La fotografia e la sua direzione sono uno dei reparti tecnici importanti nei film tanto quanto nelle serie TV, anche se spesso passa in secondo piano. Scopriamo insieme quali sono le migliori serie TV in questo ambito: questa settimana parliamo di Downton Abbey
Se la fotografia nel cinema è un aspetto che viene molto apprezzato, soprattutto con alcuni registi che ne dettano il loro stile inconfondibile, nelle serie TV passa in secondo piano. Questo non perché sia un aspetto meno curato, ma semplicemente perché la struttura di un prodotto seriale spinge lo spettatore a concentrarsi su aspetti quali trama, sviluppo dei personaggi, coerenza dell’arco narrativo. La direzione della fotografia rimane quindi apparentemente in secondo piano, ma ovviamente c’è ed è curata con il medesimo dettaglio in cui avviene nel mondo del cinema.
Le serie TV degli ultimi vent’anni hanno sviluppato strutture narrative e tecniche dello stesso livello qualitativo del mondo del cinema, con la sola differenza che non esiste ancora un riconoscimento al reparto direzione fotografia per questo tipo di produzioni. E anche questo quindi contribuisce ad una minor discussione attorno a questo ambito.
La trama
La prima serie TV che analizziamo in relazione alla sua fotografia è Downton Abbey, piccolo gioiello britannico di sei stagioni e un film conclusivo del 2019. Una serie TV che ha mescolato un grande cast, una narrazione pulita e delicata con un’ambientazione aristocratica. Tutti questi elementi hanno aperto la strada ad un tipo di fotografia molto preciso, con un’attenzione verso l’estetica di immagini nitide e molto dettagliate.
Ci troviamo principalmente nella tenuta di Downton Abbey, con situazioni all’interno e all’esterno della tenuta, quindi nel grande giardino e immagini che di conseguenza sono incentrate sui personaggi. I personaggi, sono invece fatti il vero traino di tutta la narrazione, che si incentra sulle storie dei singoli e di come questi si relazionano tra di loro. Per questo abbiamo i primi piani sui personaggi, ma anche il grandangolo che sfrutta la regalità della loro dimora e dei loro costumi e si appoggia alla disposizione dei personaggi per conferire maggior profondità di campo.
La disposizione dei personaggi all’interno degli spazi è inoltre fondamentale per aumentare l’esperienza immersiva all’interno delle scene, rendendole più vive e quotidiane e non semplicemente delle situazioni patinate sia di estetica che di emotività. In Downton Abbey, sebbene ci troviamo in una famiglia aristocratica, perlopiù britannica, è tutto reale, quotidiano e palpabile.
Downton Abbey: giochi di luce e chiaroscuro
In questo, corre in aiuto anche il microcosmo dei domestici, che nei piani bassi scorre in parallelo al microcosmo aristocratico. Questa trovata di sceneggiatura, oltre ad essere uno degli aspetti più brillanti della serie, comporta anche delle differenti scelte a livello di fotografia. Se nelle scene ambientate ai piani alti il chiaroscuro è più accentuato, perché si contrasta con la luminosità degli spazi e dei costumi sfarzosi, nei piani bassi la luce è ovviamente più basse e le scene tendono ad essere maggiormente più cupe.
Per questo motivo subentrano dei fasci di luce molto suggestiva, che durante il giorno, dal lucernario rettangolare della cucina illuminano i protagonisti e le loro attività, conferendo ai colori dei toni brillanti tanto quanto quelli dei piani superiori.
La luce è uno degli elementi più caratteristici di questa fotografia, perché scalda l’atmosfera aristocratica britannica e illumina i dettagli che in ogni scena hanno bisogno di maggior attenzione.
Anche questo aspetto, contribuisce a rendere Downton Abbey una serie da non perdere per chi è appassionato di serie TV e di cinema, in modo da poter anche aggiungere alla sua visione, il film conclusivo uscito qualche anno dopo l’ultima stagione. La serie è interamente disponibile on demand su Amazon Prime Video, perfetta anche per un binge watching estivo.
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