Salt and Sanctuary è un gioco del 2016 che è stato rilasciato su tutte le piattaforme tranne che su Xbox One, almeno fino ad ora. Dopo ben 3 anni anche la console Microsoft ha recuperato questa perla. Scopriamola in questa recensione!
Finalmente ci siamo, il 6 febbraio Salt and Sanctuary è arrivato anche su Xbox One. Sono tre gli anni ritardo, ma possiamo finalmente giocarlo anche su questa console. Il rilascio di questo gioco è stato un successo tanto inaspettato ed è avvenuto originariamente su PS4. Poi sono partiti i vari porting, il primo fu quello per PC.
Salt and Sanctuary, ritorniamo dal mare | Recensione
Sono passati ben 3 anni dalla release del titolo, eppure sembra che il tempo si sia fermato. Anche oggi Salt and Sanctuary è un gioco pienamente fruibile che appare bello e divertente così come lo era il primo giorno. Per chi di voi ancora non lo conoscesse, Salt and Sanctuary è un souls like in 2D che va a riproporre la classica formula alla Dark Souls in un gioco a sole due dimensioni. Realizzate un buon suls-like in 2D è un operazione assai complessa che è pienamente riuscita nel caso di questo titolo.
Salt and Sanctuary fa parte dei capolavori intramontabili, il suo level design è sublime, le colonne sonore sempre azzeccate, il combat system molto intelligente e, sopratutto, divertente. Una sua storica pecca è il bilanciamento delle armi, alcune sono molto più efficaci di altre, e questo purtroppo non è stato mai risolto veramente: la versione Xbox One non fa eccezione. Noi saremo, nel mondo di gioco, una pedina in mano al destino, che lotterà per i propri ideali (ritrovare la principessa perduta) ritrovandosi poi in qualcosa di più grande che sarà capace di andare a cambiare totalmente i nostri ideali ed il nostro destino.
Salt and Sanctuary è un gioco che ruota attorno al concetto di ciclo, di divinità e cambiamento, con una lore molto coinvolgente che ci porta a compiere un viaggio per certi versi anche introspettivo. Muovendoci in questo piccolo universo narrativo capiremo come il mondo sia andato a rotoli: vi sono tanti misteri nascosti in ogni dove che rappresentano indizi di quanto avvenuto. Avanzando, accumuleremo sempre più potere, sveleremo sempre più i segreti del mondo e degli “dei”, fino ad arrivare al punto di dover effettuare la scelta finale: sovvertire l’ordine del delle cose oppure semplicemente farne parte?
Salt and Sanctuary, non solo souls-like | Recensione
Questo viaggio si svolge attraverso mappe ben disegnate e piene di nemici pronti a far di tutto per distruggerci. Nelle mappe troveremo dei santuari, ognuno dei quali legato a un culto, che alimenta un ideale seguito da più individui. Questa formula intrigante non stanca nemmeno oggi. Il nostro personaggio diventerà mano a mano più forte accumulando sale e canalizzandolo nei santuari. A ogni level up sbloccheremo le “perle nere” che ci consentiranno di sbloccare le abilità presenti all’interno di un albero che le integra tutte.
La scelta del personaggio iniziale sarà solo un punto di partenza tramite cui muoverci per poi evolvere in quello che più desideriamo. Le armi sono tantissime, e sono divise in categorie e livelli, per utilizzarle dovremo sbloccare nell’albero le abilità necessarie. Lo stesso si può dire per le armature che seguono lo stesso tipo di classificazione. Di pari passo vanno anche le abilità magiche, in un sistema che nella sua disarmante semplicità riesce a fornire un’ampia possibilità di scelta.
Ovviamente sarà possibile potenziare gli equipaggiamenti tramite i fabbri. Qualora tutto ciò non dovesse bastare, Salt and Sanctuary integra anche una serie di componenti platform e metroidvania. Diverse abilità potranno essere sbloccate solo con l’avanzare nel mondo di gioco (parlando con alcuni personaggi), e queste ci consentiranno di poter raggiungere posti prima non accessibili, aprendo le porte ad un backtracking pieno di sorprese.
Abituatevi a questa schermata, diventerà la vostra migliore amica
In aggiunta a ciò tutto il level design di questo titolo si basa sulle piattaforme, bisognerà muoversi con attenzione per non perdersi nemmeno un drop. La componente souls-like è quindi la ciliegina sulla torta delle meccaniche del titolo: le mappe sono piene di nemici, morire ci farà perdere l’esperienza accumulata (il sale), e ci sono tantissimi boss. Questi ultimi sono una parte molto rilevante del gioco, in quanto numerosi e, sopratutto, difficili da abbattere senza una strategia ben precisa. Al netto di quanto detto, Salt and Sanctuary si rivela essere un titolo molto complesso e difficile che farà la felicità di tanti.
Salt and Sanctuary, su Xbox One la migliore versione? | Recensione
Arrivando alla versione Xbox One, siamo rimasti molto stupiti da come la stessa giri bene. E se da un lato sapevamo gia che Salt and Sanctuary non è un titolo impegnativo dal punto di vista grafico, dall’altro abbiamo potuto notare un’estrema ottimizzazione del gioco in ogni componente. Partiamo dai comandi, che sono stati sapientemente studiati per il pad della Xbox One. Questi risultano essere estremamente comodi e molto più intuitivi rispetto alla versione PC. Certo, questi su PC si possono riconfigurare, però avere tutto ben sistemato di partenza è certamente l’opzione migliore.
Non abbiamo rilevato cali di frame rate nelle nostre sessioni e nemmeno crash del gioco (questi avvenivano sporadicamente su PC e PS4). Il gioco funziona molto bene sulla Xbox One e non mostra in nessun momento problemi o incertezze, risulta molto piacevole da giocare con un’esperienza globale che risulta essere migliore delle altre versioni che abbiamo avuto modo di provare. Il lavoro di porting non ha però migliorato in alcun modo la grafica del titolo, che è rimasta fedele alla release originale dello stesso. Il che non è un male: un restyling gli avrebbe fatto perdere la sua magia e il suo stile che oramai sono diventati un cult nel mondo dei souls-like. Ci aspettiamo di veder nascere, anche per Xbox One, una comunità attorno a questo titolo. A oggi la versione Xbox One risulta essere la migliore opzione per giocare a Salt and Sanctuary!
Salt and Sanctuary, ora anche su Xbox One | Recensione
Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto per portare questo titolo sulla console di casa Microsoft. Ci troviamo davanti alla miglior versione di Salt and Sanctuary rilasciata fino ad ora. Salt and Sanctuary su Xbox One è davvero uno splendore e certamente la migliore occasione, per chi non lo avesse giocato, di recuperare quello che è una perla assoluta dei videogiochi. Da non perdere assolutamente: ora non ci sono più scuse.
Punti a favore
- Ottimizzato a dovere
- Invecchiato bene
- Molto longevo
- Molto impegnativo
Punti a sfavore
- Armi non bilanciate benissimo
- Lore di difficile comprensione
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