She-Hulk, un fisico strabiliante di forme scolpite nei muscoli di una supereroina di grande personalità: è in arrivo la nuova serie che parla dell’eroina dal corpo di giada, controparte femminile di un omone verde di nostra conoscenza
She-Hulk, un fisico strabiliante di forme scolpite nei muscoli di una supereroina di grande personalità. La sua essenza di donna non può essere divisa dal suo corpo, con tutte le contraddizioni del caso: è sexy e sa di esserlo.
Le parole di Tatiana Maslany sul corpo di She-Hulk
Non possiamo separare componente fisica del personaggio She-Hulk con la sua vita da avvocato, in quanto componente importante della sua personalità. È proprio Tatiana Maslany – protagonista della serie appena uscita – a parlare tra le colonne di ET, innamorata dal corpo di She-Hulk in quanto rappresentazione differente rispetto agli altri supereroi:
Ritengo che ci sia un’ossessione culturale con il tipo di fisico che questi film portano con sé. Io sono caduta preda di questa idea e decisamente non credo sia un qualcosa che dobbiamo inseguire perché si tratta di standard assurdi che nessuno di noi può raggiungere a meno di non andare in palestra mille volte a settimana. Quello che amo di She-Hulk è che rappresenta un tipo di corpo e una percezione dall’esterno diversi. Il modo in cui le persone la vedono fa parte della storia. Per me può nascere una conversazione davvero stimolante su come guardiamo qualcuno in modo diverso sulla base del corpo in cui abita.
Nei fumetti la fisicità di She-Hulk non è mai stato un tabù, ma anzi un motivo in più per spingere l’acceleratore al massimo: coerenti con sé stessi e consapevoli di essere un fumetto, veniva usata ogni arma possibile per sedurre il lettore. Famosissima è la copertina del numero 34 di Sensational She-Hulk dove, sfidando le leggi della fisica e anche del Comic Code Authority, l’eroina Jennifer Walters veniva mostrata in bikini con il corpo color giada e un pallone da mare in grembo a simulare una gravidanza. L’emulazione era chiara: imitava la famosa copertina di Vanity Fair con Demi Moore incinta e senza veli.
Le origini di She-Hulk
Facciamo un passo indietro per conoscere il personaggio. She-Hulk nasce da Stan Lee e John Buscema sulla cresta dell’onda delle serie TV L’Incredibile Hulk con Lou Ferrigno. Il motivo della sua creazione è banale: creare una controparte femminile prima che potesse venire ideata nella serie. A dispetto di quello che si può pensare, She-Hulk non è un derivato della mostruosità di Frankenstein e dal Dr. Jekyll e Mr. Hyde: la traslazione al femminile di Hulk non è spaventoso, ma femminile il più possibile: gambe lunghe, capelli mossi, seno prosperoso e abiti attillati con la pelle verde.
Nel tempo il personaggio ha guadagnato credibilità e spessore, dimostrando che il fisico strabordante è una corazza per Jennifer. La protagonista inizialmente può scegliere se essere una donna qualunque che si confonde tra la folla, o una super-donna dalle forme prorompenti in grado di intimorire gli uomini. Da qui si evince il forte dualismo presente nel personaggio che però non si divide mai, cosa che accade a Banner che da nerd incallito diventa lo spaccone della situazione. L’avvocato Walters possiede ironia accompagnata il suo lato più selvaggio. Un’intelligenza che contrasta con l’idea che viene resa dalla sua immagine.
La preparazione di Tatiana Maslany
L’attrice canadese Tatiana Maslany, 37 anni, è la protagonista di She-Hulk: Attorney at Law, serie tv approdata su Disney+ il 18 agosto. La nuova serie targata Marvel Studios si presenta come una comedy show da 30 minuti a episodio, per un totale di 9 episodi, che racconta la storia di Jennifer Walters, avvocata. Tatiana si è dovuta preparare al ruolo di She-Hulk, con una trasformazione incisiva del suo corpo. Chiaramente gran parte del lavoro fatto sull’attrice è stato fatto in studio grazie agli effetti speciali. Nonostante questo, lei ha lavorato per lungo tempo con un coach, infatti ha dichiarato:
Ho dovuto comunque lavorare sul mio fisico per strutturarlo e renderlo consapevole dei movimenti che avrei dovuto fare una volta trasformata. La mia presenza doveva rimanere la stessa.
Per tenersi informa, oltre alla palestra, la Maslany ha scelto il ballo, coadiuvato a lunghe passeggiate con il suo cane:
Mi sembrava il modo migliore per guardare il mio corpo, a fine giornata, e riconnettermi con lui.
Tatiana ha ammesso le difficoltà nell’interpretare un personaggio di questa portata, ma allo stesso tempo le ha donato consapevolezza di sé, del suo corpo. Interessante questo passaggio dove si sofferma sulla salute mentale:
Credo sia fondamentale raggiungere la pace con sé stessi, sentirsi amati e al sicuro. È un tema spesso sottovalutato.
She-Hulk, una bellezza prorompente contro gli stereotipi
Se la guardiamo dalla prospettiva femminile, Jennifer Walters sa di essere un sogno erotico proibito dei supereroi. Ogni volta per lei è sempre più ostico ritornare a quella fragilità tipica di un corpo dalla pelle bianca, e spesso resta intrappolata nella sua trasformazione quasi a protezione di sé stessa. È chiaro che la storia legata al corpo di She-Hulk è indivisibile dal personaggio e la vecchia She-Hulk degli anni ’80 è quasi sovrapponibile a quella del 2022.
Nella serie Jennifer Walters ha desideri:fa sesso, usa Tinder, si interroga sul suo aspetto e fa gossip sulla verginità di Steve Rogers. Questo modo di essere, molto simile alla sua controparte degli anni ’80, le permette di raccontarsi attraverso due corpi. Cambiano alcune cose, ma non la sostanza: ci sono dei nemici da battere e che vengono sconfitti nello stesso modo. In egual misura, è una donna in carriera costretta a mostrare il proprio sé più forte dietro una corazza da body builder, fuori dai canoni che poco piace all’occhio maschile, per riuscire ad affermarsi in un mondo maschilista.
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