Il nuovo Anker PowerCore Play 6K è un powerbank studiato appositamente per i gamer sia nella forma che nelle funzionalità . Scopriamole insieme in questa recensione
Siete dei giocatori professionisti o avete voglia di giocare anche in mobilità senza particolari interruzioni causate da un possibile riduzione improvvisa della batteria? Per tutti gli amanti del gaming mobile, ovvero tramite smartphone, Anker ha pensato bene di realizzare un powerbank con una impugnatura simile ad un pad per console o PC e una ventola per il raffreddamento del dispositivo. Stiamo parlando dell’Anker PowerCore Play 6K e oggi lo scopriremo insieme in questa recensione.Â
Il nuovo Anker PowerCore Play 6K è sostanzialmente un supporto per il vostro smartphone dotato anche di asticella per il posizionamento verticale. La particolarità sta proprio nell’impugnatura che ricorda quella di un qualsiasi pad per console o PC che aumenta il confort durante le lunghe sessioni di gaming e aggiunge la funzionalità di powerbank e di raffreddamento con una piccola ventola per le lunghe sessioni di gioco più intense.Â
Scheda tecnica
- Capacità : 6700 mAh / 24,32 Wh
- USB-C Input:Â 5V e 2A
- Output:Â USB-A: 5V e 2,4A, USB-C: 5V e 3A
- Output totale:Â 5V e 3A
- Misure:Â 169 x 88 x 38 mm
- Peso:Â 236 g
Confezione di vendita e design | Recensione Anker PowerCore Play 6K
Come di consueto iniziamo la recensione vera e propria con la confezione di vendita che ormai segue il classico standard di Anker: confezione dall’estetica minimale caratterizzata da una colorazione blu scuro e bianca, priva di immagini del prodotto, ma arredato da piccoli esplosi in rilievo e stampe delle caratteristiche principali del dispositivo. All’interno di essa troviamo una sorta di cassettino di plastica bianca con tanto di linguetta per facilitarne l’uscita e all’interno di esso troviamo due alloggiamenti: uno grande per contenere il PowerCore Play 6K e uno più piccolo per contenere uno scatolino bianco con all’interno il cavetto Tipo-A / Tipo-C. Al di sotto di questo cassettino vi è un pacchettino di plastica trasparente contenente la garanzia e le istruzioni d’uso.Â
Passando all’aspetto costruttivo del PowerCore Play 6K, questo è composto da uno chassis esterno realizzato in plastica dura di colore nero il quale offre anche un ottimo grip grazie alla zigrinatura posteriore. L’alloggiamento interno che ospita lo smartphone è sempre di colore nero, ma è rivestito in gomma per evitare di graffiare il dispositivo durante l’inserimento e l’estrazione. A prima vista è anche possibile notare la presenza di alcuni forellini al centro di questo rivestimento in gomma i quali permettono il passaggio dell’aria quando la ventola è accesa.
Sempre in questo scompartimento, sulla destra, è presente un meccanismo a molla interno che permette di adattare l’alloggiamento ad ogni tipo di smartphone. Sul lato posteriore troviamo semplicemente il logo lucido dell’azienda e un’asticella richiudibile in plastica per tenere il dispositivo in posizione verticale con inclinazione di circa 30 gradi. Sul corpo dello chassis troviamo, infine, due connettori rispettivamente USB-A e USB-C e un tastino sul lato sinistro che oltre a far illuminare i 4 LED vicini che indicano lo stato di carica del powerbank permette di accendere la ventola di raffreddamento.Â
Funzionalità per sessioni intense di gaming mobile | Recensione Anker PowerCore Play 6K
Soffermandoci un attimo sull’alloggiamento, qui è forse presente il primo difetto di questo prodotto: le dimensioni. Anker indica nelle specifiche la possibilità di inserire dispositivi inclusi tra i 5,7 pollici fino ai 6,5 pollici, quindi sostanzialmente tutti i dispositivi di nuova generazione, o meglio quasi tutti. Dispositivi quali iPhone XS e iPhone 11, ad esempio, non possono essere inseriti senza cover perché il supporto non è stabile, mentre dispositivi come Xiaomi Mi 10 non possono essere inseriti con la cover perché aumenterebbe le dimensioni di 6,5 pollici. Non è un grave difetto, però in alcuni casi l’inserimento del proprio smartphone potrebbe risultare un tantino scomodo.
Una volta inserito il proprio smartphone e connesso al PowerCore Play 6K entrerà in azione la sopracitata ventola. Questa sfrutta un meccanismo di aria forzata che funziona come un mini-phon senza, ovviamente, il riscaldamento: preleva l’aria esterna da dei fori posizionati sulla parte superiore dello chassis e la fa fuoriuscire dai microfori posti in contatto con lo smartphone. Non si tratta ovviamente di un sistema miracoloso, ma cerca comunque di tenere la temperatura del proprio dispositivo su livelli accettabili anche nelle sessioni di gioco più intense. Nei dispositivi di nuova generazione dotati di sistema di raffreddamento interno questo meccanismo è certamente un aiuto esterno in più che può, in ogni caso, essere disattivato tramite la doppia pressione del pulsante laterale e aumentare, così, la durata della batteria del powerbank.Â
Il secondo piccolo difetto riguarda proprio il sistema di ricarica. Il PowerCore Play 6K è dotato di una batteria da 6,700 mAh che può essere sfruttata unicamente tramite cavetto collegato allo smartphone. Parliamo quindi di un cavetto esterno al device che potrebbe risultare scomodo in non poche occasioni. Sarebbe stata interessante, quindi, la presenza di un connettore interno (magari intercambiabile per favorire gli utenti Apple o coloro i quali hanno ancora un connettore microUSB), oppure la creazione di un piccolo canaletto per l’inserimento del cavetto o ancora l’inserimento di una bobina per la ricarica wireless quantomeno utile per i device di nuova generazione. In ogni caso si tratta di un problema alquanto veniale che ci sentiamo di inserire come suggerimento per una eventuale versione successiva.Â
Una scelta assolutamente consigliata, al netto di qualche compromesso
In conclusione Anker PowerCore Play 6K è un dispositivo molto utile e comodo soprattutto per i giocatori che per tutti gli utenti alla ricerca di un powerbank che migliora anche l’usabilità del proprio smartphone. Certamente non si può definire un prodotto molto tascabile, ma non è questo il suo scopo. Restano i piccoli nei delle dimensioni dell’alloggiamento e della mancanza di un sistema di ricarica interna di tipo wireless, ma considerando il prezzo (meno di 50 euro) è un prodotto che noi vi consigliamo assolutamente di acquistare.Â
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Punti a favore
- Ergonomia e comoditÃ
- Sistema di raffreddamento funzionale e silenzioso
- Qualità costruttiva molto alta
- Ricarica rapida
Punti a sfavore
- Cavo di ricarica da inserire necessariamente esternamente
- Alloggiamento dalle dimensioni un po' limitate
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