Negli ultimi 15 anni la deforestazione ha fatto perdere molte ore lavoro più pericoloso per milioni di persone, soprattutto ai tropici
I tropici stanno diventando più caldi sia a causa del riscaldamento globale che alla maggior deforestazione. Questo può ridurre la capacità dei lavoratori di svolgere il proprio lavoro in sicurezza. I ricercatori hanno stimato quante ore di lavoro sono state perse negli ultimi 15 anni a causa dei cambiamenti climatici e della deforestazione.
Non solo ossigeno: la deforestazione scalda il suolo
Le foreste sono, assieme agli oceani, i polmoni del mondo. La vegetazione ha l’enorme potere di trasformare l’anidride carbonica atmosferica intrappolandola in materia organica, producendo “di scarto” ossigeno. Le foreste, inoltre, sono un circolo che si autoalimenta: la materia organica persa dagli alberi viene riciclata e riutilizzata da altre piante e organismi come nutrimento e fertilizzante facendo sì che nulla venga sprecato. Gli alberi bloccano anche le radiazioni del sole e forniscono ombra. Raffreddano l’aria tramite l’evapotraspirazione, un processo in cui le piante trasportano l’acqua dal terreno e la disperdono dalle foglie, in modo simile a come la sudorazione raffredda la pelle. Gli alberi ai tropici sembrano limitare le temperature massime che l’aria può raggiungere. Una volta tagliati, perdiamo questi servizi facendo diventare così l’ambiente molto caldo. Ad esempio, i pomeriggi assolati possono essere fino a 10 gradi Celsius più caldi nelle zone deforestate rispetto a quelle dove invece la vegetazione è intatta.
Riscaldamento: un problema anche per i lavoratori
Uno studio pubblicato recentemente su One Earth ha stimato l’impatto della deforestazione su specifiche zone del pianeta, ma è anche andato oltre. Analizzando l’impatto sul suolo, la temperatura e gli eventi atmosferici, i ricercatori hanno stimato quante ore di lavoro si perdono a causa della minor sicurezza causata dai cambiamenti climatici. Utilizzando i dati satellitari con le osservazioni meteorologiche, Parsons e colleghi hanno monitorato la temperatura e l’umidità in 94 paesi con foreste tropicali, come Americhe, Africa e Asia, dal 2003 al 2018. Incrociando questi dati con la densità di popolazione, numero di lavoratori ed eventi atmosferici gravi, i ricercatori hanno elaborato un modello matematico. Nelle aree più soggette a deforestazione si sono toccati anche i 30 minuti di lavoro sicuro al giorno persi. I settori più colpiti sono quelli dei lavori fisici all’aperto, come edilizia e agricoltura. L’aumento delle temperature, associato al pesante lavoro fisico, aumenta il rischio di grave affaticamento, stanchezza e gravi colpi di calore, che possono essere anche fatali. In particolare, questo studio stima quasi 100.000 persone ai tropici che hanno perso più di 2 ore di lavoro al giorno a causa della deforestazione. Oltre il 90% di queste persone vive in Asia. I ricercatori credono che questa distribuzione sproporzionata sia probabilmente dovuta alla più forte densità di popolazione delle regioni asiatiche.
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