Venezia 77 è stata da molti definita la Mostra delle donne ed effettivamente lo è, non solo per il buon numero di film girati da donne ma anche e soprattutto per la quantità di film che parlano di donne, in ogni modo e forma. E’ il caso del film diretto da Kornél Mundruczó con Vanessa Kirby e Shia LeBeouf presentato in concorso. Ecco quindi la nostra recensione di Pieces of a Woman
TITOLO ORIGINALE: Pieces of a Woman. GENERE: drammatico. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: Kornél Mundruczó. CAST: Vanessa Kirby, Shia LeBeouf, Ellen Burstyn. DURATA: 128 min. PRESENTATO: 5/09/2020
La trama | Recensione Pieces of a Woman
Martha e Sean sono una giovane coppia di Boston alle prese con la prima gravidanza. Martha è di buona famiglia, con una madre decisamente molto presente, mentre Sean è un semplice operaio. Decidono di dare alla luce la loro bambina con un parto casalingo ma pochi secondi dopo la nascita la bambina muore e l’ostetrica incaricata di assistere Martha durante il parto verrà accusata di negligenza. La protagonista si ritroverà a gestire un dolore immenso che porterà il suo rapporto di coppia ad una inevitabile cristi e la famiglia a compiere gesti fin troppo invadenti nel tentativo di aiutarla a superare la perdita.
Come si può descrivere un dolore tanto innaturale? | Recensione Pieces of a Woman
Kata Weber, sceneggiatrice del film, riesce a creare un’opera che non avrebbe niente da invidiare ad una piece teatrale. Vanessa Kirby, splendida e intensa, rappresenta una donna distrutta, letteralmente “a pezzi” come dice il titolo che tenta in ogni modo di affrontare il proprio dolore con dignità e forza, pur venendo continuamente intralciata da un marito poco comprensivo e una madre invadente. Pieces of a Woman è un film crudo, diretto, spietato, non nasconde nessun dettaglio di ciò che Martha deve affrontare dopo la perdita della bambina.Â
La sceneggiatura, come detto, è ottima anche negli interminabili silenzi della protagonista che si guarda intorno mentre il mondo continua ad andare avanti ma per lei è come se si fosse inesorabilmente fermato. Tutto ciò che sembra farla star bene sono le mele, un dettaglio metaforico molto intenso, che condensa la voglia di rinascita dopo un dolore completamente innaturale. Dal seme, al frutto fino ad arrivare all’albero, la mela è ciò che a Martha ricorda il profumo della sua bambina e ha solo bisogno di sentirlo ancora.Â
Frustrante ma dritto al punto | Recensione Pieces of a Woman
Questa pellicola non è solo dolorosa ma anche estremamente frustrante, riuscendo perfettamente nel proprio obiettivo di farci sentire inutili di fronte alla brutalità di una morte tanto inspiegabile. La regia è tagliente, netta, spigolosa e il montaggio sapientemente usato per creare un parallelismo fra la storia di Martha e il ponte di Boston in costruzione a cui lavora Sean. I ponti, e questo in particolare, vengono usati per oltrepassare qualcosa, in questo caso per andare oltre. Al momento della morte della bambina è ancora di due monconi e ad ogni passo, ad ogni evento successivo come la scelta della lapide o la decisione di donare il corpicino per la scienza, il ponte prosegue il suo cammino verso il compimento.Â
La fotografia è opaca, grigia, quasi nebulosa. Il cast è molto buono, in particolare Vanessa Kirby e la madre interpretata da Ellen Burstyn danno prova di grandissima abilità , performance che probabilmente le porteranno ad essere nominate agli Oscar.Â
Non adatto a tuttiÂ
Pieces of a Woman è un film difficile da digerire, sicuramente non adatto a tutti, soprattutto ai più impressionabili e sensibili. Lascia un senso di frustrazione e dolore non facili da smaltire, ma è senza alcun dubbio un buonissimo film. I difetti sono pochi dati soprattutto da alcuni personaggi “secondari” che stridono e sono alquanto inutili al vero compimento della trama principale.Â
Continuate a seguirci per tutte le recensioni direttamente da Venezia 77, come Padrenostro ultimo film di Claudio Noce con Piefrancesco Favino!
Punti a favore
- Sceneggiatura
- Cast
- Regia
Punti a sfavore
- Personaggi secondari superflui
- Non adatto a tutti
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