Il porcospino torna a scattare in 2D nella sua versione migliore: il Calendario dell’Avvento oggi si ferma per una recensione di Sonic Mania
Era difficile tacere a lungo della scia blu in un Calendario dell’Avvento dedicato al meglio che potete trovare su Nintendo Switch, ma (e non ce ne voglia Frontiers) la sola recensione degna di un posto in classifica è quella di Sonic Mania. Il porcospino blu di SEGA ha preso la goliardia con cui internet è solito gridare al “assumete quest’uomo!” nei confronti dei publisher e ne ha fatto tesoro. Christian Whitehead, in arte Taxman, dopo i suoi brillanti port di Sonic 1, 2 e CD ha collaborato con i suoi illustri colleghi di rom hacking per rendere canonico l’amore tra i fan e la serie. E che nozze, oseremmo dire!
Sonic Mania, quattordicesima recensione del Calendario di Nintendo Switch
Il titolo mette un nuovo gingillo dallo straordinario potere nelle mani del Dr. Eggman, che lo usa per sperimentare con lo spazio-tempo e finisce per potenziare eccessivamente i suoi Badnik. Sta a Sonic e compagnia attraversare le varie zone, tra piacevoli prezzemolini ed incredibili inediti, porre fine a una conquista del mondo molto più tangibile di prima. Il senso di pericolo è reale: il Robot della Death Egg, scontro conclusivo di The Hedgehog 2, come primo avversario; il ritorno di un Metal Sonic particolarmente incattivito; una zona finale, Titanic Monarch, che preannuncia il dominio di Eggman in Forces.
Possiamo parlare ad oltranza della sublime espressione degli elementi narrativi espressi tacitamente mediante trovate di gameplay una più geniale dell’altra, ma ciò che emerge davvero è l’amore. Ne riparleremo anche tra tre giorni con la diciassettesima puntata, ma quando a dare vita a un gioco è chi ne ha amato i fratelli maggiori guardandoli dal basso verso l’alto, il risultato si vede. Sia qui che nell’espansione Plus. Lo si vede quando Tee Lopes, altro favorito nella scena internettiana delle lettere d’amore videoludiche, viene messo alle partiture. E lo si vede in un level design che, in un solo titolo meno costoso dell’antologia Origins, riesce a condensare e distillare meglio l’intera giovinezza di un’icona.
Ora sta a voi dirci la vostra: da che parte state, Genesis/Mega Drive o boost moderno? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
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