Con l’attivazione dell’episodio tre per gli utenti non premium, godiamoci in tranquillità l’anime di Tower of God, la serie evento koreana prodotta da Crunchyroll e Webtoon
Superata la prima dura prova di Lero Ro, il test che deciderà chi potrà continuare a scalare la torre non può fermarsi qui. In questo episodio tre di Tower of God si iniziano finalmente a vedere i veri volti dei personaggi principali. A differenza degli altri episodi, il terzo non si sofferma sulla lore né tanto meno sul protagonista, Baam, il quale cede finalmente lo screentime.
Pochi tagli, tanto succo
Ma il contenuto non è l’unica cosa che cambia nell’episodio tre di Tower of God. Infatti, si ha anche una maggiore imposizione registica, con delle trovate piuttosto simpatiche che rappresentano in modo intelligente le emozioni dei personaggi. In particolare, la scena iniziale dove la pioggia ricade sul corpo di Khun per poi rallentare improvvisamente può significare molte cose.
L’interpretazione più semplice è che, a causa di ciò che ha fatto, il ragazzo sente ogni goccia di pioggia su di sé come se ogni molecola d’acqua lo stesse punendo per ciò che ha fatto. Un modo per far vedere il senso di colpa, e il peso di una decisione sbagliata. Qualunque sia il motivo, la resa visiva è efficace e potente, dando un tono diverso alla scena, che rimane impressa per uttto l’episodio.
Proseguendo con la visione, possiamo notare come si siano divertiti a stilizzare i personaggi, in particolar modo Rak. L’alligatore, la grossa spalla comica di questa prima stagione, riesce a essere buffo, minaccioso e mai noioso al tempo stesso. Aiutato anche da Kenta Miyake, che come previsto fa un ottimo lavoro.
Rivalutazione totale – Tower of God: episodio 3
Lo stile grafico e la colorazione piatta, che erano le due cose più in dubbio negli scorsi episodi, si sono rivelate essere decisamente accurate. Infatti, questo stile si addice molto al primo volume di Tower of God, e benché l’episodio tre mostri ancora pochissimo del potenziale della serie, dal punto di vista grafico ci si può ritenere soddisfatti. Il problema sta un po’ nella fluidità delle animazioni, a volte fin troppo statiche, e sulle animazioni di background poco curate.
Mettendo da parte un attimo il lato tecnico, a livello narrativo l’episodio scorre senza intoppi. La relazione fra Baam e Khun diventa più solida grazie alla realizzazione del ragazzo in fuga dalla sua nobile famiglia. Il rivedersi nei suoi occhi è un concetto in parte banale, ma allo stesso tempo funzionale e, in qualhce modo, “romantico”.
Bromance a parte, la prima metà dell’episodio tre di Tower of God si basa proprio sui conflitti interiori di Aguero Khun. Il suo chara-development inizia in quarta, e non è difficile farselo rimanere simpatico. Tuttavia, è anche da lodare la precisione e l’ordinata caoticità in cui i suoi “incubi” e ricordi sono stati mostrati. L’attenzione per i dettagli è stata ottima, e la sceneggiatura così come la regia hanno lavorato benissimo insieme per riportare i concetti del manwha persino in modo più preciso dell’opera originale.
La seconda metà dell’episodio inizia con un piccolo colpo di scena, sufficiente a far rimanere concentrato lo spettatore. Un ritmo molto serrato, che tuttavia segue bene il fumetto e non sbaglia nel tagliare il contenuto di troppo. Grazie a questa trasposizione animata, i personaggi di Tower of God brillano ancora di più del dovuto, sebbene l’opera non riesca comunque a raggiungere i livelli di inquietudine di Hunter x Hunter, il suo fratello maggiore più “dotato”.
Non è Hunter x Hunter, ma… – Tower of God: episodio 3
A differenza dell’opera di Togashi, in Tower of God non si sente quell’alone di mistero che accompagna la suspance. Le atmosfere tetre sono state sostituite da un ritmo veloce e un’impostazione simile a quella di un gioco. Questo non rende Tower of God automaticamente inferiore, ma ne limita l’impatto sugli spettatori. Ma anche così, questo episodio tre funziona benissimo ed è degno di essere visto soprattutto dagli amanti del fantasy.
Il Crown Game, l’attrazione finale dell’episodio, è iniziato alla grande. Certo, le mosse di Anaak sono forse un po’ troppo esagerate, ma la resa grafica della sua potenza è azzeccata. Il suo aspetto poi è drasticamente più gradevole rispetto al fumetto, e questo mi fa apprezzare personalmente molto di più il suo personaggio, che talvolta sapeva essere un po’ troppo inquietante.
La colorazione, sebbene piatta sui personaggi, riesce però a regalare sfumature niente male. I background hanno sempre quel che di “mistico”, mentre il trono del gioco della corona offre un bell’effetto che imita le ombreggiature dell’oro. Per quanto riguarda i doppiatori, hanno tutti fatto un lavoro eccellente, soprattutto Nobuhiko Okamoto (Khun). Un attore che si è dimostrato in grado di recitare praticamente in qualsiasi ruolo.
Alla prossima
Vedremo nel prossimo episodio come si evolverà questo adattamento. Per quest’articolo è tutto, ci sentiamo la prossima settimana con l’episodio 4 ti Tower of God, già disponibile su Crunchyroll per gli utenti premium. Continuate a seguirci su tuttoteK per ricevere nuovi aggiornamenti su anime, serie tv, film, videogiochi e tanto altro.
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