Abbiamo provato Blasphemous, un soulslike in 2D con uno stile unico, ci è piaciuto? Scopritelo nella nostra recensione
Un lungo cammino alla ricerca di una miracolosa espiazione in grado di liberarci dall’incrostazione dei nostri peccati. Blasphemous si presenta esattamente così. Un soulslike in 2D, molto simile come concept a Salt and Sanctuary, con uno stile unico e tutto da scoprire. Il titolo ha rispettato le nostre aspettative, non senza, però, qualche difetto, scopriamo qualche dettaglio in più nel corso della nostra recensione.
Un po’ di storia
Prima di procedere con la nostra recensione, ecco qualche cenno sulla storia dello sviluppo di Blasphemous. The Game Kitchen è una piccola software house indipendente spagnola che tra il 2013 e il 2016 ha avviato una campagna kickstarter per promuovere la realizzazione di un loro prodotto: The Last Doors. Questo il titolo del primo gioco pubblicato da questi sviluppatori che dopo il successo ottenuto, hanno avviato una nuova campagna per favorire la produzione e la realizzazione di un altro progetto, per certi versi anche più ambizioso del primo.
Grazie al lavoro del publisher Team 17, che ha creduto in questo progetto, è stato realizzato Blasphemous. Questo titolo sarà disponibile a partire dal 10 Settembre del 2019, per PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Ecco il trailer realizzato per la presentazione del gioco sulla console di casa Sony:
Di che cosa si tratta? – Recensione Blasphemous
Iniziamo la nostra recensione parlando della natura di questo titolo. In precedenza, nel paragrafo introduttivo, lo abbiamo etichettato come un soulslike in 2D, il che è dire tutto, ma al contempo è come non dire assolutamente nulla. Che cosa dobbiamo aspettarci, perciò, nel momento in cui ci troveremo a giocare Blasphemous? Se durante la vostra carriera e esperienza videoludica vi siete mai trovati davanti ad un titolo come Salt and Sanctuary, avrete sicuramente le idee un po’ più chiare.
Blasphemous, così come S&S, prende a piene mani la struttura e l’impianto ludico dei vari titoli sviluppati da From Software. A partire dall’impianto narrativo, appena accennato per affidare tutto il resto alla lore che fa da sfondo ai vari giochi, a finire all’esplorazione completamente libera e priva di guide del mondo di gioco, passando per le innumerevoli morti che dovrete affrontare.
Blasphemous, però, rispetto a Salt and Sanctuary, riprende l’atmosfera dark e cupa di Dark Souls e la eleva ad un livello successivo, un ulteriore step che rende questo gioco assolutamente unico nel suo genere.
Uno stile unico – Recensione Blasphemous
Nel momento in cui avvierete questo titolo nelle vostre console (o nel vostro PC) ciò che vi troverete di fronte sarà sicuramente capace di sorprendervi. Un impatto d’insieme sblorditivo e allo stesso tempo raccapricciante (il che conferma l’ottimo lavoro e il tentativo degli sviluppatori). Una grafica dai tratti vintage e old school che si mescola alla perfezione con un ottimo comparto artistico. Le cura dei dettagli, se pure minimali, in questo gioco è davvero molto interessante.
Giocare a Blasphemous sarà come tuffarsi, a volo d’angelo, all’interno di un mondo infernale, Dantesco quasi in alcuni punti, che sarà capace di creare in voi delle emozioni molto contrastanti. Una sorta di amore e odio, di fascino e terrore, di repulsione e premura. Esattamente, premura, questo è un elemento molto importante da considerare nella valutazione di questo gioco.
L’ottimo lavoro di questo team spagnolo nella realizzazione del mondo di gioco, vi spingerà a provare quasi dell’affetto nei confronti dei personaggi coinvolti e con cui avrete a che fare. Tutto ciò vi spingerà verso la ricerca di una soluzione a tutti i mali che affliggono questo mondo, portando la vostra curiosità a livelli estremi.
Tutt’altro che lineare – Recensione Blasphemous
Nonostante il gioco si presenti come un classico platform in 2D, l’esplorazione del mondo a nostra disposizione risulta essere tutt’altro che lineare e guidata. Dopo pochi minuti, infatti, scoprirete la vera natura del titolo e ciò che il mondo richiede per essere pienamente esplorato. Tante strade e tante opportunità diverse. Infatti ogni strada che deciderete di percorrere, che sia verso il basso, verso l’altro, verso destra o verso sinistra, vi condurrà verso un qualcosa che si rivelerà essere utile per la vostra esperienza. A partire dalla ricerca spietata e assolutamente necessaria degli Inginocchiatoi a finire ai Santuari della colpa.
I primi avranno la stessa funzione dei falò in Dark Souls, piuttosto che dei Santuari di S&S. Dopo esservi inginocchiati recupererete tutta la saluta e le boccette di sangue a vostra dispozione, inizierete la vostra esperienza con sole due boccette, per aumentarle sarà necessario cercare e trovare all’interno della mappa delle boccette vuote. Per quanto riguarda i Santuari della colpa, invece, saranno molto utili ad aumentare il potere della vostra spada, il che avverrà in seguito ad una breve ma bellissima cut scene. In questi stessi luoghi, inoltre, potrete spendere le vostre Lacrime della Redenzione (si vedano le anime di Dark Souls) per sbloccare delle abilità.
Queste ultime verranno guadagnate in seguito ai vostri combattimenti, più nemici ucciderete più lacrime avrete a vostra disposizione. Esattamente come in altri soulslike, nel momento in cui vi capiterà di morire (e fidatevi, capiterà!) avrete la possibilità di ritornare nel punto della vostra dipartita e recuperare le lacrime che avevate a disposizione.
Picchia che ti passa – Recensione Blasphemous
Come in tanti altri titolo del genere, trascorrerete la maggior parte del tempo a combattere. Il combattimento, nei vari soulslike, è una componente fondamentale, attorno al quale si va poi a strutturare tutta l’impalcatura del gioco. Anche in Blasphemous si combatterà tanto e lo si farà sfruttando diversi elementi che troverete all’interno della mappa e del mondo di gioco.
Avrete la possibilità di effettuare diverse combo, di sbloccare varie abilità e di utilizzare degli “oggetti” che troverete qua e là durante il vostro viaggio. Proprio su questo, vale la pena concentrarsi, proprio perchè questi oggetti, coniugati al combattimento, costituiscono quel famoso cantiere in cui sorgono le colonne portanti del titolo.
La varietà, all’interno dei vostri fight, che siano contro dei nemici comuni, o contro dei boss, sarà garantita da elementi come le Preghiere, che costituiscono dei veri e propri poteri che il vostro personaggio avrà a disposizione, dai Grani del Rosario che vi aiuteranno ad modificare le vostre caratteristiche e dalle stesse abilità che sbloccherete. Per quanto riguarda la lore, invece, saranno molto importanti gli Oggetti delle missioni e le loro descrizioni, così come le Reliquie e i vari Collezionabili.
Religiosità Splatter – Recensione Blasphemous
Come abbiamo detto già in precedenza, questo titolo, porta con sè un bagaglio artistico di livello elevatissimo. L’atmosfera che gli sviluppatori sono riusciti a creare è davvero molto interessante. Un mondo avvolto da questa religiosità estrema, cupa e malata, in cui ci troviamo a vagare e a combattere. I nemici sono tra le cose più belle che potrete vedere in Blasphemous, a partire dai minions a finire ai vari boss.
Le animazioni offrono al titolo una vena splatter che calza a pennello con l’ambientazione circostante. Tutto ciò, quindi, rende Blasphemous un titolo molto interessante sotto questo profilo. Tante le citazioni bibliche e letterarie, o meglio, i riferimenti ad un certo tipo di contesto letterario, su tutti, l’inferno Dantesco.
Proprio per questi motivi, alcune scene, sono in grado di sbalordire il giocatore e, al contempo, sono capaci di impressionare. In alcune cut scene e in alcune immagini viene messo in mostra un velato erotismo di fondo che, mescolato ad un simbolismo e ad una iconografia religiosa, soprattutto Cristiana, giustificano il titolo scelto per questo gioco.
Pochi i difetti – Recensione Blasphemous
Abbiamo riscontrato pochi difetti gravi all’interno di questo gioco. Tralasciando alcune imprecisioni dal punto di vista del sistema di movimento, abbiamo gradito la responsività dei comandi, nei momenti in cui, però, questa stessa responsività viene meno, il giocatore sarà subito in grado di accorgesene, proprio perchè ben abituato dal gioco stesso. In quei momenti, però, si rischia di morire e di dover ripartire da un Inginocchiatoio molto lontano. Questo potrà risultare essere molto frustrante, ma d’altronde, si tratta di un soulslike.
Una piccola riflessione va fatta sulla grafica e sul risultato ottenuto tramite questo mix tra vintage, pixel art e animazioni molto dettagliate. La domanda che ci siamo posti è la seguente: e se questo titolo fosse stato realizzato con una grafica più “moderna”? Rispondere a questa domanda non è semplice, anzi, è praticamente impossibile. Certo, alcuni dettagli, sarebbero potuti essere apprezzati ancora di più ma, probabilmente, quelle stesse animazioni, con un impianto grafico diverso, non avrebbero avuto lo stesso impatto. Bisogna, perciò, valutare il prodotto così com’è, un prodotto che a nostro avviso riesce a soddisfare tutti (o la maggior parte) gli obiettivi che si era posto.
Tiriamo le somme!
Siamo alle battute finali di questa nostra recensione di Blasphemous. Un titolo che ci è piaciuto molto, sotto tanti punti di vista. Consigliato? Assolutamente sì, soprattutto per gli appassionati del genere che ricercano un’esperienza diversa ma con un impianto che già conoscono e masticano. Non sappiamo, però, se Blasphemous possa essere un titolo in grado di avvicinare i neofiti dei soulslike al genere, sicuramente, però, potrebbe essere un vero e proprio piacere per gli occhi, a meno che, non siate facilmente impressionabili!
Questa era la nostra recensione, fateci sapere che cosa ne pensate. Intanto rimanete sintonizzati su tuttoteK per tutti gli aggiornamenti dal mondo videoludico e non solo.
Punti a favore
- Comparto artistico di gran livello
- Mondo tutt'altro che lineare
- Molto più di un platform
- Sistema di movimento ottimo...
Punti a sfavore
- ...A tratti però poco responsivo
- Poco adatto ai non appassionati del genere
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