Dalla musica ai videogiochi, il percorso di Stewart Copeland parte dalla polizia musicale ad uno dei personaggi più amati di sempre
Questo continuo ping pong tra oriente e occidente per Musica & Videogiochi, dopo una pausa forzata a causa del modello OLED di Nintendo Switch, ci porta ad un altro compositore americano: Stewart Copeland. Questo artista va a chiudere il cerchio aperto da Caparezza, perché l’operato musicale di Copeland non nasce nel contesto videoludico: i più lo conoscono in veste di batterista dei Police. Se il nome non vi dovesse dire ancora nulla, vi basti sapere che è la band che precede la carriera di Sting da solista. Al di fuori del suo lavoro su console, inoltre, l’autore ha anche composto per film e serie TV.
Ovviamente, non mancheremo di inserire questo artista nello stesso contesto di Akira Yamaoka, Yoko Shimomura, David Wise, Motoi Sakuraba, Josh Mancell, Koji Kondo, Grant Kirkhope e Nobuo Uematsu. Gli appassionati del franchise videoludico in questione sapranno già bene dove vogliamo andare a parare, ma mai come oggi dovremo prenderci il nostro tempo: se la rivista Rolling Stone l’ha definito nel 2016 il decimo batterista migliore di tutti i tempi e se è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Police nel 2003 (e nella Modern Drummer Hall of Fame del 2005, nonché nella Classic Drummer Hall of Fame nel 2013), stavolta c’è molto da dire.
“Da quando eri uno sbuffo di fumo, sapevamo che…”
Stewart Armstrong Copeland è nato ad Alexandria, in Virginia il 16 luglio del 1952, in un contesto familiare estraneo sia alla musica che, ovviamente, ai videogiochi. La madre infatti è l’archeologa scozzese Lorraine Adie, mentre il padre un agente (e membro fondatore!) della CIA dell’Alabama, Miles Copeland Junior. La famiglia si è trasferita temporaneamente a El Cairo quando il piccolo Stewart aveva ancora pochi mesi, e in seguito a Beirut dove il ragazzo ha frequentato la American Community School. Nonostante il trambusto dei continui traslochi, però, il talento musicale non ha impiegato molto ad emergere.
Già a dodici anni, Copeland ha studiato da batterista e ha iniziato a suonare per i balli scolastici entro i primi dodici mesi. In seguito si è trasferito in Inghilterra, studiando dal 1967 al 1969 nel collegio di Millfield a Somerset. Poi, finalmente, la costa ovest americana: in California ha studiato presso l’università internazionale di Alliant e l’università californiana di Berkeley. Il fratello maggiore, Miles Copeland III, ha fondato la casa discografia I.R.S. Records ed è diventando manager dei Police, supervisionando gli altri progetti musicali dell’artista. A dargli manforte ha provveduto anche l’altro fratello, il compianto Ian Copeland.
“Sembra che ci sia bisogno del mio intervento” (musicale) – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Tornando in Inghilterra, Stewart Copeland ha lavorato nel settore della musica ma molto prima di quello dei videogiochi. Prima dei Police, infatti, ha lavorato come manager per la band di rock progressivo Curved Air, in occasione del tour di riunione del 1974. Nei due anni successivi, ha finalmente fatto da batterista. La band non ha avuto molto successo con il tour europeo, causando non poca frustrazione nel leader Darryl Way, noto perfezionista. Tuttavia, nonostante il clima di soggezione in cui stava lavorando Copeland, è scattata una scintilla che ha portato i Curved Air al successo.
E così come la band ha trovato il successo, lo ha perso con altrettanta rapidità. La rottura è avvenuta in modo talmente graduale che, stando alla cantante Sonja Kristina, la stampa di settore ha definito l’assenza della band come un anno sabbatico. Kristina e Way hanno intrapreso carriere da solisti, e Copeland… che ci si creda o no, il gruppo The Police lo ha fondato lui. Nel frattempo, l’artista ha anche mantenuto una relazione con Sonja Kristina formatasi sul palco, culminando in un matrimonio nel 1982. E ora, finalmente, è il momento di parlare… non di console, ma dei Police in senso stretto.
Circuito Metro – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Esatto, i videogiochi sono ancora lontani, ma il percorso di Stewart Copeland nella musica lo ha portato a fondare i Police nel 1977, insieme al cantante e bassista Gordon Matthew Thomas Sumner (in arte Sting) e al chitarrista Henry Padovani (presto rimpiazzato da Andy Summers). Il gruppo è diventato uno dei migliori di fine anni settanta e inizio anni ottanta. Nonostante Copeland fosse il membro più giovane della band, i primi brani erano quasi tutti opera sua, compreso il primo singolo Fall Out e il brano Nothing Achieving sul lato B. Sting ha in seguito composto più canzoni, ma a livello di partitura l’impronta di Copeland non mancava mai.
L’artista ha composto (e cantato!) On Any Other Day, Does Everyone Stare, Contact, Bombs Away, Darkness e Miss Gradenko, per poi lavorare insieme a Sting a Peanuts, Landlord, It’s Alright for You e Re-Humanize Yourself. Con lo pseudonimo “Klark Kent” (in seguito titolo di un album omonimo), nel Regno Unito Copeland ha rilasciato diversi singoli come Don’t Care nel 1978. A inizio anni ottanta, Copeland ha iniziato a comporre per i film: la colonna sonora di Rusty il selvaggio (regia di Francis Ford Coppola) gli è valsa la nomination ai Golden Globe del 1983.
Norc Nexus – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Non siamo ancora giunti al momento di parlare di videogiochi, ma a livello di musica siamo giunti ad uno spartiacque per Stewart Copeland. L’album The Rhythmatist del 1985 è stato il risultato di un pellegrinaggio in Africa, motivo per cui molte sonorità locali si sono fatte strada nel progetto. L’autore, anche in questo caso, ha prestato la sua voce al brano, ma nel frattempo “il posto di lavoro principale” era entrato in crisi: i Police hanno tentato una riunione nel 1986, ma il progetto è venuto meno. A questo punto, Copeland ha intrapreso a tutti gli effetti una carriera da compositore.
La lista dei film che portano la firma dell’artista è lunga. Abbiamo Talk Radio, Wall Street, Riff-Raff: Meglio perderli che trovarli, Piovono pietre, Sopravvivere al gioco, Non guardarmi: non ti sento, Highlander II: Il ritorno, Un amore rinnovato, Fresh, Filofax: Un’azienda che vale un tesoro, West Beirut, Io sono David e Missione Hamburger. Vorremmo però menzionarne uno, prima di passare all’elenco di serie TV musicate da Copeland: Tre amici, un matrimonio e un funerale del 1996. Cercate su YouTube il brano Bill is Dead, che accompagna l’elegia funebre del personaggio in questione. Non notate nulla?
Wizard Peak – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Prima di arrivare veramente al cuore dei videogiochi, vorremmo soffermarci anche sulla musica di Stewart Copeland per la televisione. Un giustiziere a New York, Dead Like Me, Droids Adventures da Star Wars, l’episodio pilota di Babylon 5 e The Amanda Show di Nickelodeon. Come per l’ultimo film che abbiamo menzionato, vorremmo ricordarvi di fare caso alla sigla della serie TV con Amanda Bynes come protagonista. In quel ritmo acceso (da un batterista, che vi aspettavate?) c’è un indizio che potete decifrare con il titolo di questa sezione del nostro speciale. Potreste aver già capito, ma nel dubbio chiudiamo il curriculum.
Abbiamo anche opere teatrali e balletti come settori in cui si è dilettato Copeland, uno su tutti l’arrangiamento per i brani di Re Lear commissionato dall’orchestra sinfonica di Seattle. L’artista ha anche lavorato come batterista freelance. Peter Gabriel l’ha voluto per il brano Red Rain del suo album del 1986 semplicemente intitolato So. Nello stesso anno Copeland ha unito le forze con Mike Rutherford, Tom Waits ed Adam Ant. Nel 1989, Copeland ha formato Animal Logic con il bassista Stanley Clark e la cantautrice Deborah Holland, ma dopo il successo iniziale la band si è sciolta. Si è dilettato infine nel doppiaggio con un cameo nei panni di un soldato americano in South Park – Il film: più grosso, più lungo & tutto intero.
Casa dell’artigiano – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Vi starete chiedendo quali siano i videogiochi a cui ha lavorato Stewart Copeland, dopo aver parlato di musica completamente estranea al medium. La risposta ce la da il trittico Sony, Insomniac Games ed Universal Interactive, che nel 1998 ha partorito un platformer per meglio rivaleggiare i titoli senza restrizioni di età di Nintendo. Serviva un titolo capace di replicare la libertà di movimento di Super Mario 64, dopo che Crash Bandicoot ha semplicemente replicato in tre dimensioni (pur riuscendoci) la linearità dei Mario classici visti su Nintendo Entertainment System. Servivano ali per rendere le idee di Super Mario 64 ancora più intuitive.
Serviva, in altre parole, Spyro The Dragon. Come è successo per alcuni autori di cui abbiamo già parlato, come ad esempio David Wise, l’artista avrebbe giocato a ciascun livello (con l’ausilio di trucchi) per comprendere meglio il “feel” più adatto. Il risultato è stato qualcosa di fenomenale, ma non privo di qualche riciclo qua e là. Per la musica di Lofty Castle (Castello Fluttuante in Spyro Reignited Trilogy), Copeland ha ritmato maggiormente il brano Bill is Dead, mentre con Wizard Peak (qui sotto; Vetta del Mago in Reignited) l’autore ha semplicemente tolto le voci dalla sigla dell’Amanda Show.
Barlume – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Stewart Copeland è rimasto con il progetto per comporre anche la musica dei videogiochi successivi nella saga. Dopo Spyro 2: Ripto’s Rage! (da noi sottotitolato Gateway to Glimmer, “portale per Barlume”, per l’edizione PS1; il gioco ha mantenuto il titolo originale nella tardiva riedizione PSOne Classics per PSP e in Reignited Trilogy), Copeland ha cambiato le cose per il terzo capitolo, Spyro: Year of the Dragon. Per fare spazio al ricco doppiaggio italiano e al famigerato sistema anti-pirateria in un gioco pieno di contenuti, infatti, la versione europea ha riciclato e/o alterato alcuni brani.
L’artista ha tenuto conto di quanto un brano piacevole dovesse essere piacevole da ascoltare di suo ed invogliare il giocatore ad affrontare i livelli. Rispetto alle sonorità di Josh Mancell, Copeland ha preferito evitare il loop dei brani in favore di un abbassamento graduale del volume al termine di ogni traccia (Reignited permettendo). Per evitare i compromessi di Mancell, le diverse armonie e le tonalità più basse sono arrivate incolumi alla riproduzione sui CD. Il suo amore per l’arte lo ha visto tornare anche per il disastroso quarto capitolo dallo sviluppo frettoloso, Enter the Dragonfly, e ad anni di distanza con il medley trionfale delle schermate del titolo (Tiger Train) per Spyro Reignited Trilogy.
Passaggio buio – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Sebbene la musica di Stewart Copeland per i videogiochi della serie non sia mai stata pubblicata ufficialmente, l’edizione limitata di Spyro: Enter the Dragonfly è uscita con un CD aggiuntivo. Il disco conteneva brani non utilizzati, ad ulteriore dimostrazione dello sviluppo accelerato. Il brano Jacques per l’omonimo livello e boss del mondo dei Tessisogni del primo Spyro the Dragon ha fatto una comparsa, senza alcuna modifica al di fuori del titolo (Rain), nella raccolta The Stewart Copeland Anthology.
In questo periodo, Copeland ha composto l’unica altra colonna sonora videoludica al di fuori di Spyro, quella di Alone in the Dark: The New Nightmare (qui sotto). Nel 2000, in collaborazione con Les Claypool (Primus) e Trey Anastasio (Phish) ha creato la band Oysterhead, per poi comporre la colonna sonora del film Sunset Strip su richiesta del regista Adam Collis. E che ne è del draghetto? L’influenza di Copeland è evidente sulla colonna sonora della trilogia di Digital Eclipse per Game Boy Advance (Robert Baffy ed Ed Cosico), ma se siete curiosi il canale YouTube Cope Land (con lo spazio) ha riarrangiato alcuni di quei brani con gli strumenti dei giochi originali.
Villa Solare – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Nel 2002, dopo il flirt con i videogiochi, la musica di Stewart Copeland è tornata sul palco. In occasione di un nuovo album (con annesso tour), i membri dei Doors Ray Manzarek e Robby Krieger lo hanno scritturato come batterista. In seguito ad un problema di salute, però, Copeland ha dovuto tirarsi indietro all’ultimo e la cosa è finita in tribunale. Nel 2005, l’artista ha portato la sua arte nientemeno che in Italia, partendo dall’album Orchestralli che contiene dei brani di musica da camera composti durante una breve visita del nostro Stivale nel 2002. In seguito, il musicista ha avviato un altro progetto di collaborazione.
Con il chitarrista avanguardista (per un’idea di avanguardia, pensate alla delirante Revolution 9 dell’album bianco dei Beatles) David Fiuczynski, il collega polistrumentista Vittorio Cosma, il cantante Raiz e il romanissimo Max Gazzé in veste di bassista, Copeland ha fondato Gizmo. La band ha fatto il debutto in America il 16 settembre 2006 al festival per batteristi di Modern Drummer. A gennaio 2006, inoltre, Copeland ha rilasciato il suo documentario sui Police intitolato Everyone Stares: The Police Inside Out (dal titolo del brano che avete sentito poco fa) al festival del film indipendente di Sundance. A febbraio e a marzo, è stato uno dei giudici per Just the Two of Us della BBC (un talent show da noi ancora ignoto).
“Grazie per avermi liberato” – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Ai Grammy Awards del 2007, Stewart Copeland, Andy Summers e Sting hanno suonato insieme per la prima volta dopo anni, esibendosi con Roxanne nei panni espliciti dei Police. Questo ha segnato la prima comparsa in pubblico della band dal 1986 (al di fuori di un concerto improvvisato al matrimonio di Sting nel 1992 e dell’introduzione alla Rock and Roll Hall of Fame nel 2003). Il giorno dopo, la band ha annunciato il tour di riunione del 28 maggio 2007, per festeggiare il trentennale dei Police. In questa occasione, Copeland ha rilasciato la compilation comprensiva di Rain che abbiamo menzionato poco fa.
Sempre nel 2007, il governo francese ha insignito Copeland, Summers e Sting del titolo di cavalieri all’ordine delle arti e delle lettere, ricevuto in passato anche da Shigeru Miyamoto e Michel Ancel. Il gruppo si è esibito 151 volte, culminando nell’ultimo concerto dell’agosto 2008 al Madison Square Garden di New York. Da allora, il batterista dei draghi è stato incaricato da RIM per dare una sorta di “colonna sonora” per lo smartphone BlackBerry Bold 9000. Il tema ricco di percussioni da lui composto ha dato vita a sei differenti suonerie, compresa una sveglia preinstallata nel telefono.
Metropolis – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Nel marzo del 2008, l’autore si è esibito con il suo componimento orchestrale Celeste all’evento An Evening with Stewart Copeland, come parte del Savannah Music Festival. Tra i musicisti c’è stato anche il violinista classico Daniel Hope. All’evento è stato anche proiettato Everyone Stares: The Police Inside Out con una sessione veloce di botta e risposta con il pubblico. Lo stesso anno l’orchestra sinfonica di Dallas gli ha proposto di comporre un brano ricco di percussioni indonesiane. Il risultante Gamelan D’Drum è stato suonato a Dallas il 5 febbraio 2012 e alla Royal Academy of Music di Londra il luglio successivo.
Al SummerFest del 21 agosto 2009, Copeland ha rivelato i brani Retail Therapy, Kaya, Celeste e Gene Pool. In occasione dell’adattamento teatrale di Ben-Hur del 17 settembre ha composto la colonna sonora. Quello stesso mese ha pubblicato le sue memorie, Strange Things Happen: A Life with The Police, Polo, and Pygmies. Il libro racconta bene o male tutti gli eventi che abbiamo riassunto finora. Un mese dopo è stato ospite del programma radiofonico di BBC Radio 3, il talk show musicale-biografico Private Passions. Il 24 maggio 2011 ha aperto ufficialmente il suo canale YouTube.
Colline Frattura – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Sul suo canale, Stewart Copeland ha caricato tutta la musica suonata in collaborazione con altri artisti. Il 24 agosto 2011 ha suonato come batterista solista al Late Show with David Letterman (da noi in onda su Rai 5). Ha fatto anche una comparsata nell’episodio del 10 gennaio 2012 di Affari al buio (DMAX) per comprare dei cimbali turchi a quaranta dollari. A luglio ha effettuato un tour europeo con l’ex compagno di band presso Animal Logic, Stanley Clarke. A maggio 2013 ha suoato con i Long Beach Opera una… beh, un’opera ispirata a Il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe.
Riassumiamo brevemente gli ultimi eventi partendo dalla formazione del supergruppo Gizmodrome con Alan Belew, Vittorio Cosma e Mark King (no, niente Max Gazzè stavolta). Per l’occasione è uscito un album omonimo. Il 25 giugno 2019, invece, il New York Time ha aggiunto l’operato di Copeland tra l’enorme materiale andato perduto nell’incendio del 2008 agli studi di Universal. Siamo quasi in fondo a questo lungo viaggio musicale: è ora di addentrarci un po’ più nella sfera personale.
Monte di mezzanotte – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Come abbiamo menzionato prima, Stewart Copeland è stato in una relazione con Sonja Kristina dei Curved Air dal 1974. Il risultante matrimonio è durato dal 1982 al 1991. Ha adottato il figlio di lei, Sven, da una relazione precedente, e i due hanno avuto a loro volta i fratelli Jordan e Sott. Nel 1981, ha avuto il suo primogenito Patrick da Marina Guinness, figlia dell’autore irlandese Desmond Guinness. Attualmente, vive a Los Angeles con la seconda moglie, Fiona Dent, con cui ha avuto tre figli: Eve, Dylan e Celeste.
Chiudiamo brevemente la parentesi sul gossip menzionando gli hobby di Copeland. L’artista si diletta nel tempo libero giocando a polo, come regista amatoriale, pattinando e pedalando lungo il litorale di Santa Monica in California. Inoltre è tuttora attivo sul canale YouTube, dove carica le varie sessioni di allenamento con altri musicisti nel suo studio (qui sotto), battezzato the Sacred Grove (“il sacro boschetto”).
Tesoro di Nasty – Musica & Videogiochi: Stewart Copeland
Copeland è cresciuto ascoltando una combinazione di musica libanese (presumiamo siano più o meno le stesse influenze di Mika, ndr), rock and roll, jazz e reggae, scegliendo però con cura ciò che gli serviva da ogni stile anziché imitarli alla cieca. Negli anni ottanta, quando molti musicisti cercavano un sound diverso da tamburi più grandi, ha scoperto gli octoban. Chiamati anche “tamburi a tubo” ed inventati dal manifattore Tama Drums nel 1978, gli octoban sono contraddistinti dalla loro forma cilindrica. Ha anche implementato dei cimbali simili a quelli di un suo giocattolo di infanzia.
Per quanto mancino, Copeland suona una batteria per destrimani, piazzando i cimbali prevalentemente a sinistra. Stando a una sua intervista con Modern Drummer, Copeland ha citato Mitch Mitchell dei Jimi Hendrix Experience come una delle maggiori influenze. Stando all’artista, ogni volta che anche da piccolo aveva in mente una melodia si chiedeva come l’avrebbe suonata Mitchell. Inoltre il compositore si rifà anche a Sandy Nelson e Ginger Baker, ma a causa di quello che chiama un “ascolto forzato” di Buddy Rich è diventato col tempo “allergico al jazz”.
Baia di Norc
Gli esperti di musica hanno notato quanto la sua enfasi sul groove (una sequenza ripetuta da un batterista per tenere il ritmo) non compone l’ossatura di un brano, agendo invece da contorno. Copeland racconta che la sua capacità di tenere il tempo di una canzone rock per due minuti sia qualcosa che “pochissimi batteristi moderni sanno fare”. Sul fronte videoludico, probabilmente uno dei suoi brani più ambiziosi è quello della Baia di Norc dal primo Spyro. Stando all’analisi del ritmo da parte della Let’s Player romagnola May Summers, il ritmo “inizia in un 3/4 serrato”, dopodiché “entrano i tamburi in 2/4” e i timpani (su cui è stato uno dei primi batteristi ad implementare il chorus) partono in “in 6/8”, contribuendo ad un turbinio di ritmi diversi definibile solo come un’opera d’arte.
Ora sta a voi dirci la vostra: cosa pensate di questo artista? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
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