Hellboy torna al cinema, per la regia di Neil Marshall, con un reboot carico di azione e dal tono più viscerale e splatter delle due pellicole dirette da Del Toro. Eccovi la nostra recensione di Hellboy
TITOLO ORIGINALE: Hellboy. GENERE: Horror-Action-Fantasy. NAZIONE: USA. REGIA: Neil Marshall. CAST: David Harbour (Hellboy), Milla Jovovich (Nimue), Ian McShane (Trevor Bruttenholm), Daniel Dae Kim (Daimio), Sasha Lane (Alice Monaghan). DURATA: 121 minuti. DISTRIBUTORE: M2 Pictures. USCITA: 11/04/2019.
Hellboy, il ragazzo dell’inferno, nasce dall’idea del fumettista Mike Mignola ben 25 anni addietro. Nel corso del tempo il fumetto ha raccolto un sempre maggior successo e le storie di questo mezzo demone, destinato a distruggere il mondo, si sono accumulate in moltissimi albi. Nel 2004 prima e nel 2008 poi sono anche stati girati due film con protagonista il ragazzone rosso, diretti entrambi da Guillermo Del Toro. Per molto tempo si è poi parlato di chiudere la trilogia con un terzo e conclusivo film, ma la cosa non è mai andata in porto. Dopo un lungo travaglio si è quindi arrivati a questo reboot del franchise ad opera del regista Neil Marshall, già noto per aver diretto diversi episodi di Il Trono di Spade, Westworld e The Descent – Discesa nelle Tenebre.
Azione apocalittica | Recensione Hellboy
La storia di base di questa nuova iterazione è tratta dall’antologia Hellboy, Volume 9: La Caccia selvaggia del 2010, anche se il risultato finale non è un semplice adattamento di una singola arca fumettistica quanto più un mix di varie storie. Alla stesura della sceneggiatura ha collaborato lo stesso Mike Mignola, autore del fumetto, che come conoscitore di tutto il materiale prodotto ha suggerito come raccordare alcune storie e personaggi e, più in generale, ha supervisionare l’intera produzione di Hellboy.
La storia si articola intorno alla resurrezione delle malvagia e potentissima strega Nimue (Milla Jovovich – Saga di Resident Evil), assetata di vendetta contro l’umanità. A fermarla ci dovrà pensare Hellboy (David Harbour – Stranger Things), detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense). Ad aiutare l’infernale investigatore ci saranno: suo padre adottivo (Ian McShane – American Gods), l’agente Daimio (Daniel Dae Kim – Hawaii Five-O e Lost) e la giovane sensitiva Alice Monaghan (Sasha Lane – American Honey).
Il trailer ufficiale | Recensione Hellboy
https://www.youtube.com/watch?v=is4iNBJPBpI&feature=youtu.be
Cambio di regia, di cast e di tono | Recensione Hellboy
Come dicevamo all’inizio, questa versione di Hellboy beneficia di un cambio di regia, da Del Toro a Neil Marshall, ed anche il cast di questa nuova pellicola è completamente rivisto rispetto al passato. Il cambio di passo rispetto ai primi due film è netto ed il tono di questo Hellboy e decisamente diverso, molto più votato al gore, allo splatter, all’essere esplicito, esagerato, sopra le righe e politicamente scorretto.
Si dà per scontato che il pubblico conosca già in parte il personaggio ed il film inizia in un certo senso in media res, buttandoci immediatamente al centro delle vicende. Intendiamoci, l’essenza di Hellboy è rimasta la stessa, sempre fedele all’originale dei fumetti. Il dramma di questo eroe costretto a celarsi nell’ombra per la sua diversità, impossibile da essere accettato in un mondo “umano”, il suo destino apocalittico di distruttore predestinato del mondo, il suo essere abbondantemente sopra le righe, dissacrante ed incline ad ira e violenza, sono rimasti assolutamente gli stessi. Quello che cambia è l’approccio generale del film a questa storia ormai assodata ed i modi in cui essa ci viene proposta.
Azione, mostri e sangue | Recensione Hellboy
Quello che risulta immediatamente lampante è la forte propensione all’azione di questo film: non ci sono mai momenti di stasi, di requie, tutto è sempre in movimento, spesso in combattimento. L’azione è incessante, si passa da un combattimento al successivo, per poi introdurre un nuovo personaggio ed aggiungere un altro pezzetto di storia a puzzle, per tornare poi a combattere. Tutto questo senza lesinare sul sangue e sulle viscere: il film non lascia molto all’immaginazione in tal senso e, come vi abbiamo detto, risulta molto più esplicito e votato allo splatter delle precedenti iterazioni.
Tutto questa azione è spesso accompagnata da una musica altrettanto frenetica votata al rock, che sottolinea ed accompagna energicamente tutti i vari momenti e le scene d’azione. Ottimo anche il comparto scenografico che alterna antico e moderno senza soluzione di continuità: si passa dai cavalli ai suv, dalle lance alle pistole, da antichi manieri alla moderna Londra, da chiese a dimore demoniache, da tombe sotterranee a boschi a spazi aperti, dalla Seconda Guerra Mondiale al medioevo al presente; il tutto senza essere minimamente fastidioso. Nota di merito va anche alle creature demoniache ed infernali che, forti dell’opera fumettistica di partenza, presentano una varietà di forme ed una perversione degne di una mente lovecraftiana.
Punto dolente del film sono però i personaggi. Al di fuori del protagonista, che viene ben caratterizzato, tutti gli altri comprimari rimangono schiacciati dalla freneticità dell’azione e del ritmo. Essi perdono in parte sostanza e non riescono a risultare completi e a tutto tondo come dovrebbero invece essere, ed è un vero peccato perché avremmo veramente voluto vedere la Regina di Sangue di Milla Jovovich tratteggiata con maggior spessore.
Apocalittico quanto basta | Recensione Hellboy
Hellboy è in definitiva un buon film d’azione, divertente, pieno di combattimenti, creature infernali e sangue. Non annoia e trova una sua anima rispetto alle iterazioni passate. Il film si fa forte poi di un comparto scenografico incredibilmente variegato, che non sembra mai stancarsi di restituirci ambienti e situazioni nuove. Purtroppo pecca in parte nella delineazione dei personaggi comprimari, ed in particolare dell’antagonista, ma tutto sommato non era probabilmente neanche lo scopo del film. Il suo essere così esplicito e votato al gore non lo rende adatto a tutti, ma i fan del fumetto non rimarranno certo delusi della visione. Apocalittico quanto basta.
E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con la nostra recensione di Hellboy? Meglio questo o quelli di Guillermo Del Toro? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire la nostra sezione dedicata ai film ed alle serie TV per essere sempre aggiornati.
P.S.: alla fine del film abbiate pazienza e non alzatevi prima di aver visto le due scene aggiuntive poste a metà ed alla fine dei titoli di coda.
Punti a favore
- Tanta azione
- Scenografie e varietà di ambientazioni
- Esplicito e splatter
Punti a sfavore
- Personaggi
- Non adatto a tutti
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