All’indomani dell’uscita su Disney+ vi proponiamo la nostra recensione di Peter Pan e Wendy, live action che si inserisce nel filone dei numerosi remake dei classici Disney ma al contempo rimane fedele al romanzo originaleÂ
TITOLO ORIGINALE: Peter Pan and Wendy. GENERE: Avventura, Fantasy, Commedia. NAZIONE: UK, USA. REGIA: David Lowery. CAST: Alexander Molony, Ever Anderson, Jude Law, Joshua Pickering, Jacobi Jupe, Yara Shahidi, Jim Gaffigan, Noah Matthews Matofsky, Sebastian Billingsley-Rodriguez, Kelsey Yates, Florence Bensberg, Skyler Yates, Caelan Edie, Diana Tsoy, Felix de Sousa, Alyssa Wapanatâhk, Alan Tudyk, Molly Parker, Deborah Ramsay, Paloma Nuñez. DURATA: 103 minuti. DISTRIBUTORE: Disney+. DATA USCITA: 28/04/2023.
La cosa che più salta all’occhio nel vedere Peter Pan e Wendy su Disney+ è la forte impronta del regista David Lowery, che partendo dal romanzo e dal classico animato Disney ha voluto tentare una strada diversa rispetto alla pedissequa riproduzione. Lontano dal semplice copia e incolla a cui sempre più spesso i classici Disney vengono sottoposti, anche shot for shot, il suo live action vola in equilibrio tra i cieli della tradizione, ancorandosi a un immaginario del tutto nuovo, inedito e fresco.
Come vedremo in questa recensione di Peter Pan e Wendy, ciò che ne consegue è – come forse nello spirito del classico – una commistione di fiaba e realtà , sogno e fantasia, dolore ed emancipazione. Nella proiezione è costante un dialogo diretto a quel fanciullino nascosto dentro ognuno di noi rappresentato da Peter Pan, rendendo così più realistica la storia. Il tutto con una spinta in più data dall’ottima, come sempre, presenza di Jude Law. Ma vediamo più nel dettaglio cosa ci è piaciuto di questo film.
Trama e trailer | Recensione Peter Pan e Wendy
Il film racconta le origini dei personaggi del magico mondo dell’Isola che non c’è, e in particolare approfondisce la storia di Wendy e della sua avventura insieme al ragazzo che si rifiuta di crescere e anche la rivalità tra Peter Pan e Capitan Uncino. A vestire i panni di Peter Pan e Wendy sono rispettivamente i due giovani attori Alexander Molony e Ever Anderson, mentre è Jude Law a interpretare il ruolo di Capitan Uncino, il famigerato villain che si scontrerà con Peter Pan, il bambino in grado di volare e che non vuole crescere.
Quello diretto da Lowery è un filtro cinematografico di un’infanzia solo apparentemente perduta, mentre la sua idea di Isola che non c’è è quella di un mondo colorato e brillante all’ombra di una fotografia desaturata. Tutte le scelte stilistiche consentono così di mantenere un sapore di già visto, in un contesto però del tutto nuovo. Tutto sembra un sogno tra gli spazi di contesti reali, veri e tangibili, in un live-action che, dopo tante delusioni, rende giustizia al materiale originale.
Una fotografia vincente | Recensione Peter Pan e Wendy
Oltre che al regista David Lowery, ci sentiamo di dare parte del merito della riuscita di Peter Pan e Wendy al direttore della fotografia Bojan Bazelli, che intelligentemente ha reso L’isola che non c’è un microcosmo di colori desaturati, in modo da mascherare la contemporaneità dietro un velo classico. Da novero della fantasia, dipinto di tonalità cangianti e scintillanti, L’isola che non c’è affonda le proprie radici negli strati più profondi della terra, fino a prendere in prestito da una Londra urbana e cinerea, caratterizzato dalla commistione tra il verde presagio di sventure e il caldo e accogliente giallo. Una lotta cromatica di tonalità fredde e calde, che dà vita a un mondo ombroso, quasi gotico, perfetto contenitore delle avventure di bambini mai cresciuti.Â
In questo mondo i personaggi del classico Peter Pan non sono soltanto tratteggi bidimensionali che si muovono nello spazio di un ambiente fantastico, ma si fanno portavoce di paure e sogni, angosce e recriminazioni per scelte compiute da altri e per incomprensioni mai superate, che inaridiscono l’anima e induriscono il cuore. Le loro vite sono seguite in maniera quasi naturale dalla cinepresa, che ne tratteggia così i caratteri e anche l’evoluzione, guidando lo sguardo dello spettatore con piani sequenza immersivi. Insomma, un connubio tecnico eccellente che dà una marcia in più al film.
Passati dolorosi e futuri incerti | Recensione Peter Pan e Wendy
Si sa che i classici Disney raramente sono semplici fiabe, e che la storia dietro i racconti per bambini nasconde di solito un significato recondito, e quella di Peter Pan per eccellenza unisce elementi drammatici nella storia infantile. Nelle sequenze del film non mancano inserti del genere, scene di battaglie tra sguardi attoniti, corpi che cadono in un volo che non si compie e bocche aperte in un urlo silenzioso. Ma ancor di più i personaggi sono pregni di questo conflitto generalmente nascosto. Ad esempio Uncino viene investito di un passato e con esso di un’umanità prima poco toccata. Un viaggio a ritroso compiuto con la forza delle parole e del ricordo, dove ogni ferita e ogni turbamento giustifica un’involuzione da uomo a cattivissimo e temutissimo Capitan Uncino.
Come l’Uncino di Jude Law, anche il personaggio di Wendy non è immune ai cambiamenti: con Ever Anderson, la giovane protagonista perde quel lato materno di cui era stata investita nel classico disneyano, per limitarsi a essere semplicemente un’adolescente coraggiosa, pronta a caricarsi sulle spalle il destino di un’intera isola che non c’è. Una nuova rilettura, questa, in cui Peter non è altro che una semplice spalla, tra l’altro a volte un po’ rigido nei movimenti, e non il solo e unico protagonista.
Conclusioni
In definitiva, David Lowery re-immagina la storia di Peter Pan e dei protagonisti connessi pur attenendosi visivamente al classico. L’immagine icona del bambino che non voleva crescere non viene così stravolta, ma piuttosto ci sono delle piccole aggiunte di umanità nei personaggi che ampliano il campo visivo dietro la storia. Forse il risultato poteva essere addirittura migliore se ci fosse stato un passaggio sul grande schermo, ma possiamo senza dubbio concludere questa recensione di Peter Pan e Wendy promuovendo a pieni voti il film, che vi consigliamo di vedere su Disney+.
Punti a favore
- La regia di David Lowery
- La fotografia di forte impatto
- L'uso di ambientazioni reali che limitano gli eccessi di CGI
Punti a sfavore
- La rigidità dei movimenti di Peter Pan
- Il mancato passaggio sul grande schermo.
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