Atmosfera, solennità e tanta, ma tanta classe: come la musica di David Wise ha contribuito a una visione più artistica dei videogiochi
Bentornati a Musica & Videogiochi, dove lasciamo dita e occhi sui sedili posteriori e lasciamo le redini alle nostre orecchie: oggi, dopo essere partiti dagli omaggi esterni di Caparezza per poi proseguire con i compositori Akira Yamaoka e Yoko Shimomura, oggi ci fermiamo un attimo in occidente con David Wise. Il nome, da solo, potrebbe non dirvi niente… ma in realtà, se doveste pensare alle percussioni africane e a sonorità più riflessive, potreste subito associarne il nome ad una delle più famose saghe di platforming di cui il mondo abbia memoria. Le cravatte rosse vi dicono nulla?
Merce Rare
Stando allo stesso David Wise (classe 1967, un mese e sei giorni più “vecchio” della mitica Yoko), la sua musica gode di molte influenze, sebbene il primo strumento che abbia suonato (così come la Shimomura) prima di cimentarsi con i videogiochi sia stato il solo pianoforte. In seguito, il musicista si è cimentato con la tromba e, da adolescente, con le percussioni. In gioventù, Wise ha suonato in diverse band fino al 2004. Tuttavia, è solo entrando in contatto con Tim e Chris Stamper che la sua carriera videoludica ha avuto inizio. Potreste conoscere il duo come i fondatori di Ultimate Play The Game.
Se il nome della compagnia non dovesse dirvi nulla, provate con il suo secondo nome: Rareware. Per l’attuale costola di Microsoft, a suo tempo studio di seconde parti per Nintendo, uno dei primi segni di talento fu l’estro musicale di questa vera e propria rivelazione per il settore. La rivelazione avvenne con un incontro fortuito: “Stavo lavorando in un negozio di musica e stavo dimostrando cosa potesse fare un computer musicale Yamaha CX5 a due persone, Tim e Chris Stamper. Ho composto qualcosa così al volo per dare loro una dimostrazione. E loro mi hanno offerto un lavoro.”
I primati prima dei primati – Musica & Videogiochi: David Wise
Il curriculum iniziale di David Wise non vanta molti videogiochi famosi, ma tanta buona musica. Slalom e Wizards and Warriors sono i suoi primi contributi al mondo videoludico nel 1987. In seguito, i titoli su licenza non sono mancati: nel 1988 Wise si è infatti cimentato con la colonna sonora degli adattamenti videoludici di due quiz, Jeopardy! (da noi Rischiatutto) e la Ruota della Fortuna. Nel 1989, tuttavia, la prima grande svolta del compositore è stata uno dei titoli più insospettabili per il musicista britannico: nientemeno che un grande classico, Marble Madness.
Due anni più tardi, è uscito un gioco la cui colonna sonora è maggiormente nota a metà. Parliamo della serie più ostica mai creata da Rare: Battletoads, che oggigiorno (al di là dell’eccellente revival a cura di Dlala Studios) sarebbe maggiormente nota per essersi appigliata al filone delle Tartarughe Ninja se non fosse per il rock indiavolato a 8-bit di Wise (qui sotto orchestrato per Rare Replay). Tuttavia, è collaborando con David Beanland ed Eveline Fischer che Wise avrebbe raggiunto la vera notorietà. Ricordate il ritmo incessante dei bonghi a cui alludevamo prima? Sta per arrivare un virtuosismo al pianoforte che vi toglierà ogni dubbio.
Mi è salita la scimmia – Musica & Videogiochi: David Wise
Sì, tra i molti videogiochi a cui ha lavorato, David Wise è anche (e soprattutto) la mente dietro la musica di Donkey Kong Country (1994), di cui abbiamo appena parlato. Elencarne i due collaboratori, qui sopra, ha sdoganato la concezione (errata) che la colonna sonora di DKC fosse al 100% farina del sacco di Wise, ma non travisate: si tratta ancora in prevalenza di una sua creazione. In aggiunta alle influenze “da giungla” che fungono da sottofondo tematico per la saga, la trilogia originale (o meglio, più “duologia”) per Super Nintendo offre una grande varietà di stili che riflette le aree e le ambientazioni in cui appaiono.
Nell’intervista del gennaio 1996 redatta da Electronic Gaming Monthly, Wise ha raccontato che la sua vita da viaggiatore ha plasmato il sound di ciascun Donkey Kong Country (e Land, su Game Boy) da lui mai musicato. Ha inoltre definito la colonna sonora di Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest la sua “fase sperimentale parigina”. Le redini sono passate in prevalenza ad Eveline Fischer per il terzo capitolo, Dixie Kong’s Double Trouble!, ma in occasione del port del 2005 per Game Boy Advance il compositore d’oltremanica è tornato con spartiti inediti per l’intera avventura.
Come nasce la terra di Donkey Kong – Musica & Videogiochi: David Wise
Dopo gli esordi da freelancer, con un compito così grande David Wise ha dato per scontato che la sua musica venisse sostituita con l’operato di uno dei maggiori veterani dei videogiochi. Tuttavia, contrariamente a quanto pensasse il compositore, Koji Kondo non ha messo mano ai brani di Donkey Kong Country. Rare chiese a Wise di comporre tre brani demo, che poi sono stati uniti nel tanto iconico quanto improvvisamente comprensibile medley DK Island Swing, melodia dei primi livelli. In modo simile a Stewart Copeland (serie Spyro, ex Police; ne parleremo), Wise giocò ai livelli per capire quale fosse il sound adatto.
Kondo (Mario, Zelda) è stato fonte di ispirazione per Wise, insieme alla colonna sonora di Plok (1993), la musica elettronica anni ’80, il rock anni ’90, la dance e la propria stessa esperienza. La libertà creativa non gli è mancata (Wise aveva un proprio laboratorio in una stalla, con l’occasionale visita di Tim Stamper). L’ambizione di volersi adattare a una grafica avanti coi tempi portò Wise a dedicare molto tempo ad alcune creazioni, come la meravigliosa Aquatic Ambience (anche suonata live da lui stesso con gli streamer di ADH Gaming) che gli portò via un mese e una settimana. Il ritmo del tema di King K. Rool è invece un omaggio agli Iron Maiden.
E come ne nasce il sound – Musica & Videogiochi: David Wise
Al di là delle chicche come la musica della schermata del titolo, che riarrangia il tema di Donkey Kong mostrando l’evoluzione del personaggio dal 1981, David Wise ha davvero stabilito il suo stile nello sviluppo dei videogiochi. Nonostante l’artista si sentisse inizialmente limitato dalle restrizioni del NES, sapere che le grandi menti di Nintendo basassero su di esse ogni proprio componimento lo portò a migliorare. A dargli man forte, come abbiamo ricordato, c’era però anche Evelin Fischer, che nonostante la minore esperienza compose sette dei brani del gioco, nonché Robin Beanland.
Quest’ultimo compose il tema di Funky Kong (Funky’s Fugue) in modo completamente accidentale: il brano era infatti mirato per un video interno al team di sviluppo sul progresso di Killer Instinct, che uscì lo stesso anno. Nintendo la usò in un trailer, e a Tim Stamper piacque tanto da volerla includere nel gioco stesso. Diverso il discorso per gli effetti sonori, a cui lavorò il resto dello staff di Rare (versi di Kremling e altri nemici inclusi). Wise tentò di registrare dei versi di animali autentici allo zoo di Twycross, ma il tentativo fu infruttuoso in quanto gli animali in cattività si dimostrarono troppo taciturni.
La band “plastica” del fine-Rare – Musica & Videogiochi: David Wise
In seguito al successo dei videogiochi su Super Nintendo, la presenza della musica di David Wise nei prodotti di Rare si è affievolita rapidamente. Il genio creativo dalle sonorità cartoonesche del collega Grant Kirkhope, di cui parleremo tra qualche puntata, aveva ormai iniziato ad esercitare una certa egemonia su Nintendo 64 partendo da Banjo-Kazooie. Tuttavia, in questa fase di graduale distacco “in stile John Lennon”, Wise ha partecipato all’ultimo sodalizio scimmiesco tra Rare e Nintendo con Diddy Kong Racing nel 1997, per poi tornare dieci anni dopo con il port su Nintendo DS.
Dopo un tango con i giochi su licenza in Mickey’s Racing Adventure, titolo di accompagnamento (Game Boy Color) per Mickey’s Speedway USA (Nintendo 64) nel 1999, la presenza sulle console della Grande N si è dissolta sempre più. L’ultima meteora, a livello di inediti, è stato il poco noto puzzle game del 2004 per Game Boy Advance, It’s Mr. Pants. Dopo aver contribuito nel 2008 a Viva Pinata: Pocket Paradise e War World, per poi venire menzionato nei titoli di coda di Banjo & Kazooie: Viti e Bulloni, nel 2009 ha rassegnato le proprie dimissioni dopo aver lavorato per anni con il team di sviluppo.
E gli salì la scimmia di nuovo – Musica & Videogiochi: David Wise
La pausa, per David Wise, è durata fino al 2012, quando ha composto musica per due videogiochi: AXRIA Retro World e (passivamente) la parodia simil-dadaista Abobo’s Big Adventure. In una sorta di rimando tematico alle origini di Wizards & Warriors, il suo primo, vero componimento del 2013 è stato per Sorcery!. Contrariamente a quanto potremmo pensare, l’affidamento alla “seconda Rare” dello sviluppo di Donkey Kong Country Returns si è dimostrato occidentale in tutto tranne che nella colonna sonora, a cui non ha lavorato Retro Studios, bensì un quintetto dagli occhi a mandorla.
Minako Hamano, Masaru Tajima, Shinji Ushiroda, Daisuke Matsuoda e (qui sotto) Kenji Yamamoto hanno omaggiato degnamente l’operato di Wise, riarrangiandone l’eccellente colonna sonora composta per il primo DKC. A furor di popolo, tuttavia, Nintendo ha scritturato Wise in occasione del seguito del 2014, Donkey Kong Country: Tropical Freeze per Wii U (e Switch, via port). Il connubio con il team di Yamamoto ha portato ad una sensazionale amalgamazione delle due influenze musicali, e per Wise ha rappresentato un autentico, trionfale ritorno alle origini. La vera fenice, però, per il compositore è stata ancora un’altra.
Rettili rari e nuove nottole – Musica & Videogiochi: David Wise
Nel 2015, David Wise ha fatto capolino tra i ringraziamenti speciali per la musica di Rare Replay, che omaggia tutti i videogiochi (ad eccezione del buon vecchio gorilla della Grande N) mai creati da Rare. Due anni dopo, però, il musicista si è dilettato nel tango con la scena indie con Snake Pass, l’acclamato titolo in cui il giocatore prende le redini di un serpente simulandone i sinuosi e striscianti spostamenti con notevole realismo. Tuttavia, a cementare l’apparentemente sopito star power di Wise ha provveduto il primo “nuovo gioco di Rare senza essere un gioco di Rare”, nel 2017.
Alludiamo, poco sorprendentemente, a Yooka-Laylee, erede spirituale apertamente dichiarato di Banjo-Kazooie. Le peripezie dell’omonimo duo di camaleonte e pipistrello sono state protagoniste di uno dei più sfolgoranti ed immediati successi di cui Kickstarter avesse memoria. Parliamo di un superamento della soglia minima di 175.000 sterline nel giro dei primi 38 minuti della campagna, del cui contatore Playtonic Games (gli esuli di Rare) non hanno letteralmente fanno in tempo a vedere lo zero. Il milione di sterline è stato raggiunto in sei ore: un record di velocità battuto solo da Shenmue III.
Rarità musicali – Musica & Videogiochi: David Wise
L’utilizzo metaforico dei Beatles di pochi paragrafi fa è ben lontano dal concerto sul tetto. Lo star power a cui alludevamo ha reso l’inserimento di David Wise tra i compositori di Yooka-Laylee il protagonista indiscusso di uno dei traguardi aggiuntivi per la raccolta fondi. Naturalmente, la priorità andava per forza di cose al già menzionato Grant “Banjo-Kazooie” Kirkhope, ma Wise rimane comunque uno dei volti (o meglio dei suoni) a cui è maggiormente associata la Rareware che i fan amano ricordare. Il seguito, poi, ha reso l’inclusione del compositore più imprescindibile che mai.
Come un fulmine a ciel sereno, Playtonic ha annunciato l’esclusivamente anglofono Yooka-Laylee and the Impossible Lair l’8 giugno del 2019 per poi rilasciarlo quattro mesi dopo. Il cambiamento in direzione di un gameplay lineare a scorrimento laterale ha portato il focus dal gameplay più “open world” del primo, mirato a replicare le scorribande di Banjo e Kazooie, verso un degno erede spirituale dei primi Donkey Kong Country, ancora più autentico di Returns e Tropical Freeze. Nonostante l’ausilio di Grant Kirkhope e dei nuovi arrivati Matt Griffin e Dan Murdoch, qui il palcoscenico è tutto di Wise.
“Per i fan” – Musica & Videogiochi: David Wise
Riscoprendo le proprie origini freelance, David Wise è tornato alla musica che l’ha reso famoso nel 2009 collaborando con il sito di amanti dei videogiochi “da ascoltare”, OverClocked Remix. Si trattava in realtà di un solo brano per l’album del sito a tema Donkey Kong Country 2, intitolato Serious Monkey Business. Ai riarrangiamenti hanno collaborato anche Grant Kirkhope e Robin Beanland, rispettivamente alla chitarra e alla tromba. Il 15 marzo 2010 l’album è uscito, e il brano di Wise era il trentatreesimo, Re-Skewed.
In seguito, Wise si è ripetuto con un altro album a inizio dicembre 2012, Double the Trouble!, in cui ha remixato la versione Game Boy Advance del suo brano Jungle Jitter. Il tema dell’album era, prevedibilmente, Donkey Kong Country 3: una scelta obbligata, vista l’uscita in sordina della propria colonna sonora inedita nel 2005, nello stesso periodo di infanzia di Nintendo DS. Come abbiamo già detto, però, a noi il “concerto sul tetto” pare ancora ben lontano. E meno male, aggiungeremmo.
La saggezza di Davide
Contrariamente a quanto abbiamo scritto di Yoko Shimomura, nel caso di David Wise l’uscita di un album di musica al di fuori dei videogiochi che l’hanno vista (beh, sentita) come protagonista ha richiesto molto meno tempo. L’intera colonna sonora di Donkey Kong Country è infatti uscita quasi in simultanea con il gioco, con il titolo DK Jamz, nel novembre del 1994 (prima abbiamo mostrato la copertina). L’anno successivo, il disco è stato reso disponibile per i negozi di settore veri e propri, tra i grandi nomi della scena musicale anni ’90.
Visto quanto abbiamo detto sviscerando le fonti di ispirazione dietro all’operato di Wise, non dovrebbe sorprendere il rispetto reverenziale che il compositore ha saputo accattivarsi nel corso degli anni. Probabilmente il suo nome sarà meno noto di altri per gli appassionati del videogioco da ascoltare, ma in questa relativa nicchia “il rovescio di Yoko Shimomura”, laddove quest’ultima punta ad adattarsi ad un’atmosfera già resa nota dalla cinematografia disneyana, David Wise ci ha insegnato che può essere l’atmosfera stessa a conquistarci, coinvolgerci e toccarci nel vivo.
Ora sta a voi dirci la vostra: cosa pensate di questo artista? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
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