Senti che musica, che videogiochi, talento per orecchie di pochi: parliam di Grant Kirkhope un po’ di più, mischiando il banjo con il kazoo
Se l’incipit di Musica & Videogiochi in rima vi ricorda una strega, il focus su Grant Kirkhope ben presto si spiega. Gli strumenti musicali alla fine citati sono infatti indizi quasi scontati: la suspence avremmo potuto anche mantenerla, ma sappiamo tutti quale sia la vera perla. Dopo aver parlato di Caparezza, David Wise, Yoko Shimomura e Koji Kondo, con Akira Yamaoka, Josh Mancell e Motoi Sakuraba andiamo più a fondo. Non è tutto Rare ciò per cui l’artista è noto, ma il suo talento gli ha concesso di musicare anche una creazione di Shigeru Miyamoto. Senza ulteriori indugi, scaviamo nei musical pertugi…
Prima di ogni spettrale rima
Grant Kirkhope, classe 1962, nacque il 10 luglio ad Edimburgo, in Scozia, con la musica nel sangue prima che la brown box di Ralph Baer generasse l’intero medium dei videogiochi. La madre di Kirkhope era una ballerina professionista, mentre il padre era un patito di musica come pochi. Già in tenera età, il piccolo Grant fu esposto ad influenze quali Frank Sinatra e Glenn Miller. In qualità di autodidatta, a undici anni ha imparato da solo a suonare la chitarra per poi seguire formalmente un corso di tromba. Dall’età di cinque anni, l’artista frequentò la King James’ School di Knaresborough nel North Yorkshire.
Da allora, Kirkhope ebbe modo di suonare in varie band dopo essersi diplomato al Royal Northern College of Music. Con il sassofonista Snake Davis è stato parte di Zoot and the Roots. Il musicista ha inoltre fatto parte dei “Big Bad Horns” (“corni cattivoni”) della band britannica Little Angels. Poi, nel 1995, la svolta videoludica: nell’autunno del 1995, si è unito a Rare grazie a Robin Beanland (che abbiamo menzionato parlando di David Wise), conosciuto suonando per altre sue band, i Syar e i Maineeaxe. Peccato solo aver mancato lo sviluppo di Donkey Kong Country 2 per un soffio…
Non c’è niente di più bello che comporre per orso e uccello – Musica & Videogiochi: Grant Kirkhope
Bene o male sappiamo tutti quale sia stato l’intricato sviluppo di Banjo & Kazooie per Rare, ma è qui che è interessante scoprire il modus operandi con cui Grant Kirkhope va a comporre la musica per i suoi videogiochi. Quello che doveva essere il gioco di ruolo Project Dream per Super Nintendo ha lasciato il posto, in maniera graduale ma costante, ad un orso campagnolo pacioccone capace di sfruttare le abilità di una sarcastica uccellina per librarsi in volo. L’allora emergente moda degli zainetti in Giappone ha fatto il resto, per costruire un appeal globale. Questo gli occhi lo sanno, ma le orecchie?
Il piglio cartoonesco con cui l’artista sceglie le proprie sonorità ha presentato da subito uno stile particolare: disarcionare il giocatore. La melodia di un qualsiasi gioco musicato da Kirkhope non va mai nella direzione che ci aspetteremmo quando la ascoltiamo per la prima volta: là dove prevediamo una nota alta, ecco che ne sopraggiunge una bassa. Questa punta di sapore agrodolce contribuisce alla personalità unica e inimitabile dello spiccato stile di Kirkhope, creando un gusto musicale inconfondibile. Abbiamo incluso qui sotto un’analisi che ben illustra ciò che intendiamo.
Un compositore versatile per un’esperienza memorabile – Musica & Videogiochi: Grant Kirkhope
Lo stile di Grant Kirkhope non è solo musica “cartoon” fine a sé stessa: l’autore ha lavorato anche a videogiochi più seriosi. Un esempio su tutti è Perfect Dark, lo storico sparatutto spionistico simbolo di Nintendo 64 (insieme a GoldenEye 007, anch’esso musicato da Kirkhope). Tra gli altri progetti dell’artista troviamo anche opere di stampo più cinematografico. Non alludiamo ad esperienze videoludiche permeate da cutscene, ma di veri e propri film, in quello che la biografia del compositore sul suo sito ufficiale chiama apertamente uno dei suoi anni più impegnati ed impegnativi: il 2016.
Ironia vuole che Kirkhope sia stato ingaggiato per comporre la colonna sonora del film The King’s Daughter, in cui insieme a William Hurt e Kaya Scodelario abbiamo anche Pierce Brosnan come protagonista. L’anno successivo, dunque, l’attore sarebbe stato accompagnato dalla musica scritta dal compositore che musicò la controparte videoludica della sua versione di James Bond. Sue sono anche le note del film Shadows, che gli sono valse un premio nel 2020. Dopo il successo con Viva Piñata per conto di Rare nel 2007, l’autore ha iniziato a lavorare come freelancer in quella che sarebbe diventata un ulteriore passo verso il pantheon musicale videoludico.
I did a little video to help with the Kickstarter … I shouldn’t have bothered!!!https://t.co/83jllV5uso
— Grant Kirkhope (@grantkirkhope) May 1, 2015
Il crescendo con Nintendo – Musica & Videogiochi: Grant Kirkhope
Come abbiamo ricordato parlando della musica di David Wise, per Grant Kirkhope il ritorno ai platformer con Yooka-Laylee (qui sopra) è stato voluto a furor di popolo (o meglio, di finanziatori tramite Kickstarter) da parte dei fan dei vecchi videogiochi di Rare. Ciò su cui non ci siamo soffermati, però, è il coinvolgimento dell’autore per la musica di un progetto tutto italiano, Mario + Rabbids: Kingdom Battle, i cui modelli 3D sorpresero tanto Nintendo da convincerli del potenziale di questo crossover. La passione che portò Davide Soliani di Ubisoft Milano a commuoversi all’E3 ha garantito al gioco un sequel, che vedrà il ritorno di Kirkhope.
Quella di coinvolgere un compositore occidentale per la prima volta in un titolo di Mario è stata una doppia scommessa (insieme al team di sviluppo italiano, in cui militano ex redattori di Nintendo La Rivista Ufficiale). Tuttavia, la Grande N ha amato il riarrangiamento della melodia del Castello di Peach al punto tale da convincersi ad aprire le porte musicali di Super Smash Bros. Ultimate ad un autore occidentale. L’onore di questo primato va a Kirkhope, le cui note (dopo un’iniziale smentita per evitare leak) hanno accompagnato trionfalmente l’arrivo di Banjo e Kazooie nel roster.
Tra il banjo e il kazoo, Grant, quando torni tu?
Ormai la fiducia e il rispetto che Grant Kirkhope ha saputo accumulare nel corso degli anni parlano da soli, ma al di là del già citato Mario + Rabbids: Sparks of Hope il futuro del compositore scozzese è avvolto nel mistero. Nonostante una versatilità che lo ha portato a musicare Kingdoms of Amalur: Reckoning e Civilization: Beyond Earth, entrambi fruttatigli dei premi BAFTA, l’autore della colonna sonora (tra le altre cose) di Castle of Illusion starring Mickey Mouse si è ritirato a vita privata a Los Angeles, in California, con la moglie e i suoi due figli. Fino al prossimo progetto, possiamo solo attendere fiduciosi il suo ritorno.
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