Ozark
Ciò che ci ha insegnato Ozark è che tutto ciò che semini ti verrà restituito. Tutti i giocatori meno saggi degli altri sono caduti prima o poi. Gli Snell sono crollati sotto il peso dell’incoscienza delle loro decisioni e della pazzia di Darlene. I Langmore sono caduti per la loro pessima istintività, oltre che per la loro maledizione. I Byrde non sono caduti. Per ciò che hanno fatto, Marty e Wendy meriterebbero di subire il doppio di ciò che hanno visto passare agli abitanti degli Ozark. La loro astuzia, la loro faccia tosta e l’istinto di sopravvivere li ha tenuti a galla e li ha portati a sacrificare tutto, tranne la loro famiglia. O quasi. La morte di Ben nella terza stagione è stata indubbiamente l’apice della serie, in una puntata che sotto ogni punto di vista è stata perfetta. Non sorprende che questo avvenimento sia il motore di gran parte della quarta stagione. Proprio la loro colpevolezza di questo crimine è l’ultima, vera difficoltà che devono superare per ottenere l’agognata libertà. Molti nel corso della serie ripetono ai Byrde “you don’t get to win” e hanno ragione.
(SPOILER!)
Ma come volevasi dimostrare, they got to win.
Conclusioni
Ozark riesce a regalare sorprese anche nel suo finale. Per gran parte delle ultime 7 puntate non sappiamo da che parte possano andare a parare i nostri protagonisti e la conclusione ne è la dimostrazione. Il thrill pervade ogni angolo della serie, anche luoghi che finora erano apparsi come innocui. Uno dei pochi difetti è forse l’eccessivo richiamo al passato, anche se da un finale di una serie ce lo si può sempre aspettare. La puntata finale segue il percorso delle altre e sembra pronta a regalarci una conclusione tutto sommato “prevedibile”, per poi redimersi con un colpo di coda inaspettato che, invece di scompigliare le carte, le riordina nel mazzo. Una serie come Ozark non può terminare con dei forse o con dei ma, deve terminare con un colpo di scena, come ogni finale di stagione ci ha abituato. La sceneggiatura si conferma dunque la regina di questa serie, senza però dimenticare l’ottima regia (in particolare di Jason Bateman, autore dell’ultimo episodio, e della stessa Laura Linney, regista dell’11esimo). Ozark si conferma una delle migliori serie thriller di sempre, con una sceneggiatura che prende il meglio dal meglio degli ultimi anni e ne plasma una storia di violenza e crimine, ma anche di famiglia e tradimenti. Inoltre, ha due altri grandi meriti: averci regalato alcuni dei più iconici personaggi televisivi di sempre e, soprattutto, avere un finale che può, per una volta, mettere d’accordo tutti.
E voi, cosa ne pensate della nostra recensione del finale di Ozark? Siete rimasti soddisfatti? Fatecelo sapere nei commenti!
Punti a favore
- Il finale è coerente
- Non mancano sorprese per tutti i personaggi
- La sceneggiatura rimane di altissimo livello
Punti a sfavore
- Qualche riferimento di troppo al passato della serie
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