Sniper Ghost Warrior 3 poteva essere un videogioco in grado di competere con i grandi titoli del genere. La supremazia di Sniper Elite 4 poteva finalmente essere messa in discussione. Invece ci ritroviamo dinnanzi ad un videogioco con una trama “banalotta” e un comparto tecnico che arranca sotto i limiti delle console e non eccelle in quello che è lo standard attuale dei giochi su PC
Sniper Ghost Warrior 3 è uno dei pochi videogiochi in cui si può respirare l’essenza del “cecchino”. Peccato che la storia e il comparto tecnico siano mediocri
Quando si compra un FPS (sparatutto in prima persona) in genere non ci si aspetta una trama approfondita. In genere chi acquista questo genere di videogiochi lo fa per il desiderio di sparare qualche colpo e cimentarsi nel multiplayer. Ma quando quest’ultimo è assente, cambia tutto.
La storia (se così si può definire) di Sniper Ghost Warrior 3 è intuibile sin dalle prime battute di gioco. E, se come me avete una lunga carriera da videogiocatore, la malizia vi condurrà a carpire la trama nella sua totalità già dopo un paio d’ore di gioco. Nessun colpo di scena, nessuna parte enfatizzata. Soltanto la classica storia di una super agenzia segreta che ha lo scopo di creare soldati geneticamente modificati.
Il fulcro dello “story-telling” è il rapporto fra Jon North e suo fratello Rob. I due fratelli, entrambi soldati ed entrambi abili cecchini saranno le due facce della stessa medaglia. Messi a confronto in questa trama che si potrebbe raccontare in poche righe.
Per fare un paragone e farvi capire quanto sia profonda e complessa la storia di questo videogioco (senza la voglia di rovinarvi quel poco di sorpresa) posso tranquillamente affermare che la trama di film del calibro de “I Mercenari” è di gran lunga più complessa e articolata. Tirate voi da soli le conclusioni.
Il gameplay di Sniper Ghost Warrior 3, pur non aggiungendo nuove meccaniche, funziona bene. Il divertimento e il feed con le armi arricchiscono un titolo che altrimenti sarebbe stato pessimo
Questo ultimo capitolo della saga Sniper Ghost non aggiunge meccaniche innovative. Facendo sue tecniche già viste in altri videogiochi, porta il livello del gameplay ad un piano superiore. La possibilità di utilizzare il drone per marcare i nemici, l’albero delle abilità sbloccabili in base al proprio comportamento in missione e un ottimo feed con le armi sono tutte cose già viste, ma che funzionano bene anche in questo First Person Shooter (FPS).
Come anticipato in precedenza, in missione potremmo usufruire di un drone in grado di marcare i nemici e farci scovare eventuali ostaggi o obbiettivi. Il nostro drone inoltre sarà personalizzabile come quasi tutto il nostro armamentario. Avremmo infatti la possibilità di aggiungere gadget come la visione notturna, un richiamo per distrarre i nemici e altre cose davvero interessanti. Come il nostro compagno robotizzato anche le nostre armi saranno modificabili in molte delle loro parti (anche se non abbastanza). Potremmo dotare i nostri fucili di precisione di ottiche migliorate, cavalletti, silenziatori e caricatori più capienti. Il tutto è molto ben congeniato, anche se avrei gradito vedere la possibilità di poter modificare il calcio dell’arma in maniera da avere più stabilità o la canna del fucile per avere più portata o più potenza di fuoco.
Invece di farmi cambiare il colore dell’arma, dammi la possibilità di renderla più performante…
Come era prevedibile le armi sono fondamentali e ci danno la possibilità di diversificare l’approccio alle missioni
Grazie alle armi secondarie da fianco e il nostro fidato coltello avremmo la possibilità di approcciarci alle missioni in varie maniere. Ci sarà la possibilità di interrogare i soldati nemici per conoscere la posizione dei loro commilitoni o ancora dove sono situate le valigette contenenti le loro risorse. Per risorse si intende merci di scambio (la moneta del gioco) e parti per costruire proiettili fatti in casa. Infatti nei nostri rifugi avremmo la possibilità di accedere al “banco da lavoro” utile per modificare le armi e creare, appunto, i proiettili. I proiettili saranno molteplici e con funzioni diverse. Ad esempio ci saranno quelli traccianti in grado di farci seguire un obbiettivo senza che quest’ultimo ne abbia il minimo sentore o ancora quelli corazzati, in grado di perforare qualsiasi giubbotto antiproiettile, senza dimenticare quelli esplosivi e, ovviamente, i proiettili classici.
Nel rifugio ci sarà la possibilità anche di riposare per far avanzare il tempo. Peccato solo che sia inutile dato che l’orario delle missioni e pressoché scriptato ogni volta. Inoltre sempre dal rifugio potremmo far iniziare le missioni principali e secondarie. Attenzione perché questo non è un dato trascurabile in quanto non importa dove sarete o a quanti chilometri di distanza siate dal vostro rifugio, dovrete ogni singola volta tornarci per avviare una missione. E anche vero che esiste la funzione di viaggio rapido ma vela sconsiglio vivamente. Ameno che non vogliate sorbirvi più di quattro minuti e mezzo di caricamento (cronometrato su PlayStation 4 Pro).
Un comparto tecnico altalenante non migliora la resa di questo videogioco al quanto controverso
Iniziamo con il precisare che la recensione di cui state leggendo è stata estrapolata da una sessione di gioco sviluppata su PlayStation 4 Pro.
All’inizio della mia campagna la prima cosa che mi è balzata all’occhio è stata la scritta Cry-Engine (il nome del motore grafico utilizzato). Sin da subito la mia reazione è stata dubbiosa in quanto come addetto del settore conosco molto bene questo motore grafico e so che utilizzarlo non è affar semplice. Gli appassionati di voi si ricorderanno i vari Crysis, videogiochi che al lancio (e per molti anni a seguire) hanno messo a dura prova anche i migliori PC da gaming. Di conseguenza vedere quella dicitura su di una console ha instillato in me qualche incertezza. Rivelatasi poi più una certezza che un dubbio.
Iniziamo con il parlare dei caricamenti infiniti. Caricamenti che fanno sembrare giochi come Bloodborne scattanti e reattivi (nei caricamenti).
I lunghi caricamenti sono solo la punta di un iceberg di problemi e mancanze tecniche
Ovviamente un lungo caricamento, per quanto fastidioso non può da solo inficiare la qualità tecnica di un titolo. I problemi continuano con le modellazioni dei volti dei personaggi (anche principali) che vantano volti inespressivi al pari di un omino di plastica della Lego. Lo stesso non si può dire delle armi che al contrario vantano un livello di dettaglio impressionante. La fisica dei colpi, il rinculo delle armi, e le ambientazioni sono davvero un piacere per gli occhi. Anche se tutto va a farsi friggere quando si sale in auto. Infatti basta prendere velocità e i limiti si fanno sempre più marcati. La vegetazione che compone buona parte della mappa passa da un buon colpo d’occhio ad alberi che appaiono dal nulla, piante che scompaiono per apparire più in là e luci che perdono di credibilità col passare del tempo di gioco.
In buona sostanza il comparto tecnico è largamente diviso in due tronconi. Un’ottima resa grafica delle armi, delle divise e dei dettagli e un pessimo lavoro sui volti, sugli interni delle abitazioni e sui giochi di luce durante le scorribande in auto. Scorribande che saremo costretti a fare se vorremmo completare le miriadi di sub-quest. Missioni secondarie insignificanti e noiose che ben presto lascerete da parte.
In conclusione Sniper Ghost Warrior 3 è un gioco con più difetti che pregi che non brilla in quest’annata videoludica
Tirando le somme di Sniper Ghost Warrior 3, non mi sento di promuoverlo. Piuttosto, sperando in qualche patch che possa sistemare il sistemabile, lo “rimando a settembre”.
Quando avremo la possibilità di riprenderlo in mano, grazie al suo primo e unico DLC, vi saprò dire se le cose saranno migliorate. Fino ad allora vi consiglio di acquistare Sniper Ghost Warrior 3 esclusivamente su PC dove lo scaling, i modder e un prezzo più adatto all’offerta saranno di sicuro un valido incentivo.
Punti a favore
- Buona qualità delle armi
- Gameplay non innovativo ma funzionale
Punti a sfavore
- Pessimo comparto tecnico (su console)
- Storia banale e scontata
- Missioni secondarie inutili e ripetitive
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