Se avete nostalgia di “Mai dire…” è tempo di rinfrescarvi la memoria con Tutti gli uomini del deficiente, il film del 1999 della Gialappa
TITOLO ORIGINALE: Tutti gli uomini del deficiente GENERE: Commedia. NAZIONE: Italia. REGIA: Paolo Costella CAST: Gialappa’s Band, Arnoldo Foà , Claudia Gerini, Paolo Hendel, Gigio Alberti, Aldo, Giovanni e Giacomo, Maurizio Crozza, Marina Massironi, Andrea Brambilla, Fabio De Luigi, Giovanni Esposito, Luciana Littizzetto; camei di Barbara D’Urso, Lamberto Sposini, Cristina Parodi, Enrico Mentana DURATA: 109 min. DISTRIBUTORE: Medusa Distribuzione. USCITA CINEMA: 1999.
Da un’idea del 1999 della Gialappa’s Band ecco Tutti gli uomini del deficiente, pellicola con tutto il cast dei programmi Mai dire, in una gara contro il tempo per vincere la presidenza della Totem Arts. Unico requisito: chiamarsi Leone Stella.
Trama di Tutti gli uomini del deficiente
Leone Stella è il ricco proprietario della casa di videogames Totem Arts. Divenuto ormai anziano, decide di cedere l’azienda a qualcuno che si chiami come lui, Leone Stella o Stella Leone, dietro consiglio di uno sciamano che gli ha rivelato il significato del suo nome: colui che fa giocare gli altri. La gara vedrà una moltitudine di partecipanti, tutti omonimi, completare una serie di missioni avanti e indietro per l’Italia. Nel frattempo il Presidente porterà avanti le medesime in versione videogame. Le missioni saranno metafore della sua vita in gioventù, come raggiungere la California (i partecipanti dovranno raggiungere l’omonima frazione) o trasportare marijuana in Svizzera. Il tutto vestiti come hippy, seguiti via Internet e commentati dai tre Gialappi.
L’unico modo per distinguere i partecipanti è dar loro dei soprannomi. Ecco dunque schierati la maestra Stella Leone, braccata dall’ex marito; l’assassino mammone Leon che vorrebbe fare il parrucchiere; mister Sacro Wok, infiltrato dalla Yakuza per l’acquisizione dell’azienda, protetto dai poteri del fortunato Sacro Wok; l’ex spogliarellista Little Star, bloccata per problemi al menisco; don Leone, che incontrerà un gruppo di guardie svizzere del comitato clandestino “Marijuana libera nello Stato Pontificio”; il maleducato, strafatto e fastidiosissimo disc jockey L. S. DJ; la Cavia umana, con bizzarri poteri derivanti dagli esperimenti che ha subito; Sakato, Pocoto e Mamoto, i tre yakuza che seguono mister Sacro Wok; e molti altri strambi personaggi.
Colonna sonora
Le musiche sono state affidate a Elio e le Storie Tese, in forze alla banda di Mai dire in quegli anni. Loro è l’omonimo album del 1999.
Considerazioni
Fu un flop al botteghino, ma rimane una perla per chi ama la comicità demenziale.
La storia, ammettiamolo, è un po’ scialba e si compone di una demenziale corsa all’impazzata in cui ad ogni prova viene eliminato uno o più concorrenti. La struttura viene però tenuta su dalla comicità dei personaggi, amati dal pubblico di fine anni ’90 e dai nostalgici di oggi. Ma l’intento non era certo tessere una trama complessa, quanto divertire in modo semplice con quello che alla fin fine è un Cine-TV.
Un Cine-TV, certo, ma un punto nodale per l’umorismo italiano: la maggior parte dei comici nostrani sono passati da Mai dire, basti pensare ad Aldo, Giovanni e Giacomo, oggi tornati in grande spolvero con Odio l’estate dopo anni altalenanti; Marina Massironi, donna del Trio nei primi loro film, doppiatrice, attrice teatrale; Maurizio Crozza, comico di successo convertito alla satira con i suoi Crozza Italia, Italialand, Crozza nel Paese delle Meraviglie e Fratelli di Crozza (La7 e NOVE); Andrea Brambilla (scomparso nel 2013 per un carcinoma polmonare), che assieme al suo collega e cognato Nino Formicola formò il duo comico Zuzzurro e Gaspare (loro sono le voci di Pena e Panico in Hercules della Disney); Paolo Hendel, autore del personaggio Carcarlo Pravettoni; Luciana Littizzetto, attrice, scrittrice, comica, conduttrice; la Gialappa’s Band stessa, che ha inventato il format dei commenti “fuori campo”. Senza ovviamente nominare i superlativi Elio e le Storie Tese, in forze alla colonna sonora del film.
In Tutti gli uomini del deficiente appaiono altri attori esterni al circuito di Mai dire, come un divertito Arnoldo Foà , attore teatrale scomparso nel 2014; un giovanissimo Francesco Mandelli, all’epoca in forze a MTV, oggi artista poliedrico; Claudia Gerini e Gigio Alberti, attori con un grandi carriere alle spalle; e i camei di Barbara D’Urso, Lamberto Sposini, Cristina Parodi, Enrico Mentana.
Perché vedere Tutti gli uomini del deficiente
È una commedia demenziale adatta a tutti, leggera e divertente, per chiedersi: chi vincerà la gara?
Punti a favore
- Divertentissimo
- Assurdo
Punti a sfavore
- Storia banale
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