Finalmente dopo quasi sei mesi Tropico 6 arriva su console, e nello specifico in questa recensione parleremo della versione PS4. Se siete interessati alla qualità del titolo, qui analizzeremo nel dettaglio tutti gli aspetti dell’ultima fatica di Limbic Entertainment
Tropico 6 è l’ultimo capitolo di una saga storica, che è stata una delle pietre miliari del genere gestionale sin dal 2001. Ora finalmente anche i giocatori console potranno vestire i panni del dittatore più amato del mondo, sia su PS4 che Xbox One.
Governare con stile
All’avvio del gioco verremo subito gettati nel menù di personalizzazione, dove potremo cambiare l’aspetto del Presidente e del palazzo. Le varianti estetiche non sono moltissime, ma aggiungere il proprio tocco personale in un gioco è sempre bello. Oltretutto alcuni elementi non saranno disponibili da subito, ma andranno sbloccati raggiungendo determinati obiettivi in gioco. In questa schermata è anche possibile scegliere i tratti del Presidente, che permettono di ottenere vari bonus durante le nostre partite.
Tanto divertimento a Tropico – Recensione Tropico 6 (versione console)
Tropico 6 presenta molte novità rispetto al capitolo precedente, prima fra tutte la possibilità di strutturare la propria nazione in un arcipelago. Nei vecchi titoli era possibile gestire solo un’isola alla volta, mentre ora avremo un intero arcipelago a nostra disposizione. Importante anche il nuovo sistema dei raid, dove attraverso strutture specifiche manderemo militari o hacker a eseguire dei lavoretti sporchi per noi. Attraverso i raid oltre a utili risorse sarà possibile anche rubare agli altri paesi delle meraviglie, che ci garantiranno incredibili bonus. Un’altra aggiunta semplice ma utile è quella delle rimesse degli autobus, che ci consentiranno di far spostare anche i cittadini più poveri da una parte all’altra dell’isola.
Nei gestionali la modalità di gioco principale è la sandbox, in cui bisogna creare la propria nazione e farla crescere senza un obiettivo finale. La modalità sandbox di Tropico 6 permette un’elevata personalizzazione, ci sono moltissimi arcipelaghi dove stabilirsi e si possono modificare valori che vanno dall’abbondanza di risorse alla frequenza di disastri naturali.
Nel titolo sono presenti anche delle missioni, che richiedono invece il raggiungimento di diversi requisiti per essere completate. Le missioni si differenziano molto fra loro e sono un’ottima alternativa in caso si voglia variare un po’ dal classico gameplay gestionale. In questa modalità vigono regole speciali diverse in ogni missione, ad esempio in una missione dovremo sopravvivere su di un’isola priva di risorse utilizzando solo la pirateria, mentre in un’altra dovremo far prosperare la nostra nazione senza però costruire case per i cittadini. È presente anche una modalità multiplayer che permette di condividere la partita con altri tre giocatori.
Una nazione destinata a durare – Recensione Tropico 6 (versione console)
Fra le caratteristiche più interessanti di Tropico 6 c’è la divisione del periodo storico in quattro ere: Era Coloniale, Guerre Mondiali, Guerra Fredda e Tempi Moderni. Per passare da un’era all’altra sarà necessario raggiungere diversi requisiti, come dichiarare l’indipendenza dalla corona oppure allearsi con una superpotenza. Questi quattro periodi presentano molte differenze, non solo nelle strutture e nelle fazioni, ma soprattutto nello stile di gioco.
A seconda dell’era in cui ci troviamo dovremo tener conto dei cambiamenti dell’economia mondiale, nell’epoca coloniale potevamo ottenere l’indipendenza economica semplicemente con delle fabbriche di rum, ma questo di certo non sarà sufficiente nei tempi moderni. Oltretutto le nuove strutture che andremo a creare spesso avranno bisogno di materiali per funzionare, quindi saremo costretti a creare prima gli edifici di produzione necessari. Certo è sempre possibile importare i materiali di cui abbiamo bisogno, ma se ad esempio non siamo noi in prima persona a produrre l’uranio per le nostre centrali nucleari, ci troveremo in poco tempo senza denaro e senza energia.
Mantenere l’equilibrio – Recensione Tropico 6 (versione console)
Nel titolo sono presenti numerose fazioni che rappresentano le idee della nostra popolazione e avremo costantemente a che fare con loro. Giocando dovremo far attenzione a rispettare tutti i desideri di questi gruppi, dato che il loro appoggio è fondamentale per restare al potere. Ogni nostra azione cambierà il gradimento dei cittadini affiliati a un dato gruppo, che sia costruire una struttura o emanare un editto. Le fazioni spesso ci faranno delle richieste dirette, che al completamento garantiranno un premio e un miglioramento delle relazioni con loro.
Queste missioni non sono sempre un bene, dato che rifiutarle causa una riduzione dei rapporti con la fazione e spesso ci distrarranno dalle principali necessità della nazione. A volte due fazioni potranno addirittura fare delle richieste in contemporanea, in questo caso potremo accettarne solo una e il gruppo respinto non ne sarà felice.
Nelle epoche più moderne dovremo gestire al meglio anche i rapporti internazionali. Col tempo si arriverà ad avere a che fare con ben cinque potenze mondiali, che dovranno essere accontentate allo stesso modo delle fazioni. È necessario costruire delle ambasciate e commerciare con loro per restare in buoni rapporti, ma aiutare una superpotenza causerà sicuramente dei dissidi con le altre. Se i rapporti diminuiscono troppo gli stati esteri potrebbero dichiarare dannosi embarghi contro di noi o addirittura dichiararci guerra.
La parola del Presidente è legge – Recensione Tropico 6 (versione console)
Nel corso del gioco non dovremo preoccuparci solo del conto in banca e delle potenze straniere, ma anche delle elezioni. Il mandato del Presidente ha una scadenza, che una volta raggiunta ci costringerà ad andare alle elezioni. Per restare in carica non basta sempre un discorso convincente e qualche opera pubblica, ed è qui che entrano in gioco i poteri del Presidente. La nostra carica presidenziale ci da accesso a molti mezzi, più o meno legali, per restare al potere. Sarà possibile ad esempio incaricare il nostro fidato consigliere Penultimo di truccare i risultati del voto oppure potremo semplicemente decidere di non tenere le elezioni. Oltre a questo se si dispone delle strutture adeguate è possibile far arrestare, uccidere o internare sia i membri che i leader delle fazioni che non appoggiano il nostro operato.
Una figura molto importante per la buona riuscita dei nostri affari loschi è quella del Broker, un uomo che utilizzando i fondi del nostro conto svizzero ci fornirà numerosi vantaggi. È possibile utilizzare questo denaro non tracciabile per aumentare le relazioni con le fazioni, per ottenere progetti di edifici o per risolvere delle richieste senza fare nulla. Ci sono molti modi per ottenere denaro sul conto svizzero, ma il più affidabile resta quello di completare gli incarichi offerti ogni tanto dal Broker.
Mai rompere il ritmo del Presidente – Recensione Tropico 6 (versione console)
Nonostante sia un aspetto secondario del titolo, la colonna sonora merita una menzione speciale. Il gioco comprende al suo interno più di due ore di musica caraibica di ottima qualità , in grado di farci sentire come se fossimo davvero sulle spiagge di Tropico i compagnia de El Presidente. Buona parte delle canzoni sono dei veri classici del genere, che sfortunatamente spesso fanno a cazzotti con le politiche sul copyright di molte piattaforme online, per questo è molto apprezzata la presenza di una modalità streamer, che permette di giocare utilizzando solo musiche copyright free. Il comparto audio, unito ai colori accesi ottenuti tramite un sapiente uso dell’Unreal Engine, rendono il gioco sempre piacevole anche dopo lunghe sessioni.
Cambia la piattaforma ma non lo spirito – Recensione Tropico 6 (versione console)
La versione per console di Tropico 6 si è rivelata essere un ottimo adattamento, capace di portare il titolo nei nostri salotti senza grossi compromessi. A livello grafico il titolo risulta lievemente inferiore (almeno su PS4 standard dove è avvenuta la prova), con alcuni dettagli in meno sull’isola. I menù principali sono stati gestiti in maniera eccellente e sono facilmente consultabili nonostante il controller. I sotto menù delle missioni e delle strutture invece risultano meno comodi da navigare e spesso, al completamento di una richiesta, si rischierà di accettare la prima ricompensa senza leggere le altre, mentre magari si stava cercando di selezionare una struttura o un cittadino. Un’altra nota di demerito va alla costruzione delle strade, che risulta molto scomoda e imprecisa da eseguire con il controller.
Un giudizio conclusivo
Tropico 6 è un must per tutti gli amanti del genere gestionale, e la versione console non ne sminuisce il valore. Certo non è un mistero che i titoli di questo genere siano più semplici da giocare su PC, ma questo porting è riuscito a trasportare il titolo su PS4 e Xbox One nel migliore dei modi. Se non avete un PC in grado di far girare questo gioco ma vorreste comunque provarlo, con questa versione console non perderete nulla dell’esperienza originale.
Tropico 6 è sviluppato da Limbic Entertainment, pubblicato da Kalypso Media ed è stato rilasciato su console il 27 settembre 2019. Se avete trovato utile questa recensione e volete restare aggiornati su tutte le novità riguardanti questo titolo e tanto altro, continuate a seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Molti contenuti
- Colonna sonora divina
Punti a sfavore
- Controlli imperfetti
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