Un anno fa di questi tempi la notizia di una partnership annunciata tra i due colossi Microsoft e Sony riguardo le strategie di cloud gaming, oggi ulteriori dettagli
Sony e Microsoft, due rivali a lungo termine nella sfera dei videogiochi, si uniranno per migliorare le proprie forme di cloud gaming. La cosa non è nuova, anzi. Come premesso, già un anno or sono titoli simili campeggiavano su tutte le testate di settore, come a voler annunciare l’inizio di una nuova era, sia commerciale che tecnologica.
La news di oggi, in verità , è che presumibilmente quelle non erano solo belle parole, almeno stando a quanto affermato dai vertici del colosso giapponese pochi giorni fa.
Microsoft e Sony lavorano ad un cloud condiviso?
Secondo il vice presidente esecutivo Sony, Toru Katsumoto, Microsoft Azure ha una “splendida” tecnologia cloud di cui la stessa casa USA avrebbe fornito a Sony delucidazioni. La comprensione reciproca tra le due società si sta “approfondendo” in seguito alle conversazioni dello scorso anno ed uno dei punti maggiormente discussi è il “night time“.
Infatti, poiché di solito si gioca maggiormente in arco notturno, potrebbe esserci una congestione notevole dei server durante quel periodo di tempo, cosa non rilevante invece durante il giorno. Per questo motivo, l’utilizzo dei server in modo efficace ed efficiente sarà un punto tecnico rilevante nella tabella di marcia. Katsumoto ha concluso dicendo letteralmente che “a medio-lungo termine questa sarà una partnership molto forte“.
Partendo dal presupposto che nessun accordo formale (sembra) sia stato firmato, tutto ciò va inquadrato semplicemente come un “ampio protocollo d’intesa” tra i due produttori. All’alba della next-gen infatti, è piuttosto improbabile attendersi una rivoluzione tale da poter introdurre il cloud gaming a livello sistematico mondiale. Ciò nondimeno, per chi è attento alle evoluzioni di un settore in continuo fermento, vi sono elementi non trascurabili di come il mercato si stia orientando.
Il project xCloud di Microsoft sta facendo passi da gigante mese dopo mese, ed ambisce ad unire una clientela multiforme e numerosissima. Il servizio PS Now è reduce da successi numerici inaspettati ed in questo scenario si muovono in sordina, ma non per questo con meno rilevanza, calibri come NVidia e Google, rispettivamente con GeForce Now e Stadia.
Il nostro futuro di videogiocatori sarà un controller collegato ad un server lontano mille km?? Fateci sapere la vostra vision qui su tuttoteK.
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