Gran bell’annata il 1998 per il retrogaming, infatti, sulla prima PlayStation riprendono le avventure nel tempo con Crash Bandicoot 3: Warped
Siamo sempre più vicini all’alba, dell’allora, nuovo millennio e la Sony ha già piazzato delle autentiche bombe sul mercato che portano il nome di Spyro e MediEvil le cui gesta risplendono ancora oggi grazie alle edizioni rimasterizzate, ai sequel ed alle apparizioni in altri brand.
Ovviamente ogni appassionato di retrogaming sa perfettamente che, oltre alle avventure horror di Resident Evil, la prima PlayStation non si è certo lasciata sfuggire l’occasione di lavorare al seguito delle avventure del marsupiale più famoso di sempre con Crash Bandicoot 3: Warped. Facciamo dunque una bella scorta di frutti Wumpa, teniamo il buon Aku Aku a portata di mano, facciamo attenzione alle casse e partiamo in quest’avventura fra i portali del tempo!
Un insano protagonista, il nuovo ritorno
Realizzato dal team di Naughty Dog, in seguito li rivedremo con altre saghe come Jak and Dexter e Uncharted, il gioco in questione si è subito dimostrato leggermente più “facile” rispetto ai primi due capitoli, ma non per questo meno entusiasmante e degno di remastered (questa fatta bene) e di venire giocato ancora ed ancora.
Il primo capitolo di pochi anni prima, a mio parere uno dei più difficili da completare, aveva venduto comunque moltissimo, tanto che si è dovuto solo aspettare un anno per il seguito dal titolo Cortex Strikes Back. Anche qui stessa storia, un successo planetario che ha consolidato ancora di più la PlayStation nell’Olimpo delle console.
Per questa terza avventura ci voleva dunque qualcosa che lasciasse ancora più di stucco i fan senza snaturare comunque il brand, questo sarebbe avvenuto più tardi ahimè, e garantire un’esperienza di gioco colorata, avvincente e spassosa che andasse anche a richiamare le ambientazioni viste nei grandi film di Hollywood. Ci sarebbero state dunque delle modalità di gioco più intense condite dalla giusta dose di nuovi rivali e vecchie conoscenze alla ricerca dei Cristalli del Potere. Chi vincerà questa battaglia infinita tra bene e male?
Storia e personaggi principali – Retrogaming: Crash Bandicoot 3: Warped
La schermata di gioco, con una “chiassosissima” Universal Interactive Studio Production, fa da subito capire all’appassionato di platform 3D che gli anni Novanta hanno molte cartucce da sparare, tanto che qui fuoriescono tutte da una cassa mentre un orologio dalle lancette impazzite scandisce l’inizio della partita.
La storia riprende da dove avevamo lasciato i nostri personaggi nel secondo capitolo con la stazione del Dottor Neo Cortex che cade a pezzi. Purtroppo uno di questi libera la perfida maschera Uka Uka, gemello del buon Aku Aku, che ora è più furioso che mai. Nonostante Neo Cortex abbia fallito per l’ennesima volta, Uka Uka decide comunque di utilizzare i suoi poteri magici per farla pagare ai nostri cari protagonisti e decide di concedere allo scienziato un’altra possibilità per riscattarsi.
Naturalmente non sarà da solo in questo piano malvagio dato che viene evocato il Dottor Nefarious Tropy che, grazie ai suoi poteri di alterazione del tempo misti a scienza, crea il Vortice Risucchia Tempo. Grazie a questo macchinario i Cristalli del Potere precedentemente raccolti dai nostri sono finiti sparpagliati in tutte le epoche e indovinate a chi toccherà salvare, di nuovo, la situazione? Portatore di queste brutte notizie è la maschera Aku Aku che, una volta venuto a conoscenza dell’evasione, corre ad informare i fratelli Crash e Coco e si prepara a partire con loro. Naturalmente i due protagonisti e la maschera li conosciamo bene, ma per quanto riguarda i nemici?
Il titolo comprende alcune vecchie conoscenze come Tiny Tiger, qui nei panni di un gladiatore romano, e il dottor N. Gin che, folle di rabbia, adesso è pronto più che mai a pareggiare i conti. Insomma, personaggi che abbiamo avuto modo di affrontare e sconfiggere negli episodi precedenti, ma qui dobbiamo metterli assieme ad Uka Uka, Dr. Nefarious Tropy e Dingodile, i nuovi antagonisti di questo capitolo.
Modalità di gioco – Retrogaming: Crash Bandicoot 3: Warped
Lo sapevate che all’interno di questo gioco potevate provare un piccolo assaggio di un altro grande titolo PlayStation? Esatto, bastava inserire un codice segreto nella schermata iniziale per giocare ad una demo di Spyro! Ma torniamo ai nostri marsupiali del cuore.
Al pari di alcuni personaggi, anche certe meccaniche sono state riprese dai giochi precedenti. Qui in particolare, la Warp Room che ci consentirà di viaggiare tra i mondi e salvare o caricare la partita, proviene da Il ritorno di Cortex. Inoltre, al caricamento di alcuni livelli compresi quelli dei boss, ci saranno poi dei simpatici siparietti con gli antagonisti che cercheranno di dissuadere il nostro eroe dal compiere l’impresa.
Un’impresa comunque bella lunga ed impegnativa con dei livelli abbastanza serrati, nonostante dei momenti bonus e degli schemi più rilassati in altri, il cui ritmo è scandito dalle note dei compositori Mutato Muzika, Mark Mothersbaugh e Josh Mancell. In totale ci sono dunque 32 livelli, inclusi quelli segreti che vanno dalla preistoria fino al futuro, dove bisognerà cercare di recuperare il Cristallo del Potere posizionato verso la sua fine per considerare tale livello superato. Ovviamente questa è la “main quest” perché, se prenderete tutte le casse o rigiocherete il livello superando le sfide a tempo e simili, entrerete in possesso di altre reliquie.
Il rigiocare diventa poi quasi d’obbligo per i completisti più intransigenti dato che, alcune casse, sono posizionate in una maniera troppo “particolare” per essere rotte come canta Caparezza in Abiura di me. Occorrerà dunque sconfiggere i boss di fine “era” per imparare alcune mosse speciali, come il doppio salto o la super panciata, per proseguire al meglio nell’avventura e raggiungere quel fatidico 100% (e anche di più).
Da ricordare poi che, come nella maggior parte dei platform 3D, anche qui si possono sconfiggere i nemici saltandogli in testa, ma così facendo ci si perderebbe tutto il gusto del tornado di Crash che, se potenziato, si rivelerà particolarmente utile per planare e raggiungere anche i punti più difficili.
Un altro attacco super efficace è il bazooka che spara i frutti Wumpa, munizioni infinite e praticamente inarrestabile, ed abbatte qualunque avversario e cassa con una più che discreta precisione. Ad ogni modo, chi ha detto che sia per forza necessario farsi tutti questi mondi a piedi? Divisi rispettivamente tra fratello e sorella, infatti, il gioco mette a disposizione diversi mezzi di trasporto da utilizzare in particolari livelli.
Crash userà dunque una motocicletta, un aereo ed una sorta di moto subacquea mentre Coco una tigre, un motoscafo ed anche un’astronave. Inoltre non va dimenticato che, sia a piedi che con questi mezzi, il buon Aku Aku sarà sempre accanto ai nostri protagonisti. Egli è dunque in grado di “parare” i colpi dei nemici, ne basterà uno per perdere una vita, ma se verranno raccolte tre maschere, allora, si avrà una momentanea invincibilità come visto anche nei vari capitoli di Super Mario.
Una serie tra alti e bassi – Retrogaming: Crash Bandicoot 3: Warped
Se un gioco ha un successo mondiale che cosa si fa di solito? Semplicemente si opta per un sequel oppure per una versione di corse oppure per una in vago stile Mario Party, ma andiamo con un po’ di ordine. Prima di tutto, i ragazzi di Naughty Dog, si sono occupati del nostro simpatico marsupiale solo fino a CTR, anch’esso è passato per la strada del remake, per poi passare la palla ad altri ed è stato proprio in quel momento che sono cominciati i guai.
Infatti, nonostante la versione “party game” fosse tutto sommato abbastanza carina, L’ira di Cortex per PlayStation 2 si è dimostrato un seguito generalmente poco ispirato con dei tempi di caricamento eccessivamente lunghi. Una vera e propria contraddizione per un tipo di gioco che si basa sull’azione e sulla velocità, non ai livelli di Sonic, ma ci siamo capiti.
Altri momenti decisamente dubbi sono stati poi i titoli prodotti dalla Vivendi Games che, a parte Twinsanity, ha snaturato completamente le meccaniche di gioco ed anche il design stesso del personaggio rendendolo quasi irriconoscibile con quei dannati tatuaggi tribali sulle braccia. Le cose non sono poi andate meglio con le versioni per cellulari, Game Boy Advance e Nintendo DS, assolutamente dimenticabili.
Per fortuna gli ultimi anni hanno sembrato sorridere finalmente al nostro marsupiale casinista grazie alle versioni rimasterizzate della trilogia originale e di CTR, cosa che si è poi verificato ancora per il già citato Spyro ed il buon Daniel Fortesque. Un salvataggio che ha fatto estremamente sia ai fan della vecchia serie che non hanno ancora mollato i controller ed i giocatori alle prime armi.
Tra frutti Wumpa e casse di TNT
Vedere oggi un titolo come Crash Bandicoot 3: Warped, a più di vent’anni dalla sua uscita sulla prima PlayStation, è una gioia immensa tanto che fa quasi strano chiamarlo retrogaming. Certo, di tempo e di sequel ne sono passati, ma risulta tuttora un titolo veramente fresco, divertente e coloratissimo. Immancabile per gli appassionati dei platform 3D e per i completisti, oggi è ancora più bello da rivedere dato che il suo ultimo seguito e la trilogia rimasterizzata permettono anche ai giocatori più giovani di godersi un titolo che ha fatto appassionare quelli della scorsa generazione. Se riuscite a procurarvi la versione originale tanto meglio, ma il consiglio rimane sempre e comunque lo stesso, recuperatelo e godetevelo tutto fino all’ultima cassa!
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