Scopriamo insieme, in questa anteprima derivata dal provato della Demo, se e quanto sia promettente Voice of Cards: The Isle Dragon Roars, il nuovo titolo Square Enix nato dalla mente di Yoko Taro
Sebbene l’ultimo Nintendo Direct sia andato in onda in un orario non prettamente comodo (mannaggia a voi, a mezzanotte!), molte sono state le novità mostrate dalla grande N sul fronte software. A partire da una Bayonetta 3 che, nonostante un Kamiya ancora in splendida forma per quel che riguarda le prese in giro, esiste davvero ed arriva nel 2022, passando per Kirby e arrivando a Voice of Cards: The Isle Dragon Roars, un nuovo titolo targato Square Enix che vede come sviluppatori personaggi come Yoko Taro (creative director), Keiichi Okabe (music director) e Kimihiko Fujisaka (designer), autori e creatori dei giochi della serie di Nier o Drakengard.
Insomma, un cast di tutto rispetto quello che si pone alle spalle di questo nuovo JRPG a turni, che condivide molte meccaniche con i giochi di carte e, proprio su di esse, basa la sua estetica. Voice of Cards arriverà il prossimo 28 ottobre su Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC esclusivamente in formato digitale, e in attesa della release completa Square Enix ne ha rilasciato una demo, da cui abbiamo tratto proprio l’anteprima che vi apprestate a leggere. Il risveglio del drago è vicino, siete pronti ad imbarcarvi in una nuova, epica avventura?
Ma ancora si adattano i nomi nel 2021?
Partiamo dal presupposto che i personaggi che abbiamo utilizzato nella demo non saranno poi gli stessi che ci accompagneranno nella versione finale di Voice of Cards. e che, inevitabilmente, i progressi ottenuti non verranno trasferiti. Candia, Blan e Avor sono i tre membri della Congrega Bianca che abbiamo accompagnato nell’ora circa di provato della demo. In realtà, specifichiamo che i nomi sono stati cambiati dall’adattamento italiano, così come lo saranno quelli della versione finale del gioco. Non riusciamo ancora a capire perché, alla soglia del 2022, gli adattamenti si prendano determinate libertà, considerando anche il fatto che il doppiaggio audio utilizza i nomi originali, ma tant’è.
Il mondo di gioco di Voice of Cards è stato sconvolto dal ritorno di un Drago, una creatura mitologica che si credeva sopita e che è invece ancora viva e vegeta. La versione di prova gratuita, però, si pone come prequel alle vicende narrate dal titolo e mostra i tre avventurieri di cui sopra si ritrovano a dover compiere una missione per la Regina di Castello Primo. Uno strambo ladro, di cui non conosciamo assolutamente nulla, si è infatti impadronito del Tesoro Regale, una piccola boccetta contenente un misterioso liquido, e la regnante ha richiesto il nostro aiuto per recuperarla: ne va della sicurezza del regno.
Un JRPG… di carta – Anteprima Voice of Cards: The Isle Dragon Roars
Da queste premesse ha inizio l’avventura della demo, che non sappiamo se fungerà da prologo alla versione finale del gioco o se, semplicemente, Square Enix ha usato i tre protagonisti come pretesto per introdurre alle meccaniche di gioco e al suo particolare stile estetico. Una scelta che abbiamo particolarmente apprezzato, in quanto lascia ampio spazio all’immaginazione per quella che sarà, a conti fatti, l’avventura principale di Voice of Cards.
Lasciamo quindi da parte i vezzi narrativi, e passiamo al sodo: che cos’è Voice of Cards? All’atto pratico è un semplice JRPG a turni, in cui siamo chiamati a controllare tre personaggi in un mondo di gioco aperto (non ovviamente in questa versione di prova) da esplorare in ogni suo anfratto. La peculiarità del nuovo titolo di Square Enix è che qualsiasi cosa sia presente a schermo, ad eccezione della nostra pedina che ci farà da cursore, è costituito da carte. Sia i PNG, sia i tasselli della mappa, sia i mostri da sconfiggere, sia i forzieri e gli oggetti: qualsiasi cosa è stato accuratamente rappresentato su di una carta.
Oh, un tesoro! – Anteprima Voice of Cards: The Isle Dragon Roars
Muovendoci quindi nella mappa di gioco, scopriremo le varie carte che la compongono per vedere quel che è nascosto sotto. Nella maggior parte dei casi si tratta di elementi di scenario, che variano dalle classiche pianure, ai deserti, alle invalicabili (per ora) montagne, ai corsi d’acqua. Talvolta, però, potremo incappare in qualche tesoro nascosto in un forziere o in eventi casuali, che possono essere risolti con il lancio di un dado, fattore che dona quel pizzico di casualità in più. Casuali sono anche gli incontri con i nemici, che ci tenderanno continue imboscate nel senso più classico del termine.
Potremo anche spostarci rapidamente all’interno delle caselle già scoperte, spostando la visuale con lo stick analogico destro, ma con un limite: quello della visibilità. Se ad esempio, nella prima mappa esplorabile più approfonditamente non abbiamo avuto alcun problema a saltare da un lato all’altro, nella grotta immediatamente successiva il buio limitava grandemente la possibilità di vedere le caselle lontane, cosa che rende impossibile il salto su grandi distanze. Sarà interessante vedere se, nella versione finale di gioco, esisteranno condizioni atmosferiche o un ciclo giorno-notte che andrà ad influenzare questa meccanica.
Mazzate e dadi – Anteprima Voice of Cards: The Isle Dragon Roars
Spostandoci invece verso il sistema di combattimento, Voice of Cards è, come abbiamo detto poco più su, un classico JRPG a turni che però inserisce qualche meccanica casuale grazie all’utilizzo del dado. Nella demo abbiamo potuto utilizzare tre personaggi, di cui Candia rappresentava il Mago Bianco, Blan il Guerriero e Avor il Mago Nero, con tutto quel che ne consegue. Una volta incontrato un nemico, ci si sposta virtualmente su un tavolo da gioco in cui vengono disposte le nostre carte personaggio e quelle dei nemici, ciascuna caratterizzata da diversi numeri. I più importanti sono ovviamente quelli legati ai Punti Vita, quello del valore di Attacco e Difesa.
Ogni azione dei nostri personaggi genera una Gemma, materia prima che può essere poi utilizzata per scatenare abilità più potenti che ne consumano un numero variabile. Non esistono quindi Punti Magia o simili e, per curare gli alleati o scatenare potenti incantesimi, bisogna semplicemente far due conti e tenere da parte le Gemme necessarie. Alcuni attacchi poi sfrutteranno il lancio del dado per potenziarsi prima dell’attivazione: più sarà alto il numero che uscirà, maggiore sarà ovviamente il potenziamento. Esiste poi un sistema di debolezze e resistenze dei nemici, basata sui classici attributi elementali. Presenti ovviamente anche gli oggetti curativi e quelli offensivi, acquistabili rispettivamente nelle Farmacie e negli Empori, così come le Armerie per l’acquisto di equipaggiamenti, tre per ogni personaggio.
Troppo facile, ma anche troppo bello – Anteprima Voice of Cards: The Isle Dragon Roars
Tutto sommato, il sistema di combattimento di Voice of Cards ci è sembrato essere, da questa prima versione demo, il classico gameplay assuefacente e accattivante dei giochi di ruolo a turni. Molte sono le meccaniche che vogliamo vedere approfondite quando il gioco uscirà ufficialmente, ma siamo rimasti particolarmente colpiti e innamorati a causa della sua immediatezza e semplicità. L’unico effettivo dubbio è legato al livello di difficoltà, che perlomeno per quel che riguarda la demo è seriamente settato verso il basso. Staremo a vedere se è solo un fattore legato alla natura di “prologo” di questa versione o se, semplicemente, Voice of Cards non vuole essere più di questo.
Abbiamo provato, per questa anteprima di Voice of Cards, la demo rilasciata su Nintendo Switch. Non abbiamo avuto alcun tipo di problema tecnico e la resa visiva, sia con la console in Dock sia in modalità Portatile, è stata estremamente soddisfacente. I dettagli delle varie carte e quelli delle varie ambientazioni sono eccezionali e, esteticamente parlando, Voice of Cards è letteralmente una gioia per gli occhi nella sua semplicità. Ad accompagnarlo una soundtrack impeccabile nata dalle mani di un Keiichi Okabe in ottima forma: non potevamo chiedere di meglio. E se volete spendere ulteriori ore all’interno della Demo, sappiate che sbloccherete praticamente sin da subito il minigioco di carte. Prego.
Attendiamo!
Per concludere questa anteprima di Voice of Cards: The Isle Dragon Roars, possiamo candidamente ammettere di esserci trovati di fronte a una sorpresa incredibile e ad un titolo con un potenziale immenso. La mano di Yoko Taro c’è e si vede e siamo davvero curiosi di vedere che cosa è riuscito a creare in un mondo particolare come quello di questa nuova avventura di Square Enix. L’unico dubbio, al momento della scrittura di questo articolo, è legato al livello di difficoltà che sembra essere inesorabilmente settato verso il basso. Aspettiamo con ansia il 28 ottobre per scoprire quanto, effettivamente, Voice of Cards riuscirà a rimanere impresso nei nostri cuori.
Vi ricordiamo che Voice of Cards: The Isle Dragon Roars sarà disponibile a partire dal 28 ottobre su PC, PS4 e Nintendo Switch. In attesa dell’uscita ufficiale vi chiediamo: avete già provato la demo? Che cosa ne pensate? Scrivetecelo qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Lascia un commento