Il 2018 di Facebook sarà un anno all’insegna della lotta alle fake news e di una sorta di ritorno al passato. Questo si evince dal post di Mark Zuckerberg pubblicato il 19 gennaio sul suo profilo. Ma forse non sarà tutto oro quello che vedremo luccicare dai nostri smartphone
Il “gazzettino ufficiale” del giovane CEO ci porta a ragionare su tematiche come l‘importanza dei rapporti sui social network e la veridicità delle notizie (e l’affidabilità di relative pagine). Spieghiamoci meglio, anzi, commentiamo le stesse parole di Zuckerberg:
Settimana scorsa ho annunciato un importante cambiamento atto a incoraggiare importanti interazioni sociali con la famiglia e gli amici, a discapito dell’utilizzo passivo. Quindi, vedrete meno contenuti destinati al pubblico come notizie, video, o post brandizzati. […] Questo è un grande cambiamento, ma le notizie resteranno sempre uno strumento importantissimo che permetterà alle persone di aprire un dibattito su argomenti notevoli.
Meno notizie sulle vostre bacheche Facebook
Secondo Zuckemberg, la quantità di notizie che vedremo sulla nostra home di Facebook, si ridurrà di ben il 4%. Un numero importante, che ha fatto sentire in pericolo molteplici pagine o riviste, che stanno iniziando a chiedere ai propri utenti di interagire il più che possono con loro per non perdere visibilità. È una fatto serio questo, soprattutto per gli utenti che utilizzano il noto social network anche come edicola personale, o più semplicemente come forum per dibattere con gli altri utenti. E anche per le riviste stesse, che si ritroveranno a dover investire molto di più in pubblicità, visti i minori spazi pubblicitari a disposizione.
È presumibile che se questa mossa di Facebook dovesse andare in porto, vi ritroverete con molti più post sponsorizzati sulla vostra home. Ma ricordate che più interagite con una pagina, più è probabile che essa compaia a naturalmente mentre scrollate tra i vari post.
Ma le poche notizie che vedremo su Facebook saranno anche buone?
Questo cambiamento si ricollega al secondo punto citato prima, ovvero quella della veridicità delle notizie. Zuckerberg ha infatti annunciato:
C’è troppo sensazionalismo, disinformazione e polarizzazione nel mondo di oggi. I Social Media permettono alle persone di diffondere le informazioni il più velocemente possibile. Se non affrontiamo con attenzione questi problemi, finiremo col renderli ancora più grandi. […] è stato difficile capire come decidere quali fonti siano affidabili in un mondo così diviso. Potremmo tentare di prendere questa decisione da soli, ma non ci sentiremmo a nostro agio. Potremmo eventualmente chiedere ad esperti terzi di prendere questa decisione al posto nostro, ma non risolveremmo il problema dell’oggettività. Oppure, potremmo chiedere a voi, community, e ricevere il vostro feedback e dunque determinare il ranking.
In sostanza, ci verrà fornito un sondaggio per attestare l’affidabilità e la qualità di una data notizia. Inoltre, ci verrà chiesto se abbiamo famigliarità o meno con la fonte/pagina che riporta quella notizia, e se la nostra risposta sarà negativa, Facebook provvederà a rimuoverla dalle nostre bacheche.
Diventeremo dei “paladini della verità” tramite Facebook
Le due direttive descritte parlano chiaro: da un lato le pagine/riviste sono a rischio “oblio”, in quanto sarà più difficile ricevere aggiornamenti riguardanti le stesse. Dall’altro le pagine/riviste sono a rischio eliminazione, in quanto saranno gli utenti a decidere se ciò che dirà sarà vero o meno.
Questo approccio potrebbe essere pericoloso, e bisogna avere la massima fiducia negli utenti e nel nostro buon senso. Tuttavia, la post verità è un problema di non poco conto che, affiancato alle fake news, rende questo proposito positivo discutibile, in quanto non tutti sono in grado (per una ragione o l’altra) di distinguere se ciò che hanno appena letto sia una bufala.
In ogni caso non è immediata la scomparsa di una o l’altra pagina, specie per quelli più piccole: attorno a loro si crea sempre una community che ben vuole proteggere il loro sito e sicuramente non sarà etichettato come inaffidabile.
Detto questo, concludiamo questo articolo con un consiglio: se non volete perdere le notizie da parte dei vostri portali d’informazione preferiti, oltre che utilizzare Facebook, consultatele tramite browser dal vostro smartphone o PC fisso. Ovviamente, il più grande supporto che potete fornire è quello di commentare la notizia con l’obbiettivo di aprire un dialogo con gli altri utenti e accrescere così il bagaglio culturale di ognuno. Il vostro punto di vista può essere sempre d’ispirazione agli altri.
Se comunque troviate più comodo utilizzare un app per consultare le vostre riviste on-line, vi rimandiamo qui ai link dell’app di tuttoteK.it, ad oggi disponibile per il download su Google Play.
E a questo punto mi sembra doveroso chiedervi: cosa ne pensate di queste nuove mosse da parte di Zuckerberg? Fatecelo sapere nei commenti.
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