In questa recensione andremo a conoscere il nuovo titolo di Petroglyph Games, The Great War: Western Front, e scopriremo come gira sul PC
I titoli strategici sono una tipologia di videogiochi difficili da sviluppare. Una fra le difficoltà principali, soprattutto al giorno d’oggi, è quella di non creare un titolo che sia la copia di un altro. Dopo aver visto le varie saghe di Company of Heroes, Age of Empires e Total War, ci sembra difficile trovare qualcosa che possa stupirci e, perché no, farci divertire come alcuni dei capitoli di questi grandi strategici.
Tuttavia il team di Petroglyph Games non si è lasciato demoralizzare dalla sfida è ha rilasciato da poco il suo ultimo RTS. Ma come se la sarà cavata durante la nostra prova? Non ci resta che iniziare questa recensione e scoprire insieme The Great War: Western Front, il videogioco che ci farà rivivere la Grande Guerra, almeno sul fronte occidentale.
Il fronte occidentale si riaccende
Come dice il nome stesso, e anche il sottotitolo soprastante, il tema principale sarà il fronte che, nel corso degli anni che vanno dal 1914 al 1918, si estendeva fra Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi. Ci ritroveremo a rivivere le grandi battaglie che hanno reso famose alcune delle regioni interessate dalla guerra, come ad esempio la battaglia di Verdun o quella della Somme.
Rivivremo dunque in un contesto già visto e conosciuto giocando ad altri giochi, ma sotto una chiave del tutto nuova. Alcuni degli elementi che hanno reso questa guerra diversa dalle altre, sono state l’utilizzo delle trincee e il logoramento con il quale hanno imparato a convivere i vari eserciti. In The Great War: Western Front questi elementi sono stati ripresi e sfruttati a dovere, ricreando in maniera quanto più fedele possibile quello che è stato il contesto storico dell’epoca.
Preparatevi dunque a pianificare una tattica offensiva a lungo termine e non abbiate fretta di mandare i vostri uomini incontro agli avversari. La calma e la perseveranza sarà la vera chiave di questo titolo; in fondo la guerra non è durata un solo giorno. Conquistare un centimetro a volte sarà più importante che ottenere una vittoria completa, ma adesso andiamo con ordine e spieghiamo quelle che sono le caratteristiche principali del titolo.
Mappa operativa e pianificazione – Recensione The Great War: Western Front
I protagonisti del conflitto sono gli Alleati da una parte e le potenze degli Imperi centrali dall’altra. Sebbene nel corso degli anni tante nazioni hanno combattuto questa guerra, il fronte occidentale ha visto l’Impero tedesco e quello Austro-ungarico contendersi il dominio sulle regioni contro Gran Bretagna, Francia, Italia, Stati Uniti e le varie colonie da questi dominate. Tuttavia nel titolo saranno presenti solo le forze tedesche da una parte e quelle francesi, belghe, statunitensi e inglesi (con le relative colonie) dall’altra.
Possiamo notare quindi che il fronte in questione è quello che più di tutti è stato interessato dalle varie battaglie, o almeno in parte. La campagna infatti si svolge su una mappa operativa non propriamente grande. Qui infatti saranno rappresentate parte della Francia, della Germania e il Belgio. La mappa è suddivisa in vari esagoni, ognuno rappresentante una regione che potrà essere potenziata acquistando degli edifici che avranno ognuno delle funzionalità ben precise.
Ogni esagono sarà caratterizzato da un numero ben definito di stelle che indicano la resistenza della regione ad essere annessa. Quando raggiungeremo una vittoria schiacciante toglieremo una stella alla regione attaccata, che potrà essere riconquistata se la stessa non verrà attaccata nel turno successivo. Questo meccanismo ci costringe ad attaccare la regione avversaria in continuazione per farla capitolare, facendoci vivere il logoramento che era tipico del conflitto.
Attaccare una regione a testa bassa tuttavia è poco consigliabile. Prima di sfondare le linee nemiche sarà importante utilizzare le nostre spie per comprendere l’entità delle truppe avversarie e la logistica della regione stessa. Questo ci darà un quadro dettagliato, facendoci capire quanto il nostro attacco sia utile a sfondare le linee nemiche o meno.
Inoltre, attaccando e perdendo unità inutilmente andremo ad inficiare la “volontà nazionale“. Questo parametro indica il sentimento dei civili nei confronti della guerra; più è alto, più è probabile ricevere truppe nuove con gli arruolamenti volontari, supporto economico e qualsiasi altro supporto bellico. L’azzeramento di questo valore è una delle cause della fine della partita, insieme alla perdita del quartier generale.
Unità e malus – Recensione The Great War: Western Front
Nella mappa operativa vedremo i nostri eserciti sotto forma di unità , ognuna caratterizzata da sottogruppi dette compagnie. Potremo schierare quattro tipologie di unità diverse: fanteria, carri armati, aerei e artiglieria d’assedio. Ognuna si potrà spostare sulla mappa per essere riposizionata a seconda dell’esigenza. Tuttavia, in ogni turno le unità potranno spostarsi o attaccare e mai compiere due azioni contemporaneamente. Inoltre in caso di sconfitta e perdita di una regione, alcune truppe si ritireranno, mentre l’artiglieria d’assedio sarà completamente persa.
L’attacco potrà avvenire da qualsiasi regione, ma ognuna sarà in grado di attaccarne solo un’altra limitrofa per turno. Le unità coinvolte nell’attacco, una volta terminata la battaglia, saranno afflitte da “affaticamento da battaglia” che ne diminuirà il morale di un quantitativo preciso; se attaccate più volte, questi malus si sommeranno tra loro. Tuttavia, una volta che un giocatore comincia il turno, questi spariranno. Ad influire sul morale ci penseranno poi anche le divergenze culturali. Giocando con gli alleati, infatti, se posizioniamo unità di nazioni differenti nella stessa regione avremo un ulteriore malus al morale, detto “comando disgiunto“.Â
Ogni unità sarà dotata di un quantitativo ben preciso di rifornimenti, che rappresentano la valuta più importante nel gioco. Tramite questi sarà possibile attaccare una regione, schierare una quantità di rinforzi maggiore (se le unità di una regione ce lo permettono) e, soprattutto, creare le nostre difese nella fase iniziale della battaglia.
Il combattimento inizia dalla difesa e dalla ricerca – Recensione The Great War: Western Front
Importante durante il corso della nostra campagna sarà la ricerca di nuove tecnologie per potenziare truppe, difese ed edifici per ottenere bonus vari. L’albero è suddiviso in sei rami ognuno caratterizzato da svariati nodi. Per sbloccare completamente ogni ramo avremo bisogno di quaranta punti; tuttavia sarà impossibile ottenere tutte le ricerche presenti nell’albero.Â
La fase di combattimento vera e propria è suddivisa in due fasi: la prima dove dovremo preparare la nostra area difensiva e la seconda che prevede la fase d’azione. Anche il campo di battaglia è suddiviso in più aree; due, una per ogni esercito, dove verranno posizionate trincee, truppe, artiglieria e palloni da osservazione e un’area neutrale che farà da cuscinetto fra le due formazioni.
Partendo dalla fase preparatoria, saremo in grado di costruire le trincee e i vari percorsi che ci permetteranno di spostarci tenendoci al riparo dal fuoco nemico. Vi sono vari tipi di trincee, da quelle più semplici che forniscono poca copertura, a quelle più complesse. Dovremo selezionare con parsimonia ogni elemento, creando una tattica che ci permetta di essere quanto più efficienti possibili senza sperperare tutti i nostri rifornimenti.
Per nostra fortuna ritroveremo le trincee posizionate nelle battaglie precedenti fra due regioni ogni volta che queste si affronteranno nuovamente. In questo modo saremo in grado di ampliare o potenziare quest’ultime, così da poterci difendere meglio durante la fase d’azione. Tuttavia artiglieria, postazioni difensive (come mitragliatrici e mortai) e palloni da osservazione dovranno essere riposizionati ogni volta.
Una difesa d’acciaio – Recensione The Great War: Western Front
In ogni trincea possiamo scherare al massimo due unità , salvo casi particolari. La prima si occuperà di sparare agli attaccanti, mentre la seconda fornirà supporto in caso di invasione della trincea. Queste unità possono scambiarsi di posizione per fornire sempre il maggior numero possibile di fucili per difendersi dagli avversari.
Attaccare frontalmente è l’unico modo per cercare di sfondare le difese nemiche, almeno nelle fasi più avanzate quando le trincee saranno complete. Coordinarsi fra gli attacchi di artiglieria per interdire i difensori e la tempistica di arrivo dei nostri soldati nella trincea avversaria non sarà facilissimo. Se non si eseguono bene queste manovre, due piccoli battaglioni in difesa saranno in grado di annientare interi eserciti se supportati da una mitragliatrice e da un attacco preventivo dell’artiglieria.
Insomma, gli sviluppatori sono riusciti a rimarcare il punto fondamentale di quella che è stata la prima guerra mondiale: la difficoltà di avanzare fra le linee nemiche. Conquistare uno dei punti a volte sarà veramente difficile e piuttosto che perdere unità senza compiere nessun passo avanti, sarà importante chiedere il cessate il fuoco o, in caso di difesa, arrendersi.
Le battaglie non saranno infinite e il tempo a nostra disposizione sarà alquanto limitato. Venti minuti per cercare di conquistare i tre punti non sono tanti e a questo si aggiungono il limite di truppe schierabili, solo trenta fra tutti i battaglioni presenti, e il numero di rifornimenti che limiteranno l’ingresso in campo di nuove truppe e il supporto di artiglieria e altre unità secondarie.
Grande complessità , ma poco realismo – Recensione The Great War: Western Front
Sebbene The Great War: Western Front sia un gioco molto ben realizzato come idea di combattimento e conquista di ogni singolo punto di una regione, in questa recensione però non possiamo esimerci dal far notare alcuni piccoli difetti che interessano questo titolo.
Primo fra tutti e forse anche uno dei più fastidiosi, riguarda l’intelligenza artificiale che governa i nostri soldati. In più casi ci è capitato che, invece di muoversi attraverso le trincee, uscissero allo scoperto, pronti per essere annientati dalle truppe nemiche in difesa dei vari punti d’interesse.Â
Proprio in questo senso poi troviamo il secondo enorme problema. I modellini, seppure sembrino realizzati decentemente e abbastanza fedeli agli originali, hanno delle meccaniche di movimento alquanto grezze che fanno perdere tutto il realismo che può suscitare l’ambiente dove si svolgono le varie battaglie. I vari scenari infatti sono ben realizzati, con modelli di terreno e trincee molto curati e dettagliati.
Menzione d’onore va invece al comparto audio, in grado di catapultarci indietro di oltre un secolo. Non solo gli effetti sonori sono ben curati, ma anche la colonna sonora è realizzata perfettamente, facendoci vivere quello che era il periodo culturale dell’epoca dal punto di vista musicale.
Un lungo conflitto
Siamo ormai giunti alla fine di questa recensione riguardante The Great War: Western Front ed è quindi arrivato il momento di tirare un po’ le somme. Siamo davanti a un titolo che cerca di rispecchiare quanto più fedelmente possibile i combattimenti dell’epoca e per certi versi ci riesce. La difficoltà che avevano gli eserciti nell’avanzare viene rispecchiata benissimo durante il combattimento.
Anche la difficoltà di conquista di una regione, rappresentata dalle stelle presenti nel relativo esagono, amplifica ancora di più questa sensazione. I campi di battaglia sono ben realizzati dal punto di vista grafico e la fase di combattimento suddivisa in due fasi ci aiuta ad apprezzare il tutto. Tuttavia, proprio quando dobbiamo cimentarci nel conquistare i territori avversari vediamo sorgere i primi problemi, dati da movimenti meccanici e da un’intelligenza artificiale alquanto carente.
Sebbene il combattimento abbia riguardato il mondo intero, il gioco si concentra su quello che è stato il fronte più caldo, anche se non in tutta la sua interezza. Mancano infatti il versante italiano-austriaco e i relativi eserciti che per anni hanno combattuto battaglie in trincea alla stregua di francesi e tedeschi. Non comprendiamo il motivo di tale scelta visto che riguarda sempre il fronte occidentale; possiamo solamente presupporre che sia dovuto a problemi di ottimizzazione di risorse, ma in questo caso si sarebbe potuto optare per una campagna secondaria.
Insomma, un titolo veramente valido per inventiva e meccaniche che sicuramente potrà diventare una pietra miliare per i titoli RTS. Tuttavia la carenza di alcuni piccoli dettagli ne limitano la qualità complessiva che rimane tutto sommato buona. Per questa recensione riguardante The Great War: Western Front è ormai tutto. Vi ricordiamo che il titolo è disponibile per PC al prezzo consigliato di 34,99 €, ma potete trovarlo in leggero sconto su Kinguin. Per non perdervi ulteriori recensioni riguardanti l’universo videoludico, continuate a seguire tuttotek.it!
Punti a favore
- Meccaniche innovative
- Difficoltà reali del conflitto rispettate
- Campi di battaglia ben caratterizzati
- Truppe e mosse limitate dai rifornimenti
- Colonna sonora
Punti a sfavore
- Fronte non completo
- Assenza di eserciti importanti
- IA delle truppe
- Movimenti meccanici
Lascia un commento